Il ConsigliO. Ecco la raccolta fino ad ottobre 2003 (in preparazione)

in Il Consiglio

Il ConsigliO. I futuri correntisti si informino anche sulle condizioni applicate alla custodia titoli. (23.10.2003)

Le nuove norme sulla trasparenza bancaria, entrate in vigore il 1° ottobre, permettono al potenziale cliente (se ne fa richiesta) di entrare in possesso di copia del contratto e delle condizioni che verrebbero applicate in caso di accettazione e di sottoscrizione. La banca dovrà fornire i documenti e potrà pretendere il pagamento di una somma a titolo di rimborso spese. Il cliente che intende chiedere quei documenti, dovrà lasciare le sue generalità. Ai futuri correntisti, consigliamo di non limitarsi a richiedere la documentazione inerente il conto corrente ma, qualora intendano investire in titoli, di chiedere anche moduli e condizioni relative alla custodia titoli. Si richiedano espressamente i costi di trasferimento di titoli da una banca ad un?altra: è una delle voci di spesa più elevata (anche 100 euro per singolo tipo di titolo trasferito per via informatica) tale da impedire di fatto il diritto a chiudere i rapporti con la banca per passare ad altra banca o ai servizi di bancoposta. Per tale servizio, alcune banche impongono un massimo (250 euro): se tale limite non è indicato si richia di pagare anche migliaia di euro, in funzione del numero di titoli in custodia. Ricordiamo, comunque, che le condizioni (costi, spese, tassi, commissioni) indicate nei documenti sintetici forniti con il testo dei contratti, possono cambiare anche il giorno successivo alla stipula, a seguito degli annunci inseriti dalle banche sulla Gazzetta Ufficiale. Tali modifiche dovranno comparire in annunci apposti nei locali aperti al pubblico delle agenzie. MN


Il ConsigliO. Problemi bancari: i reclami vanno indirizzati anche al Ministero dell?Economia / CICR (20.10.2003)

Con lungimiranza, il governatore Guido Carli intuì che l? Unione Europea e le sua istituzioni avrebbero ridotto e drasticamente assottigliato le incombenze della Banca d?Italia. Propose, quindi, ed ottenne di trasferire alla Banca Centrale la vigilanza sul settore bancario, fino ad allora appannaggio del Ministero del Tesoro. Pertanto, da oltre 10 anni, a vigilare sull?attività delle banche è l?Ufficio di Vigilanza della Banca d?Italia. Poiché però, anche alla luce di recenti vicende, è da ritenersi troppo basso lo standard di vigilanza garantito da tale Ufficio, nell?invio dei reclami agli uffici ispettorato delle banche, consigliamo di aggiungere alla nostra lettera l?indirizzo del Ministero dell?Economia, al quale il reclamo (posta normale) verrà inviato ?per conoscenza?. Pertanto invieremo i reclami bancari ai seguenti indirizzi: Raccomandata con A.R . All?Ispettorato reclami della Banca___________________________ * Via/Piazza________________________ Cap _______CITTA?________________ * L? indirizzo è quello della Direzione Generale e non quello della ns. Agenzia. Posta normale: p.c. Spett. Banca Centrale Europea Kaiserstrasse, 29 D - 60311 FRANKFURT am MAIN p.c. Ministero di Economia e Finanze / CICR (*) Via XX Settembre, 97 00187 ROMA (*)fax del CICR: 064820952 p.c. Ufficio Vigilanza Banca d?Italia Via Nazionale, 91 00184 ROMA ADUSBEF Via Farini, 62 00185 ROMA Qualora il problema riguardasse investimenti in titoli mobiliari, occorrerà coinvolgere anche la Consob, al seguente indirizzo (posta normale): p.c. Consob Via G.B. Martini, 3 00198 ROMA MN


DA GUIDA MONACI: C.I.C.R. - COMITATO INTERMINISTERIALE PER IL CREDITO ED IL RISPARMIO ROMA (00187), v. XX Settembre 97 c/o Dipartimento del Tesoro Tel. 0647924428 - 47613827 - Fax 064820952 (Trattasi di organismo interministeriale che si pone come autorità di governo del settore creditizio, con competenze di alta amministrazione prevalentemente nel campo della normazione secondaria. In base alle disposizioni del testo unico in materia bancaria e creditizia (d.lgs. n.385/93), al CICR spetta in particolare deliberare in tema di adeguatezza patrimoniale, contenimento del rischio nelle sue varie forme, partecipazioni detenibili, organizzazione amministrativa e contabile e controlli interni delle banche e dei gruppi bancari) Presidente: Tremonti on. prof. avv. Giulio Membri: Alemanno on. Giovanni - Fazio cav. gr. cr. dott. Antonio Lunardi ing. Pietro - Marzano on. prof. Antonio Segretario, Siniscalco prof. Domenico Capo ufficio segreteria, Loizzo dott. Antonio

Il ConsigliO. Informarsi bene prima di sottoscrivere le recenti obbligazioni emesse dalle banche. (10.10.2003)

Nelle ultime tre settimane le banche hanno emesso obbligazioni per un ammontare di 2,7 miliardi di euro. Prima di accettare gli inviti a sottoscrivere i nuovi titoli, chiedete e spulciate il ?Regolamento di emissione?: si tratta di due paginette con le caratteristiche dei titoli immessi sul mercato. Tra le modalità di rimborso, verificate bene che non sia presente la clausola ?call?, che permette alla banca emettitrice, con insindacabile decisione, di togliere il titolo al sottoscrittore, pagandolo 100 (alla pari) se il titolo si è apprezzato , o di ricompralro sul mercato se si è deprezzato, quindi pagandolo meno di 100. Informatevi se e quando verranno quotate. Al solito, se siete agganciati per rinnovare o liquidare precedenti investimenti allo scopo di ?fare l?affare? (?..le ho comprate io stesso e le ho fatte comprare anche a mia madre??) , recatevi in banca con un testimone: se doveste decidere su informazioni false, se l?investimento dovesse risultare catastrofico, potrebbe esservi d?aiuto. MN


Telecom. Aumentata la tariffa urbana dopo il 15° minuto. Pochi sanno che, con il placet dell?Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, la Telecom ha aumentato la tariffa delle telefonate urbane a partire dal 15° minuto di conversazione. Quanti navigano in Internet sono avvisati: si regolino di conseguenza. MN

Il Consiglio.
RC Auto: verificate se siete ancora assicurati anche per ?incendio e furto?. (15.9.03)

All?Adusbef sono pervenute svariate denunce di assicurati: molti concittadini hanno scoperto di non essere più coperti (in alcuni casi da anni) per ?incendio e furto? dell?auto, sebbene a suo tempo definirono ? e pagarono - anche quella copertura. La magagna viene fuori nel momento in cui, avendo subito il furto della vettura, ci si sente rispondere dall?assicuratore che non si è più assicurati per quell??evento?. Che cosa è successo? Semplice: in passato, - a nostra insaputa - ci è stato sottoposto, ed abbiamo sottoscritto, un contratto assicurativo che ha escluso la copertura per incendio e furto, presente in precedenza. Con molta probabilità, in quella occasione, abbiamo anche ringraziato l?amico assicuratore per non aver aumentato il premio, non sapendo che avevamo appena sottoscritto un contratto ?ridotto? rispetto a quello dell?anno precedente: il premio riguarda solo la responsabilità civile auto e non più i pur costosi rischi collaterali di incendio e furto. Invitiamo tutti gli assicurati a verificare con pignoleria le coperture assicurative dei contratti in corso di rinnovo ed a denunciare all? Adusbef ogni variazione non preannunciata né espressamente sottoposta alla loro attenzione. Ma la ?buona fede nei contratti? non era presupposta per legge? Vedremo come ?scartare? le mele marce dal settore assicurativo. (MN)


Il ConsigliO.
?Salda col PagoBancomat? Le costa un euro in più?. (15.9.03)

Sempre più spesso, coloro che intendono pagare una spesa con il PagoBancomat, si sentono richiedere un euro di commissione, oltre il costo del bene. "Sa - è la giustificazione - i costi bancari sono molto elevati... La banca mi ha detto che è possibile imporre al cliente tale commissione.....". La richiesta è illegittima, dal momento che il contratto Cogeban (Bancomat) sottoscritto dall?esercente con la banca fornitrice del terminale PagoBancomat, prevede espressamente per il gestore il divieto di applicare spese e commissioni a carico del consumatore finale che ha scelto quel sistema di pagamento. Qualora, quindi, si incappasse in tale balzello e, sebbene richiesto, non ci venisse abbonato il ?pizzo?, occorre individuare la banca con la quale l?esercizio è convenzionato (in genere il logo è riportato sull?apparecchio in cui si digita il codice segreto), e denunciare l?inadempienza contrattuale del negoziante, il quale rischia l?annullamento della convenzione. Se, trascorso un tempo ragionevole, il malvezzo dovesse continuare, contattare Adusbef (06.4818632/064818633). Questi gli indirizzi di riferimento: - Ispettorato Reclami della banca con la quale il gestore è convenzionato, indirizzo della sede legale. (Raccomandata A.R.) - Per conoscenza: Cogeban - Abi, Piazza del Gesù, 49 ? 00186 Roma (Posta normale) - Per conoscenza: Ufficio Vigilanza Banca d?Italia, Via Nazionale, 91, 00184 Roma (Posta normale). - Per conoscenza: Adusbef, Via Farini, 65 ? 00185 Roma (Posta normale). (MN)


Il ConsigliO.
Come (tentare di) eliminare l?invio di indesiderati messaggi di posta elettronica. (12.9.03)

Chi riceve posta elettronica ?spazzatura?, può cercare di limitare la noia ed i danni inviando un messaggio - al mittente, - per conoscenza alla ?Autorità garante dati personali? ([email protected]) - per conoscenza alla ?Polizia postale? della zona di riferimento (vedere sul sito: http://www.poliziadistato.it/pds/informatica/contatti.html) diffidando l?intruso dal continuare ad inviare ulteriori messaggi. (MN)


CONSERVAZIONE DI DOCUMENTI BANCARI, ASSICURATIVI ECC.

In occasione della vicenda dei rimborsi RC Auto richiesti alle 17 compagnie d?assicurazione (definitivamente sanzionate dal Consiglio di Stato), molti concittadini si sono trovati in difficoltà per la mancanza di documentazione in loro possesso. Vecchi attestati e quietanze, considerate superate ed inutili, erano state cestinate. Consigliamo di destinare un cassetto o un faldone per conservare ogni sorta di documentazione, sia assicurativa che bancaria. Anche se si ritiene di non essere in grado di "leggere" estratti conto bancari o contratti assicurativi, è opportuno comunque conservarli. Non è necessario tenerli in ordine: basta sapere che sono li e che, in caso di necessità, possono essere - pazientemente - ripescati tutti e con certezza. Potrebbero servire prima di quanto non si pensi. Si consideri che la documentazione bancaria può essere richiesta (a "titolo oneroso") e deve essere consegnata dalla banca entro 90 giorni [punto 4° dell?art. 119 del T.U. delle leggi in materia creditizia]. Quel "titolo oneroso" vale anche 10 euro a singolo foglietto fornitoci in copia. Chiedere gli estratti conti di un anno può costarci 100 euro. Essere accorti nella conservazione è, quindi, una forma di risparmio. (MN)

POLIZZE UNIT E INDEX LINKED: SE FONDATE SU ZERO COUPON BOND, MEGLIO IL ?FAI DA TE?. (26.9.2002)
[In calce, una conferma alle ns. valutazioni:Corsera del 14.4.03]

Lo ZCB è un titolo obbligazionario non remunerato da cedole; è emesso ad un prezzo inferiore a 100 e verrà, a scadenza, rimborsato a 100. I BOT italiani sono zero coupon bond di breve e brevissimo termine: si comprano ( ad esempio) a 97 lire e verranno rimborsati a 100. Più è lunga la scadenza dello ZCB e più sono alti i tassi di mercato, minore sarà il prezzo di emissione, che quindi verrà definito scontando durata e tasso tendenziale. Per fare un esempio, con tassi di mercato del 5 per cento, uno ZCB di durata cinque anni dovrà essere emesso attorno a 78 punti; se di durata pari a dieci anni, il prezzo iniziale sarà di circa 61; se a quindici anni, attorno a 48. Con tassi di mercato più bassi, il prezzo di emissione sarà più alto. Si lucrerà infatti un minore differenziale tra prezzo di emissione e valore di rimborso. Se il titolo verrà quotato, si assisterà ? con tassi costanti - ad una crescita della sua quotazione in funzione del tempo che passa: più si approssima la scadenza, più il prezzo si avvicina a 100. Ricapitolando:l? acquisto di uno ZCB a cinque anni (tassi al 5 per cento) comporta un addebito sul conto corrente di 78; a scadenza si avrà un accredito sul conto di 100. Si sarà lucrata la differenza tra l?addebito (78) e l?accredito finale (100), cioè 22 punti. Molti prodotti assicurativi di recente impostazione, definiti ?sofisticati?, (parliamo delle polizze unit o index linked) hanno come sottostante base finanziaria uno ?Zero Coupon Bond?. Chi li colloca alletta il cliente in questo modo:?? si investono 100 e, a scadenza assicuriamo il capitale investito di 100, più una quota di rendimento (il meccanismo di calcolo è praticamente illeggibile) che deriverà dall?andamento di certi indici finanziari o dalla valorizzazione di titoli, fondi ecc., comunque con un minimo garantito di?? Oltretutto non esistono obblighi informativi al sottoscrittore, essendo considerati prodotti assicurativi e non finanziari. In soldoni: con la polizza, investo 100 (addebito di 100 sul conto corrente), a scadenza (ipotizziamo dopo 5 anni) avrò 100 più qualcosa. Quanto? Si vedrà. Intanto, il gestore acquisterà uno ZCB con 78 dei miei 100 investiti e gestirà i 22 per cinque anni. A scadenza mi darà 100 (risultato dello ZCB) più il risultato del calcoletto sul pacchetto di titoli o sull?indice. La differenza tra l?acquisto diretto di ZCB e la sottoscrizione della polizza è che, nel primo caso, restano sul mio conto 22 punti che gestirò come voglio e mi renderanno secondo i tassi di mercato; nel secondo caso (polizza) mi spossesso di 100, il gestore utilizzerà per sé i 22, di cui mi retrocederà qualcosa. Risultato finale. Nel primo caso: 100 (da ZCB) + 22 (di mia pertinenza) + il rendimento di 22 ai tassi di mercato = 122+rendimento quinquennale di 22. (Spesa iniziale: 78) Nel secondo caso: 100 (da ZCB) + il risultato del calcoletto. (Spesa iniziale 100). Questa comparazione è in ambito fisiologico. Se inseriamo disturbi patologici, le cose si aggravano. C?è da chiedersi: chi emette lo ZCB acquistato dalla compagnia di assicurazione? E? quotato, oppure il prezzo è al di là di ogni regola di mercato? Se non è quotato chi definirà il prezzo d?acquisto iniziale ? Se decido di rescindere anticipatamente il contratto, chi definirà il prezzo di riacquisto per la liquidazione? Meglio non continuare. Conclusione: in troppi casi, prodotti assicurativi unit e index linked sono nettamente superati dai risultati del ?fai da te?. Pensiamoci bene prima di sottoscrivere quei contratti. 26.9.02 (MN)


14.4.03 Una conferma alle suesposte valutazioni: dal Corriere della Sera - Soldi di Lunedì 14.4.03 RICETTE - Come tutelarsi da soli L?ombrello fatto in casa. L?alternativa dello zero coupon con una scommessa azionaria di Marco Sabella Non occorre essere grandi esperti di ingegneria finanziaria per realizzare con il fai-da-te l?equivalente (o quasi) di un prodotto a capitale «protetto». Il vantaggio? Più semplicità. E decisioni autonome sulla ripartizione tra costi e investimenti. «Un?operazione a capitale garantito fatta in casa consiste nell?acquistare un?obbligazione a sconto, che viene pagata ad esempio 80 e rimborsata alla scadenza al valore facciale di 100 e nel reinvestire la differenza su prodotti legati al mercato azionario, ad esempio opzioni sull?indice o fondi indice», spiega Mario Spreafico, direttore investimenti di Banknord. L?operazione è più semplice di quanto possa sembrare. Facciamo qualche esempio. L?obbligazione Mediobanca con scadenza 12 dicembre 2011 (cod. Isin IT0000958592) è un esempio di titolo a sconto, detto in termini tecnici zero coupon, cioè senza cedola. Non paga dunque interessi annuali, attualmente è quotata al prezzo di 65 e tra otto anni verrà rimborsata alla pari. «Su un titolo come questo il risparmiatore potrebbe decidere di investire soltanto una parte dello sconto, ad esempio 20, e trattenere il restante 15 come remunerazione garantita, che spalmata sugli otto anni di vita del titolo corrisponde all?incirca a un rendimento del 2,5% annuo», osserva Spreafico. Il 20 che si decide di investire (su diecimila euro questa quota corrisponde a duemila euro), potrebbe essere impiegato in fondi indice ed Etf o in opzioni (derivati) su indici azionari. In quest?ultimo caso, però, occorre un minimo di esperienza in più. Perché i meccanismi e i rischi dei derivati vanno compresi e valutati nel modo più approfondito possibile. «L?altra via è quella di impiegare lo sconto o una parte di esso in un fondo azionario tradizionale - prosegue Spreafico -. Infatti dopo otto anni è ben difficile che quei duemila euro si siano azzerati ed è anzi probabile che siano aumentati». Il costo di tutta l?operazione è dato dalla commissione bancaria di acquisto del titolo a sconto (0,30%) e dalle commissioni di gestione nell?ipotesi di un investimento della quota eccedente il nominale in un fondo azionario o in un ancor più economico Etf. Oppure dai costi dell?opzione se si sceglie la via più sofisticata. I vantaggi, rispetto all?acquisto di un prodotto «confezionato», stanno nel fatto che l?investitore può rivendere in qualsiasi momento e senza gravi perdite il titolo sottostante. La quotazione dello zero coupon, infatti, è data dalle condizioni generali del mercato e tende a 100 via via che si avvicina la data del rimborso. L?unica avvertenza è quella di scegliere bond relativamente liquidi, magari quotati in Borsa. Per chi cerca scadenze brevi c?è più di una possibilità. Come l?obbligazione Centrobanca, rimborsata a dicembre 2006 (codice Isin IT0000960747), attualmente quotata a 89. MN

BANCOMAT E CARTA DI CREDITO IN UNICA CARD: IN CASO DI FURTO OCCORRE PROCEDERE A DUE BLOCCHI.(30.10.03)

Molti correntisti bancari ritengono che la via più veloce e sicura per bloccare Bancomat e carte di credito smarrite o rubate, sia il coinvolgimento della propria banca. In caso di necessità, si rivolgono quindi alla propria agenzia (per telefono o allo sportello) dando notizia del furto o dello smarrimento e richiedendo il blocco. Gli addetti procederanno successivamente a chiamare i numeri di riferimento per bloccare le carte. E? invece molto più veloce e sicuro procedere immediatamente al blocco, chiamando direttamente i numeri verdi relativi al sistema Bancomat (sono riportati su ogni sportello automatico) o, se si tratta di carta di credito, al numero verde indicato dal gestore della carta. Raccomandiamo quindi di evitare la perdita di tempo del passaggio attraverso la banca, magari aspettando la riapertura degli sportelli la mattina successiva o, se l?accidente è intervenuto nel week end, il lunedì. Ricordiamo che se la carta fornitaci dalla banca assomma le due funzioni (Bancomat+Carta di credito) è necessario procedere a due blocchi. (MN)


RICOVERO IN OSPEDALE: ATTENZIONE A BANCOMAT, CARTE DI CREDITO E ASSEGNI. Molti correntisti bancari, titolari di Bancomat e/o di carta di credito, alcune settimane o alcuni mesi dopo essere stati ricoverati in ospedali o cliniche, subiscono illeciti addebiti per prelevamenti di contante o per pagamenti con carte. Sono in genere concittadini che hanno l?abitudine di portare sempre con sé Bancomat e carte. Non sarà mai possibile sapere se il truffatore è un altro paziente, un visitatore, un dipendente, o persone che nulla hanno a che fare con il luogo di degenza. In caso di ricovero pianificato, raccomandiamo, pertanto, di dotarsi esclusivamente dei contanti necessari, lasciando a casa le carte di pagamento e gli assegni. Stessa raccomandazione in caso di effettuazione di analisi cliniche, durante le quali si perdono spesso di vista abiti ed effetti personali. In caso di ricovero improvviso (incidente, urgenza ecc.), qualora il ricoverato avesse in portafogli carte bancomat o di credito, è opportuno che familiari (o, appena possibile, il titolare stesso), procedano al blocco e richiedano l?emissione di nuove carte. Se del caso, controlleranno altresì la presenza di tutti gli assegni, con particolare attenzione agli ultimi del carnet. Si potranno bloccare così gli assegni mancanti. L?operazione è noiosa ma taglia alla radice la possibilità di usi illegittimi ad opera di truffatori ?in giro? per ospedali e cliniche. (MN)

BOND ARGENTINI

L?Abi sta cercando di acquisire dalla clientela un mandato a trattare per intervenire sull?argomento presso il governo argentino. Le banche potrebbero raccogliere ? per conto della loro associazione - lettere di incarico degli investitori. Adusbef consiglia di non affidare alcun mandato alla Associazione Bancaria Italiana, ed aggiunge la seguente raccomandazione: ATTENZIONE! Poiché in moltissimi casi i risparmiatori non furono avvertiti del rischio dell?investimento, né furono sottoposti alla loro firma documenti informativi sulla ?qualità? dei titoli proposti, è molto probabile che, impiegati di pochi scrupoli, oltre al mandato suddetto, sottopongano di nascosto alla firma del cliente interessato, anche documentazione inerente il rischio per poterla retrodatare al momento dell?investimento. VERIFICATE SEMPRE CIO? CHE FIRMATE. NON LASCIATE MAI IN BIANCO ALCUN CAMPO DA RIEMPIRE E SOPRATTUTTO NON OMETTETE MAI LA DATA. RICORDATE CHE LA BANCA E? OBBLIGATA A CONSEGNARE COPIA DI OGNI DOCUMENTO FIRMATO DAL CLIENTE. (MN)

05/11/2002

Documento n.3539

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK