TARIFFE: AUMENTI GAS E LUCE,DIMOSTRANO ASSENZA CONCORRENZA E CONTROLLI. BOLLETTE LUCE (550) E GAS (1.250) MANGIANO 10% REDDITO FAMIGLIA 18.000 EURO

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COMUNICATO STAMPA

TARIFFE: GLI AUMENTI DI GAS E LUCE, DIMOSTRANO ASSENZA CONCORRENZA E CONTROLLI. BOLLETTE LUCE (550) E GAS (1.250 EURO) MANGIANO 10% REDDITO FAMIGLIA MEDIA 18.000.

       Se tra la seconda metà del 2011 e la seconda metà del 2012 -secondo Eurostat- le famiglie italiane hanno visto crescere la loro bolletta della luce dell'11,2%, uno dei maggiori aumenti registrati nell'Ue, e del 10,6% per il gas, a differenza dell’Europa dove i prezzi dell'elettricità per le famiglie sono aumentati del 6,6% e quelli del gas del 10,3%, lo si deve all’assenza di concorrenza, ma anche all’inerzia di autorità preposte ai controlli, il cui strabismo noto a favore dei monopolisti comincia ad essere preoccupante.    Se non si inverte la tendenza all’incremento registrato in Italia, sul fronte della luce, il terzo maggiore alle spalle di Cipro (+21%) e Grecia (+15%), con un costo medio non più sopportabile ed una situazione diametralmente opposta a quella di Svezia (-5%), Ungheria (-2%) e Finlandia (-1%), abrogando oneri di sistema ed oscuri balzelli, spalmati sapientemente sui redditi delle famiglie italiane, che vedono la bolletta elettrica crescere, arrivando a costare circa 550 euro con 3.000 kWh/anno e una potenza impegnata di 3 kW, non si risolve la crisi economica.   Ancora peggiore l’andamento dei prezzi del gas, che già tra il 2010 ed il 2011 erano aumentati del 12,6% in media in Italia, e che fanno registrare prezzi comunque più alti della media Ue, portando un utente “domestico” (così definito dall’Autorità, forse perché ancora non si ribella alle angherie ed ai soprusi), portando la bolletta a 1.250 euro in media per un consumo annuo di 1.400 metri cubia di gas.    Per uscire dalla crisi occorrono interventi seri ed urgenti, non essendo più tollerabile assistere inerti ad un deterioramento costante dei redditi familiari divorati dagli aumenti di bollette, polizze Rc auto, costi dei servizi bancari, Tares, e altri numerosi balzelli, che continuano a diminuire in maniera direttamente proporzionale ai rincari di gas e luce, arrivati a 1.800 euro l’anno che si mangia il 10% del reddito netto di una famiglia media attestata a circa 18.000 euro.

 

 

                                           

27/05/2013

Documento n.9406

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