TASI: IN MOLTE CITTA’ IL BALZELLO SARA’ PIU' CARO DELL'IMU, CON AGGRAVANTE CAOS GENERATO DA GOVERNO DILETTANTE

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COMUNICATO STAMPA

TASI: IN MOLTE CITTA’ IL BALZELLO SARA’ PIU’ CARO DELL’IMU, CON AGGRAVANTE CAOS GENERATO DA GOVERNO DILETTANTE CHE HA PROROGATO SCADENZE PER IL 90% DEI COMUNI AL 16 SETTEMBRE 2014.

 

   Il governo di veri e propri dilettanti allo sbaraglio, dopo l'incontro con l'Anci, ha deciso di prorogare le scadenze del balzello Tasi  (tassa sui servizi indivisibili) al 16 settembre per i tantissimi Comuni (il 90%) che non hanno ancora deliberato le aliquote, mentre gli abitanti degli enti locali più virtuosi la scadenza resta invece il 16 giugno. Una nota del ministero dell’Economia informa che “dopo aver incontrato l’Anci, per venire incontro da un lato alle esigenze determinate dal rinnovo dei consigli comunali, e dall’altro all’esigenza di garantire ai contribuenti certezza sugli adempimenti fiscali, il governo ha deciso che nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno a settembre”. Per tutti gli altri la scadenza per il pagamento resta il 16 giugno. Fiscalità differenziata, con la “beffa” che i residenti nei Comuni ligi alla legge – che stabilisce appunto il 23 maggio come termine per deliberare sulla questione – dovranno pagare prima degli altri, mentre i cittadini degli enti che hanno rinviato il problema vengono “premiati” con quattro mesi di proroga, con una disparità di trattamento fiscale in aperto contrasto con lo Statuto dei diritti del contribuente, messo sotto i piedi dai Governi di turno. 

   Una fase di indeterminatezza che, come denunciamo da tempo, non manca di riportare effetti estremamente negativi principalmente sull'andamento dei consumi, dal momento che i cittadini non sono in grado o comunque hanno estrema difficoltà nel programmare qualsiasi tipo di spesa fino a quando non sapranno quali saranno gli importi da esborsare per la Tasi.

Per evitare questa situazione sarebbe necessario far slittare la prima rata a settembre per tutti, dando respiro alle famiglie e dando tempo ai comuni di deliberare aliquote eque e detrazioni adeguate.

Dai pochi comuni che già hanno deliberato proviene infatti un segnale allarmante: tutti sono orientati all'applicazione di aliquote ben al di sopra del minimo previsto, attestandosi tra il 2,5 ed il 3,3 per mille.

Di seguito una aggiornamento delle stime sulla Tasi 2014 relative ad alcuni comuni che hanno già deliberato. La detrazioni, come purtroppo avevamo preventivato, saranno nettamente inferiori rispetto a quelle previste per l'IMU: nei comuni più virtuosi raggiungono i 110-120 Euro, a cui si sommano 30-50 Euro per ogni figlio a carico con età inferiore a 26 anni. Alla luce delle scarse detrazioni previste, vogliamo ricordare che circa 5 milioni di famiglie che prima, grazie alle detrazioni sull'IMU, non pagavano alcun importo, ora si troveranno a sostenere per la Tasi cifre ragguardevoli. 

     Adusbef e Federconsumatori, per evitare disparità di trattamento dei contribuenti, chiedono il rinvio per tutti gli utenti Tasi che devono contribuire all’ennesimo balzello, che potrebbe superare l’Imu e in aggiunta all’aumento della ritenuta sui depositi bancari e postali dal 20 al 26%, potrebbe generare una stangata complessiva di oltre 30 miliardi di euro.

               Prima casa      Aliquota       Importo in Euro

Torino                             3,3‰              927,67

Roma                              2,5‰              878,47

Venezia                           3,3‰              700,74

Milano                             2,5‰              598,68

Ravenna                          2,5‰              351,39

 (Stime Federconsumatori – Adusbef relative ad un appartamento tipo: A2, 100 metri quadri, nucleo familiare di 3 persone - senza detrazioni).

 

                                                         Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma,20.5.2014

 

20/05/2014

Documento n.9710

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