Tredicesime. IL 60 PER CENTO E’ MANGIATO DA TASSE, CANONI E MUTUI.

in Comunicati stampa
MONTE TREDICESIME: 30,7 MILIARDI DI EURO NEL 2004, MA OLTRE IL 60 PER CENTO E’ MANGIATO DA TASSE, CANONI E MUTUI. QUASI UN ALTRO 23 PER CENTO PER RIMBORSARE DEBITI PREGRESSI: MENO DEL 17 PER CENTO PER RISPARMI, REGALI E CONSUMI ALIMENTARI ! Dal mercoledì 15 dicembre,saranno messe in pagamento le tredicesime,che ammontano quest’anno a 30,7 miliardi di euro, così ripartite: 9,3 miliardi ai pensionati; 7,8 miliardi ai lavoratori pubblici; 13,5 ai dipendenti privati (agricoltura,industria e terziario). Ma dopo un anno durissimo di rincari ed aumenti che hanno falcidiato i redditi delle famiglie costrette ad indebitarsi per sopravvivere,con una perdita del potere di acquisto del 6 per cento e con rincari,negli ultimi 12 mesi, pari a 1.078 euro, resterà poco per festeggiare: sarà un Natale tra i più duri dell’ultimo mezzo secolo e non si vedono all’orizzonte segnali tangibili di ripresa. Tredicesima più che falcidiata quest’anno sotto l’albero di Natale. A fine anno, oltre alla busta paga più pesante, arrivano infatti anche le consuete scadenze fiscali,quali tasse,rate e canoni, che durante il mese di dicembre i contribuenti sono chiamati a versare. Con il risultato di ridurre del 60 per cento l’attesa regalia natalizia. Nel rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31 dicembre, dei 30,7 miliardi di euro di tredicesime pagate quest’anno a partire dal 15 dicembre,soltanto il 40 per cento resterà effettivamente nelle tasche di lavoratori e pensionati. Circa il 60 del totale verrà infatti speso per pagare tasse, imposte, bolli, mutui e assicurazioni. Nel consueto appuntamento che fai i conti nelle tasche degli italiani,Adusbef prevede un Natale ancora più buio e difficile degli anni precedenti sul fronte dei consumi. A ‘bruciare’ un’ ampia fetta delle tredicesime sarà l’Ici (imposta comunale sugli immobili): entro il 20 dicembre, saranno infatti versati in totale 5,5 miliardi di euro (il 17,9 % del monte totale). La RC Auto, le cui solenni promesse riduzioni tariffarie dell’Ania, a fronte di una diminuzione dei sinistri del 16 per cento è rimasta lettera morta, mangerà 4,5 miliardi di euro,il 14,6 delle tredicesime, mentre 3,8 miliardi di euro serviranno per pagare le rate dei mutui per la casa. Il salasso per le famiglie non è ancora però finito qui: oltre 3 miliardi di euro se ne andranno per pagare le tasse di auto e moto, mentre 1,5 miliardi spariranno per il canone Rai, la più odiosa ed iniqua tra le tasse pagata a malincuore dai cittadini, in cambio di un servizio pubblico radiotelevisivo a gestione “privatistica”, che preferisce inseguire il “trash” ed elargire “pacchi” per occultare la crisi di fiducia e dei consumi del Paese reale. La tredicesima per la maggior parte delle famiglie è già stata ipotecata non solo per pagare tasse,ratei e bollette delle utenze domestiche (Enel,Telecom,Gas,ecc.), ma un ulteriore 23 per cento, pari a oltre 7 miliardi di euro, servirà per pagare i prestiti contratti con banche,finanziarie,parenti amici e/o conoscenti per sopravvivere,dato che stipendi,salari e pensioni non bastano più per far quadrare i bilanci famigliari: se con la lira si arrivava a fine mese,con l’euro (il cui pretesto ha portato aumenti selvaggi) ci si ferma al 18 ! Per scopi più piacevoli restano 5,2 miliardi di euro,meno del 17 per cento del monte tredicesime, che potranno essere utilizzati per cenone,regali (spesso ai più piccoli),qualche viaggio (anche all’Estero spinti dalla forza dell’euro e debolezza del dollaro), qualcosa da mettere da parte per future esigenze: una miseria, che non servirà a rilanciare i consumi, né ad alleviare le preoccupazioni di famiglie sempre più impoverite da rincari selvaggi e da un incerto futuro. Adusbef non vede ottimismo nell’attuale congiuntura economica che, anzi, sconterà una crisi ancor più profonda dei consumi legata anche alle minori disponibilità finanziarie delle famiglie, costrette ad indebitarsi anche per acquistare i beni essenziali come il pane e la pasta, per sopravvivere. TABELLE IN "MODULI" (2^ RIGA SOTTO IL LOGO)

01/12/2004

Documento n.4290

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