STAMPA E POTERE: L'ITALIA AI PRIMI POSTI PER CORRUZIONE,AGLI ULTIMI PER LIBERTA' DI INFORMAZIONE, DUE FACCE STESSA MEDAGLIA. ABBIAMO APPENA DENUNCIATO A RSF,LA RAPPRESAGLIA GIUDIZIARIA DI CONSOB E BANKITALIA CONTRO IL SOTTOSCRITTO (GIORNALISTA PROFESSIONISTA TESS.N.57908) REO DI INFORMARE I RISPARMIATORI FRODATI DELL'OMESSA VIGILANZA

in Comunicati stampa

STAMPA E POTERE: L’ITALIA AI PRIMI POSTI PER CORRUZIONE,AGLI ULTIMI PER LIBERTA’ DI INFORMAZIONE, DUE FACCE STESSA MEDAGLIA. ABBIAMO APPENA DENUNCIATO A RSF,LA RAPPRESAGLIA GIUDIZIARIA DI CONSOB E BANKITALIA CONTRO IL SOTTOSCRITTO (GIORNALISTA PROFESSIONISTA TESS.N.57908) REO DI INFORMARE I RISPARMIATORI FRODATI

 

   Nella triste classifica che ci vede ai primi posti per corruzione, agli ultimi per libertà di informazione, le due facce della stessa medaglia di un paese divorato da corruzione ed illegalità con  l’Italia che continua a precipitare più in basso del Nicaragua, più giù della Moldavia e più ancora dell’Armenia, occorre inserire le rappresaglie giudiziarie del potere economico istituzionale, per cercare di tappare la bocca ed intimidire, tutti coloro che tentano di informare l’opinione pubblica, con blog e comunicati stampa, sui gravi pericoli che corrono risparmiatori ed azionisti (vedasi l’azzeramento delle azioni della Banca Popolare di Vicenza) per l’omessa vigilanza di Consob e Bankitalia.

   Per aver osato informare l’opinione pubblica sul mio blog www.eliolannutti.it.,i social media, i comunicati stampa Adusbef, ed aver pubblicato da giornalista professionista iscritto all’ordine di Roma al tessera n.57908, un libro ben documentato per Chiare Lettere dal titolo: ‘La Banda d’Italia’  ho ricevuto due citazioni giudiziarie dalla Banca d’Italia, con proposta di mediazione che ho rifiutato, ritenendola una rappresaglia, firmata dal Governatore Ignazio Visco, che configura con  un uso privato delle pubbliche risorse, il reato di peculato di cui all’art.314 del Codice Penale.

   Anche la Consob, che dovrebbe tutelare il risparmio ed i diritti dei risparmiatori, sempre più raggirati dagli omessi controlli, come risulta dagli ultimi crac bancari, per i quali il Governo ha dovuto emettere un decreto salva banche il 22 novembre 2015 con 130.000 famiglie, che avevano bond subordinati, truffate ed espropriate, ha inviato al sottoscritto ed all’Adusbef  ben 2 atti di citazione, contestando che avevamo denunciato, tramite comunicati stampa,  l’introduzione dei bond da banco e l’abrogazione dei prospetti informativi, per alcune obbligazioni.

  L’Italia che quest’anno si è piazzata  nella classifica di Reporters sans frontières (Rsf), termometro della libertà di stampa nel mondo, al 77esimo posto, dal già poco lusinghiero 73esimo posto dello scorso anno, tra le ultime all’interno dell’Unione Europea, che ci vede superati solo da Cipro, Grecia e Bulgaria, per pressioni, minacce e violenze subite dai cronisti, l’anno prossimo dovrà valutare anche le denunce appena inoltrate contro un potere marcio, allergico alla libertà di stampa ed al diritto dei cittadini ad essere informati, nel delicato settore del credito e del risparmio.

   RSF, nel motivare nel suo rapporto questa non invidiabile posizione dell’Italia nel ranking annuale, ha fatto riferimento al fatto che “a maggio 2015 il quotidiano La Repubblica ha riportato che fra 30 e 50 giornalisti sono sotto protezione di polizia perché sono stati minacciati” e aggiunge che in Vaticano “è il sistema giudiziario che attacca i media“: il riferimento è all’indagine su Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi per lo scandalo Vatileaks. “Due giornalisti rischiano otto anni di carcere per la pubblicazione di libri che rivelano i malaffari della Santa Sede”.

 

                                                                                                                     Elio Lannutti (Adusbef)

Roma,20.4.2016

 

20/04/2016

Documento n.10298

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