Il ConsigliO n° 43. Carte revolving. Chi le conosce le evita! Di M. Novelli

in Il Consiglio

Il ConsigliO n° 43.
Carte revolving. Chi le conosce le evita!

Di Mauro Novelli 2-11-2006

Ci siamo arrivati: ” Se paghi con una carta revolving avrai uno sconto!”. Abbiamo da sempre cercato di mettere in guardia i concittadini contro i pericoli finanziari derivanti dall’utilizzo di carte revolving. Ma c’è ancora chi ritiene che il loro utilizzo altro non è che l’evoluzione del sorpassato acquisto a rate. La differenza è invece enorme, vediamo perché. 1) La carta revolving permette non l’acquisto di un bene a rate, ma l’acquisto a rate di tutti i beni oggetto della nostra spesa. Nel primo caso, si è in grado di valutare l’impegno finanziario della rata. Con la revolving non si è assolutamente in grado di qualificare il peso finanziario delle spese che si vanno cumulando nel tempo. 2) Con il vecchio acquisto a rate si era in grado di qualificare la quota aggiuntiva di carico prodotta dalla nuova spesa sul reddito guadagnato. Con la revolving si continuano ad impegnare redditi futuri che si ritengono – falsamente – certi ed acquisiti. 3) Con il vecchio acquisto a rate si valutava, perché conosciuto, l’impegno temporale dell’impegno. Con la carta revolving la valutazione non è possibile: finché il massimale non è raggiunto e finché si paga la quota, nessuno farà osservazione. Quando questa arriverà non sarà possibile chiudere il contratto se non pagando alte somme. 4) Con il vecchio acquisto a rate l’incidenza del tasso era “pesato” dalla somma delle rate, cioè dal numero delle rate per l’importo della rata singola. Con la revolving il tasso può variare - lo decide il gestore - ma si continua a spendere (molto) ed a pagare (poco): finché il gestore non ci avrà in pugno. Se inadempienti, entreremo nell’elenco dei “cattivi pagatori” e ci vedremo chiudere tutti i canali del credito. 5) Con il vecchio acquisto a rate si poteva decidere di chiudere la partita rimborsando le quote residue, senza necessità di calcoli complicati. Con le revolving, non si sa mai con precisione la somma da versare per chiudere la partita: le somme che il gestore ci chiederà saranno quasi sempre impossibili, ci vedranno impotenti e dubbiosi. Quasi sempre si decide di proseguire con le spese, magari ripromettendoci una morigeratezza dal fiato corto. Inoltre, si consideri che il tasso applicato alla nostra carta revolving varia dal 16 al 21 per cento su base annua. Oggi ci sono istituti di credito che offrono prestiti personali tra il 7 e l’8 per cento: dalla metà a tre volte più economico. “Sconto se si usa la carta revolving”; “compri oggi e paghi fra due anni”: facciamo il vuoto attorno a chi vuol farci credere che le nostre entrate di domani son già oggi nelle nostre casse. Raccomandazione: quando sottoscrivete il contratto per una carta di credito, fate molta attenzione: chiarite con puntualità il tipo di carta da voi richiesto: in caso di silenzio, potreste ritrovarvi a vostra insaputa “titolare” di una carta revolving, mentre pensavate di entrare in possesso di una normale carta di credito, con addebito mensile di tutte le spese fatte. Ci vuole pazienza, sono così convenienti!

02/11/2006

Documento n.5810

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK