TASSI BANCARI PRATICATI IN ITALIA: E’ DI 2 PUNTI LA TAGLIA DELLE BANCHE SUL MEZZOGIORNO !

COMUNICATO STAMPA

TASSI BANCARI PRATICATI IN ITALIA: E’ DI 2 PUNTI LA TAGLIA DELLE BANCHE SUL MEZZOGIORNO !

QUALI LE INDICAZIONI DI BANKITALIA PER RIMUOVERE TALI ANOMALI COMPORTAMENTI ?

   Secondo i dati della Banca Centrale Europea , per ottenere un finanziamento fino a 1 milione di euro da rimborsare entro cinque anni (il prestito tipico chiesto da una piccola-media impresa) le imprese spagnole pagano alle rispettive banche in media un tasso di interesse del 6,5%, mentre in Italia il tasso medio a carico per la stessa tipologia di prestito è del 6,24%, circa il 60% in più rispetto a quanto pagato dalle imprese tedesche, ossia il 4,04%, il livello più basso dal 2003.

   Ma anche all’interno degli stessi tassi offerti dalle banche italiane, si registra un abisso, una vera e propria taglia sul Mezzogiorno sempre più penalizzato dal sistema bancario: se la media è infatti del 6,61 % sulle operazioni a revoca, le imprese del Nordovest pagano il 5,85%, lo 0,76% in meno sulla media; il Nordest paga il 6,65% (+ 0,04); l’Italia Centrale il 6,81 (+0,20%); l’Italia insulare il 7,59% in più; mentre l’Italia Meridionale   paga l’8,70%, pari al 2,09% in più.

   I presidenti di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, stigmatizzando comportamenti assurdi del sistema bancario, affatto giustificati dal rapporto impieghi-sofferenze, che penalizzano un’area già depressa che con la vera e propria taglia sul mezzogiorno non riuscirà a rialzarsi, chiedono che Bankitalia possa intervenire con urgenza per rimuovere un’anomalia solo italiana e consentire alle imprese del sud, di avere credito a tassi compatibili.

Bollettino Statistico Bankitalia n° 1-2012. Pag.132.

Tassi attivi (per le banche) su operazioni a revoca:

Italia: 6,61 %

It. Nordovest:     5,85 % ( - 0,76)

It. Nordest:         6,65 % ( +0,04)

It. Centrale:       6,81 % ( + 0,20)

It. Meridionale: 8,70 % ( +2,09)

It. Insulare:         7,59 % ( +0,98)

                                                                                                                                Adusbef - Federconsumatori

Roma, 4.9. 2012

04/09/2012

Documento n.8476