UE: IL NODO SCORSOIO DELL’EUROPA PER FAR USCIRE ITALIA DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE. IMPORRE AUMENTO IVA, TASSA SUI POVERI

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COMUNICATO STAMPA

UE: IL NODO SCORSOIO DELL’EUROPA PER FAR USCIRE ITALIA DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE. IMPORRE AUMENTO IVA, TASSA SUI POVERI, SIGNIFICA SOFFIARE SUL FUOCO ANTIEUROPEISMO ED ADDOSSARE ONERI ULTERIORI DI 207 EURO A NUCLEO FAMIGLIARE.

     Gli ultimi dati Istat hanno certificato un ulteriore calo dei consumi registrato dalle famiglie, con una flessione del 4,3% nel 2012, rispetto al 2011, superiore a quella registrata nel biennio 2008-2009, quando, al culmine della recessione, i consumi avevano segnato una caduta del 2,6%, con la tendenza che si consolida nel 2013 con una contrazione del 3,8%.

   Qualora il Governo, in ossequio ai diktat europei che subordina l'uscita dalla procedura di infrazione con un ulteriore aumento delle tasse, portando la pressione fiscale a superare il 50%, non dovesse scongiurare il previsto aumento dell’Iva in programma dal 1 luglio, dal 21 al 22%, oltre ad accentuare la  drammatica contrazione dei consumi,  replicherebbe quanto già accaduto nel settembre 2011 con il rincaro dal 20 al 21%, con  la Ragioneria generale dello Stato che stimava un gettito  Iva con maggiori incassi di 4 miliardi di euro, sfumati dalla crisi dei consumi.

   Nel 2010 infatti, il gettito Iva sugli scambi interni era stata di 100 miliardi e 387 milioni, diminuendo l’anno successivo a 99 miliardi e 337 milioni, con una caduta di gettito di circa tre miliardi nel biennio a causa della recessione e dei risparmi forzosi per le famiglie consumatrici.

   Adusbef e Federconsumatori hanno già calcolato l’impatto diretto ed indiretto per il previsto aumento dell’Iva al 22% dal vino alle scarpe, dagli elettrodomestici alla cura personale, dal pieno di benzina agli acquisti per la casa, con un giro di vite fiscale  destinato a colpire la spesa  del bilancio familiare, come calzature; mobili, biancheria per la casa, servizi domestici; detersivi e lavanderia; auto, pezzi di ricambio e carburanti; giocattoli, radio, televisore, hi-fi, computer, cancelleria, piante e fiori; barbiere, parrucchiere, istituti di bellezza, gioielleria, bigiotteria.

   L’aumento al 22% dell’Iva ordinaria potrebbe avere effetti anche sul prezzo dei beni tassati con aliquote di favore sui quali influisce, ad esempio, il costo del trasporto e del carburante, questo, con una botta da 207 euro per un nucleo famigliare di 3 persone che va ad incidere  oltre alla spesa di beni anche quella per servizi e tariffe di professionisti e artigiani, senza parlare  di “arrotondamenti” consueti che potrebbe avere un aumento del costo della vita pari allo 0,6-0,7%.

   Se il Governo vuole difendere la sovranità dell’Italia ed i consumatori, con il potere di acquisto dei cittadini, ormai ridotto al lumicino con un mercato in continua contrazione e recessione, e gravissime ripercussioni sia sul benessere delle famiglie che delle imprese, deve evitare un rincaro dell’Iva ed un aumento delle tasse, che produce solo svantaggi competitivi sul mercato interno e la produzione, avvantaggiando altri competitori a cominciare dalla Germania.

     Infine, se la Commissione riconosce lo stato di contrazione del credito per le imprese, non può invitare  il governo a "migliorare l'efficienza del settore bancario" sotto mentite spoglie dei tempi lunghi (fino a 18 anni) per consentire  alle banche di eliminare dai bilanci i crediti che ormai non possono più essere riscossi (sofferenze ed incagli dovuti ad errori e clientele nella concessione di fidi) addossando ai consumatori costi ed oneri fiscali di politiche creditizie errate nella meritorietà del credito, ma deve promuovere la concorrenza, accelerando la portabilità dei conti correnti, essendo non più tollerabile il gap, sui mutui prima casa con tassi più elevati di 131 punti base e sui costi dei conti correnti pari a 295,66 euro, contro una media di 114 dell’area euro.

 

                                                          Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 27.5.2013

 

 

I beni e servizi che subiranno l'aumento Iva dal 21 al 22% dal primo luglio 2013:

 

Vino - Birra - Abbigliamento - Calzature - Riparazioni di abbigliamento e calzature - Elettrodomestici - Mobili - Articoli di arredamento - Biancheria per la casa - Servizi domestici - Riparazioni di mobili, elettrodomestici e biancheria - Detersivi - Pentole, posate ed altre stoviglie - Tovaglioli e piatti di carta, contenitori di alluminio - Lavanderia e tintoria - Acquisto di auto - Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti - Carburanti per veicoli - Manutenzione e riparazioni - Giochi e giocattoli - Radio, televisore, hi-fi e videoregistratore - Computer, macchine da scrivere e calcolatrici - Cancelleria - Piante e fiori - Riparazioni radio, televisore, computer, ecc. - Prodotti per la cura personale - Barbiere, parrucchiere, istituti di bellezza - Argenteria, gioielleria, bigiotteria e orologi - Borse, valige ed altri effetti personali - Onorari liberi professionisti

 

ELENCO BENI SERVIZI CHE SUBIRANNO RINCARO ALIQUOTA IVA DAL 21 AL 22 %

 

Piatti pronti 21%

Acque minerali 21%

Bevande analcoliche 21%

Succhi di frutta e verdura 21%

Alcolici 21%

Vini 21%

Tabacchi 21%

Abbigliamento e calzature

Abbigliamento e accessori 21%

Servizi di lavanderia, riparazione e noleggio di abiti 21%

Calzature 21%

Riparazione e noleggio di calzature 21%

Abitazione, acqua, elettricità e combustibili

Mobili articoli e servizi per la casa

Mobili e arredi 21%

Riparazione di mobili e arredi 21%

Articoli tessili per la casa (tappeti, biancheria, ecc.) 21%

Elettrodomestici e utensili

Elettrodomestici 21%

Riparazione di elettrodomestici 21%

Attrezzi da giardino 21%

Prodotti per la pulizia e la manutenzione ordinaria della casa 21%

Mezzi di trasporto

Acquisto automobili 21%

Acquisto motocicli 21%

Acquisto biciclette 21%

Pezzi di ricambio e accessori per mezzi di trasporto 21%

Manutenzione e riparazione mezzi di trasporto 21%

Servizi di telefonia e fax 21%

Ricreazione, spettacoli e cultura

Apparecchi audiovisivi, informatici, fotografici e cinematografici 21%

Apparecchi di ricezione, registrazione, riproduzione di suoni e immagini 21%

Strumenti musicali 21%

Giochi 21%

Servizi sportivi 21%

Parchi divertimento 21%

Lezioni e corsi per attività ricreative 21%

Stabilimenti balneari 21%

Articoli di cartoleria e da disegno 21%

Articoli per giardinaggio 21%

Prodotti e servizi per animali

Prodotti per animali 21%

Servizi veterinari 21%

Alloggio e ristorazione

Parrucchieri 21%

Trattamenti di bellezza 21%

Prodotti di bellezza (profumi e cosmetici) 21%

Gioielleria e orologeria 21%

Articoli da viaggio (borse e valigie) 21%

Servizi legali e di contabilità 21%

27/05/2013

Documento n.9405

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