BANCHE: VI FIDATE DI BANCA MEDIOLANUM ? CONDANNATA DALLA CONSOB PER NON AVER IMPEDITO TRUFFE E FRODI A DANNO DEI CLIENTI. LEGGETE QUESTA....

in Il Consiglio
Banca Mediolanum – Attività fraudolenta del promotore finanziario sig. Luigi Sabatini, Family Banker dell’area di Orvieto – già sospeso in via cautelare dalla stessa banca in data 22.04.2009 - ai danni di numerosissimi abitanti del comune di Montecchio (TR) – Responsabilità del promotore in solido con la banca intermediaria ex art. 31 d.lgs. 58/1998 T.U.F.- Testo Unico Bancario - Richiesta e diffida al risarcimento dei danni. ADUSBEF – Associazione di utenti bancari, assicurativi, finanziari e postali - Associazione di consumatori di rilevanza nazionale ex art. 137 e seg. D.lgs 206/2005 (Codice del Consumo) - con sede legale a Roma in via Farini 62, in persona del suo presidente e legale rapp.te p.t dott. Elio Lannutti espone e denuncia quanto segue. A seguito di una verifica effettuata nel corso del corrente mese di aprile, gli abitanti del Comune di Montecchio (TR) correntisti della Banca Mediolanum – Filiale di Orvieto hanno registrato ammanchi, mancati compimenti di operazione di investimento richieste e pattuite e per le quali era stata versata la provvista, mancati accrediti di cedole, sottrazioni di provviste ecc. I risparmiatori sono quelli amministrati dal Family Banker sig. Luigi Sabatini, già sindaco di Forza Italia del paese ternano (1999-2004) e persona molto nota sia in paese che nelle zone limitrofe. Tale status personale ha alimentato e favorito il diffondersi di comportamenti fiduciari da parte dei clienti (sollecitati nel tempo dallo stesso promotore) quali l'affidamento di buona parte di risparmi anche in contanti - modalità di pagamento diffusa in zona a causa della mancanza di sportello bancario Mediolanum - a fronte dei quali il Sabatini rilasciava ricevute su carta intestata Banca Mediolanum rivelatesi poi false. I correntisti interessati dagli ammanchi sono circa 500, ma l’accertamento relativo al numero degli interessati e all’ammontare individuale e complessivo delle perdite sofferte è ancora in corso. Risulta sin d’ora, tuttavia, che sono numerosi i risparmiatori che hanno affidato al promotore Sabatini somme di ingente rilevo e che allo stato versano in seria e grave difficoltà. E’ emerso, altresì, in questa prima fase, che il family banker non si sarebbe reso protagonista solo degli illeciti appena descritti emergendo infatti anche vasti episodi di raggiro sub specie di assicurazioni sulla vita mai richieste (anche più di una) e mai sottoscritte, acquisto di fondi di investimento azionari laddove il cliente (spesso molto anziano) aveva chiesto esplicitamente dei prodotti obbligazionari conservativi con rendimento semestrale o annuale di cedola; deleghe per RID di movimentazioni varie sul capitale a danno ed a insaputa dei clienti; investimenti vincolati per anni con conseguente grave perdita in caso di disinvestimento anticipato dei quali i clienti erano del tutto ignari; rinvenimento di molteplici richieste di rimborso capitale estorte con l'inganno (talvolta su moduli in bianco sottoscritti dal cliente), ottenute prospettando trattarsi di semplici richieste di interessi finalizzate ad evitare il consolidamento col capitale. Con i rimborsi di capitale di piccolo importo si faceva credere di elargire gli interessi, talora accompagnati da comunicazioni di Banca Mediolanum – anche manoscritte dal Sabatini – rivelatesi poi false, con cui si cercava di attestare quel rendimento cedolare promesso e concordato al momento dell’investimento. Di più. La maggior parte dei clienti non era a conoscenza di essere intestatari di un conto corrente con Banca Mediolanum e conseguentemente non si peritavano di verificare i conti. Il Sabatini aveva, infatti, fraudolentemente comunicato "nell'opzione prevista" che tutti i clienti desideravano ricevere gli estratti conto per e-mail, molti dei quali, per età o per condizione personale o professionale, non erano in grado neppure di infilare la spina nella presa di corrente di un computer! Perché il progetto delittuoso potesse completarsi risulta che il Sabatini costruiva un sistema di contabilità parallela: a fronte di una situazione reale finanziaria con Banca Mediolanum del cliente (sovente per le descritte condotte avulsive “in rosso”), il promotore si avvaleva di un sistema informatico domestico riservato, dove risultavano gli autentici rapporti di dare-avere col cliente in modo che nulla potesse a lui sfuggirgli e che ogni pretesa “contrattuale” potesse essere compiutamente soddisfatta al fine di non ingenerare sospetto alcuno. Ed a richiesta lo stesso prontamente forniva distinte di pagamento e/o accredito su regolare carta intestata “banca Mediolanum” opportunamente contraffatta. Se, dal su descritto primo sommario ma eloquente quadro, emergono tutte le responsabilità del Sabatini anche di rilievo penale (truffa, falso, appropriazione indebita ecc.) si configurano manifestamente anche gravi inadempienze quanto meno sotto il profilo dell’omesso doveroso controllo dell’intermediario finanziario. Dal primo esame della documentazione in nostro possesso risulta infatti che tutti i correntisti “seguiti” dal Sabatini erano stati profilati come “investitori al alta propensione al rischio di investimento” (definiti grottescamente risparmiatori “intraprendenti e dinamici”), quand’anche il tessuto sociale del paese dell’entroterra ternano sia costituito quasi esclusivamente da contadini e piccoli artigiani. La Banca Mediolanum Spa deve rispondere dei danni arrecati dal proprio dipendente come positivamente imposto dall’art. 31 (Promotori finanziari) comma 3° del d.lgs. 58/1998 – TUF – Testo Unico della Finanza secondo cui “Il soggetto abilitato che conferisce l'incarico è responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal promotore finanziario, anche se tali danni siano conseguenti a responsabilità accertata in sede penale” e, più a monte, dall’art. 2049 c.c. Banca Mediolanum peraltro non sarebbe nuova a rapporti superficiali e disinvolti con i propri promotori. Appena pochi mesi fa la Consob ha comminato una multa per complessivi € 309.600 euro a 14 suoi alti manager motivata dalla mancanza "di risorse e procedure, anche di controllo interno, idonee ad assicurare l'efficiente svolgimento dei servizi", con riferimento alle procedure per la classificazione dei clienti e degli strumenti finanziari e la valutazione dell'adeguatezza delle operazioni di investimento, e in relazione all'attività di controllo nei confronti dei promotori finanziari. Destinatari del provvedimento sono risultati il fondatore Ennio Doris (multa da 29.300 euro), Edoardo Lombardi; Antonio Maria Penna; Luigi Del Fabbro, Paolo Gualtieri, Giuseppe Lalli, Alfio Noto, Angelo Renoldi, Paolo Sciume', Carlos Javier Tusquets Trias De Bes, Adriano Angeli e Andrea Francesco Alessandri Giovanni Pirovano e Arnaldo Mauri. Banca Mediolanum è stata condannata per la somma descritta in solido con i manager con diritto di regresso nei loro confronti. Le motivazioni della Commissione sono, in particolare, proprio l'adozione da parte di Banca Mediolanum di procedure "inidonee" per "l'acquisizione delle informazioni dalla clientela in merito al profilo soggettivo, la classificazione degli strumenti finanziari e la conseguente valutazione di adeguatezza delle operazioni disposte". Questo in relazione alla mancanza di un metodo idoneo per la "profilatura dei clienti, volta alla preventiva catalogazione degli stessi in base alle informazioni acquisite in sede di attivazione del rapporto e al successivo aggiornamento del profilo in termini dinamici, tenuto conto della operatività dei clienti e di ogni altra notizia successivamente acquisita". B.Mediolanum, spiega il bollettino CONSOB del dicembre 2008, "aveva elaborato modalità tecniche e procedure per la classificazione dei prodotti finanziari oggetto del servizio di collocamento prive di criteri univoci e coerenti a cui parametrare l'analisi di rischiosità dei medesimi". Oltre a disporre di "sistemi procedurali per incrociare il livello di rischiosità dei prodotti finanziari con il profilo soggettivo dei clienti non idonei a garantire il rispetto della normativa in tema di adeguatezza delle operazioni poste in essere dai clienti". Con la presente si invita e diffida dunque Banca Mediolanum Spa, in persona del legale rappresentante p.t. a risarcire tutti i danni conseguenti all’attività illecita della Sua Filiale di Orvieto connessa e consequenziale all’attività di promotore finanziario del sig. Luigi Sabatini per il cui compiuto accertamento ADUSBEF si farà parte attiva e diligente sin dal prossimo 30 aprile p.v. con un’assemblea indetta sul posto per la la raccolta e l’organizzazione. In fede (Avv. Lucio Golino) Roma, 27.04.2009

16/06/2009

Documento n.7982

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