Sondaggio: fiducia nelle banche ?

in Comunicati stampa
AUMENTA LA SFIDUCIA DEI CITTADINI NELLE BANCHE,PASSANDO DALL’80 ALL’ 85 PER CENTO, STABILE QUELLA NELLE ASSICURAZIONI, CHE RESTA ALL’82 PER CENTO ! PER LA PRIMA VOLTA LE BANCHE BATTONO LE ASSICURAZIONI IN TEMA DI SFIDUCIA ! E’ IL RISULTATO DI UN SONDAGGIO ADUSBEF SU UN CAMPIONE DI CONSUMATORI: L’85 PER CENTO DEI CITTADINI (+5 PER CENTO RISPETTO A 2 ANNI FA),TRADITI DAI CATTIVI CONSIGLI, NON HA ALCUNA FIDUCIA NELLE BANCHE ; L’82 PER CENTO NON SI FIDA DELLE ASSICURAZIONI ! LO SI EVINCE DA UN SONDAGGIO ADUSBEF EFFETTUATO A MAGGIO 2004, SU UN CAMPIONE DI 1.029 CONSUMATORI ! IL 65 PER CENTO NON AFFIDEREBBE I RISPARMI IN BANCA NE’ ALLA POSTA ! I cittadini non hanno alcuna fiducia nelle due maggiori istituzioni finanziarie che basano i loro rapporti proprio sulla fiducia: aumenta infatti del 5 per cento,passando dall’80 all’85 per cento, la sfiducia dei cittadini verso le banche,resta stabile inchiodata all’82 per cento,la sfiducia verso le assicurazioni ! Ma per la prima volta, nel consueto sondaggio Adusbef, sono le banche che battono le assicurazioni in tema di sfiducia ! Mentre il Governo consuma l’ennesimo “teatrino” di Palazzo sulla pelle dei risparmiatori che attendono da 216 giorni la “legge promessa” sulla riforma della normativa a protezione del risparmio, cresce la sfiducia dei cittadini nei confronti delle banche, anche a causa dei “cattivi consigli” che hanno coinvolto 850.000 risparmiatori, dallo scandalo Bipop-Carire (ottobre 2001) a Cirio, Parmalat, Giacomelli, bond argentini ecc., ed hanno suggerito pessimi acquisti pari a 37 miliardi di euro. Alla domanda secca: quanta fiducia ha nelle banche, l’8 per cento ha risposto “molta”, il 7 per cento “abbastanza”, il 40 per cento “poca”, il 45 per cento “nessuna”: in pratica, il 15 per cento dei consumatori nutre “molta” o “sufficiente” fiducia nelle banche, l’85 per cento “poca” o “nessuna” ! Adusbef non ha alcuna intenzione di sostituirsi agli uffici demoscopici, ritiene tuttavia importante il giudizio dei consumatori-associati (forse più sensibili di altri, alle tematiche dei diritti) ha chiesto quanta fiducia ha nelle assicurazioni: il 7 per cento molta; l’ 11 abbastanza; il 38 poca; il 44 nessuna: l’82 per cento non si fida delle compagnie ! Alla domanda quali delle figure professionali godano di maggior fiducia: il 58 per cento non ha alcuna fiducia in quelle suggerite, mentre il 18 di quello delle poste, il 12 del cassiere di banca; il 5 per cento si fida dell’agente; il 3 del promotore finanziario, il 3 di altre figure, l’1 per cento, non sa o non risponde. Alla domanda “a chi affidereste ad occhi chiusi i vostri risparmi ?”, il 12 li affiderebbe alle poste, il 6 per cento alle banche, il 3 ai fondi, il 2 alle Sim, il 3 alle gestioni ed alle assicurazioni. Il 72 per cento non affiderebbe i risparmi a nessuna di esse, mentre i BOT e BTP sono scelti dal 48 per cento, i buoni postali dal 18, le obbligazioni dall’1 per cento. Alla domanda che chiede di esprimere un giudizio sulle banche in generale, l’85 per cento afferma che sono: molto scorrette (38 %), scorrette (28 %), abbastanza scorrette (19 per cento). Mentre il 4 per cento risponde che sono: corrette (2 %), abbastanza corrette (2 %). Per il 10 %, fanno solo i loro interessi. Alla domanda: “ Come definirebbe il suo rapporto con la banca”, l’1 % lo ritiene “eccellente”, il 7 “buono” , il 10 % normale, il 35 % cattivo, il 44 % lo definisce pessimo e l’1 % non sa, non risponde. Nonostante le nuove norme di trasparenza entrate in vigore il 1° ottobre 2003, le informazioni su spese, costi e tassi bancari sono ritenute “sufficienti” dall’ 11 per cento, “sufficienti con riserva” dal 23 (perché poi hanno aumentato le voci di costo), “insufficienti” dal 66 per cento; mentre la qualità dei servizi in termini di correttezza e trasparenza è bocciata dal 79 per cento, promossa dal 21. Illuminanti le risposte sul risparmio tradito: per l’88 per cento, sono state le banche ad appioppare bond bidone; mentre banche e Bankitalia hanno la responsabilità sugli scandali finanziari (29 per cento ciascuna), segue la Consob con il 20 ed i promotori con il 15; parallelamente, la legge di riforma a protezione del risparmio deve ridurre i poteri di Bankitalia per l’87 per cento degli utenti. Infine la legge “RC Auto salvacompagnie” è considerata una truffa dal 64 per cento degli utenti, uno scippo dal 31 per cento, una legge giusta dal 3 per cento In "Moduli" i risultati del sondaggio del 6-2004

17/07/2004

Documento n.4048

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