Trasporto pubblico- No a scioperi contro le regole-

COMUNICATO STAMPA DELL?INTESA DEI CONSUMATORI Trasporto pubblico- No a scioperi contro le regole- Per l?Intesa consumatori le forme di lotta messe in atto dai lavoratori del trasporto pubblico sono inaccettabili poiché fanno ricadere sui cittadini pesanti disagi anziché ricercare da loro simpatia e solidarietà a sostegno delle loro rivendicazioni. Siamo infatti consapevoli che la realtà economica del paese ed il falcidiato potere d?acquisto rende insopportabile,come a tanti altri concittadini, questa situazione ma pur comprendendo l?esasperazione per un contratto scaduto da due anni e per la profonda sottovalutazione con cui si stanno affrontando i problemi sociali da parte del governo,noi non possiamo condividere questi atteggiamenti fortemente negativi per la cittadinanza, soprattutto quella che non ha alternative di trasporto. Li invitiamo quindi a ricondurre la loro battaglia nelle regole e nei giusti canoni dei comportamenti contrattuali. Anche questa questione testimonia peraltro come non siamo il paese in cui tutto va a gonfie vele, come sostiene incredibilmente il Presidente del Consiglio. Infatti stiamo vivendo una drammatica crisi economica e una caduta verticale del potere d?acquisto delle famiglie dovuta, non all?introduzione dell?Euro, ma a comportamenti anomali e speculativi degli operatori economici, ad una mancanza di verifica e controllo della situazione e ad una linea di politica economica basata sull?improvvisazione. L?Intesa dei consumatori vuole ricordare che se si vuole parlare di records nel nostro paese dobbiamo citare quelli delle tariffe: dell?elettricità, del gas, dei carburanti, delle assicurazioni auto, che sono le più elevate in Europa. E non certo a causa dell?euro, ma per una mancata modernizzazione di questi settori. Invieremo a chi ha le responsabilità di Governo, a partire dal presidente del consiglio, il dossier che l?Intesa ha costruito, comprensivo del libro del presidente dell?Adusbef , associazione dell?Intesa, dove si dimostra che tali denuncie di aumenti di prezzi e tariffe vengono da lontano e che dovevano essere affrontate tempestivamente oltre che imporre scelte strutturali in tema di politica economica e finanziaria

21/12/2003

Documento n.3669