TRASPARENZA BOT-PEOPLE: BENE IL DECALOGO, MA MANCANO LE SANZIONI PER SCONFIGGERE L?ARBITRIO DEL ?CARTELLO BANCARIO?

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA TRASPARENZA BOT-PEOPLE: BENE IL DECALOGO, MA MANCANO LE SANZIONI PER SCONFIGGERE L?ARBITRIO DEL ?CARTELLO BANCARIO? CHE APPLICA LE STESSE COMMISSIONI MASSIME PER COLLOCARE I TITOLI DI STATO, LUCRANDO ANCHE 5 GIORNI DI VALUTA PER ACCREDITO CEDOLE ! CARI,PROIBITIVI E VESSATORI I COSTI DI TRASFERIMENTO TITOLI TRA BANCHE ! Il decalogo trasparenza a favore dei ?Bot-people?,che fissa in 10 articoli alcune norme nelle operazioni di collocamento dei titoli di Stato da parte delle banche alla clientela indicando le spese massime di tenuta dei conti titoli (uniformando i Bot a Ctz, Cct e Btp) e le commissioni massime per il collocamento dei Bot, con la possibilità per gli utenti di spuntare migliori condizioni con annesse analitiche comunicazioni che devono essere fornite ai risparmiatori nel consueto tabellone affisso nei locali e nelle agenzie aperte al pubblico con i tempi esatti di accreditamento della valuta per le operazioni di pagamento sui titoli,è un piccolo ma ancora insufficiente passo avanti per sconfiggere l?arbitrio,l?arroganza e gli abusi bancari che danneggiano la clientela. Basti pensare che,nonostante la ?concorrenza? le banche applicano le stesse analoghe commissioni,sia percentuali che di spese fisse,per acquistare i titoli all?asta ; che tutti gli istituti richiedono una custodia titoli con annesso costoso conto corrente di regolamento per ?custodire? non già titoli materialmente stampati, ma scritture contabili ?dematerializzate? e che non di rado, per i Bot, ancora vengono percepite commissioni di gestione, vietate dallo stesso decreto ministeriale che definisce i livelli delle commissioni d?acquisto; che le banche arrivano a lucrare indebitamente anche 5 giorni di valuta sulle cedole da accreditare sul conto corrente quando ci sono di mezzo i giorni festivi; che per trasferire titoli ?dematerializzati? da una banca all?altra,si devono affrontare salati costi anche superiori ai 1.000 euro e che tale indebito balzello,vera barriera all?uscita,impedisce spesso la libertà di trasferire un conto da una banca all?altra. Si consideri inoltre che non è più possibile acquistare titoli di stato prenotandoli direttamente presso la Banca d?Italia ed anche in questo caso, le banche hanno approfittato delle nuova clientela risultante da questa impossibilità di operare direttamente alla fonte. Il ?decalogo? è quindi un piccolo passo in avanti semmai le banche attueranno la tempestiva pubblicità delle condizioni e le loro variazioni (dall?Osservatorio Adusbef,la quasi totalità delle 20 banche monitorate,ha un ritardo spesso di mesi nell?aggiornamento dei cartelli),ma in assenza di sanzioni economiche ed amministrative,le banche continueranno nella loro consolidata opera di vessazione e di arbitrio a danno della clientela.

23/02/2004

Documento n.3795

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