Da ANSA (10-5-04). Parmalt. Interrogato Fiorani, AD di Popolare di Lodi

in Rassegna Stampa
PARMALAT: A PARMA PRIMO INTERROGATORIO FIORANI, AD BPL PARMA (ANSA) - PARMA, 10 MAG - E? iniziato poco dopo le 9, in Procura a Parma, il primo interrogatorio dell?amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi Gianpiero Fiorani, indagato per concorso in bancarotta nell?ambito delle indagini sul crac della Parmalat. Sotto la lente degli investigatori era finito un finanziamento da 25 milioni di euro che Bpl avrebbe concesso a Parmatour, anche grazie alla cessione di un credito futuro in relazione alla vendita da parte di Eurolat (controllata da Parmalat) dello stabilimento ex Polenghi a San Grato, alle porte di Lodi. "Nell?aprile 2003 - aveva spiegato in un interrogatorio l?ex direttore finanziario di Parmalat Fausto Tonna - Calisto Tanzi avviò trattative con l?amministratore delegato di Bpl Fiorani per l?erogazione di un finanziamento a Parmatour dell?importo di 25 milioni di euro. Dopo qualche tempo la banca accettò la richiesta di finanziamento e l?erogazione fu garantita: da un?ipoteca su un?azienda agricola in Toscana di proprietà di Tanzi, attraverso la società Sata; e dalla cessione del credito futuro in capo a Tanzi dopo una serie di passaggi, dalla vendita dello stabilimento ex Polenghi di Lodi da parte di Eurolat". Uno stabilimento che sarebbe stato venduto (ma poi l?affare fu sospeso a fine 2003) a un commercialista di Legnano indicato dalla stessa Bpl. Il credito sarebbe stato ceduto da Eurolat a Calisto Tanzi attraverso una serie di passaggi descritti in alcuni documenti successivamente sequestrati all?avvocato d?affari Gianpaolo Zini. "Può fondamentalmente sostenersi - aveva sottolineato il Gip nell?ordinanza di custodia cautelare che portò in carcere i manager del gruppo turistico - che attraverso le complesse e intricate operazioni (quelle di cessione del credito da Eurolat a Tanzi, ndr) sia stata in definitiva posta in essere una effettiva distrazione avente ad oggetto lo stabilimento ed i terreni Polenghi, dal gruppo Parmalat a favore del gruppo turistico facente capo alla famiglia Tanzi". I magistrati emiliani vorranno poi chiarire se Fiorani era a conoscenza o meno dello stato di dissesto del gruppo di Collecchio, ben prima che il collasso diventasse di pubblico dominio. E anche in questo caso risulta importante un altro passo di un interrogatorio di Tonna: "A seguito della cessione del credito futuro a lui (Tanzi, ndr), la Bpl disse che non poteva fare il pagamento a Tanzi in quanto sarebbe incorsa nel rischio di bancarotta preferenziale. Diceva che era disposta a pagare il prezzo direttamente alla Eurolat". (ANSA). by: NO

10/05/2004

Documento n.3926

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