SMS Spam. Ci si mette anche la presidenza del Consiglio.

in Comunicati stampa
SMS INVIATI DAL PRESIDENTE BERLUSCONI AGLI ITALIANI: CHI PAGA I COSTI DEI MESSAGGINI? SE IL GARANTE HA AUTORIZZATO BERLUSCONI, NON PUO’ VIETARE CHE ALTRI CANDIDATI POSSANO UTILIZZARE LO STESSO STRUMENTO PER FARSI PROPAGANDA. MA QUALE ORDINE PUBBLICO, QUALE CALAMITA’ NATURALE... A MENO CHE BERLUSCONI NON COSIDERI UNA CALAMITA’ LA PROBABILE, SACROSANTA BATOSTA ELETTORALE DEI “CONSUMATORI TRADITI” Alle 9,07 di stamane,anche il telefonino di Adusbef ha ricevuto il seguente messaggino: "Elezioni 2004. Si vota sabato 12 dalle 15 alle 22 e domenica 13 dalle 7 alle 22. Necessari documento e tessera elettorale". Mittente in calce al messaggio: "Presidenza del Consiglio dei ministri". Adusbef, già spinta da numerose proteste dei cittadini che avevano denunciato ieri sera ai telefoni dell’associazione un vero e proprio abuso l’invio dei messaggini da parte del Governo ed una sgradita invasione alla riservatezza dei loro numeri telefonici, ha inviato una denuncia al Garante della Privacy, prof. Stefano Rodotà, affinché chiarisca immediatamente la vicenda,oltre alla Procura Generale della Corte dei Conti ed alla dormiente Autorità per le Garanzie (di chi ?) nelle Comunicazioni. Perché l’ultima trovata del presidente Berlusconi,oltre ad essere una molestia sgradita a milioni di cittadini,viola certamente la legge sulla privacy,né convincono le giustificazioni addotte da Palazzo Chigi su un presunto consenso del Garante per la Privacy, autorizzata da un decreto del ministero dell’Interno che ha incaricato i gestori di telefonia mobile ad inviare gli sms. I messaggi che i gestori di telefonia mobile sono tenuti a inviare, anche in deroga alle norme vigenti, a tutti gli abbonati e ai titolari di carte ricaricabili,non sembrano gratuiti,ma costano 190 vecchie lire. Se Tim manderà il messaggio a 26 milioni di utenti; Vodafone lo invierà a tutti i suoi 21 milioni di clienti; Wind a oltre 10 milioni di persone,saranno recapitati 57 milioni di messaggini per un controvalore di 5,7 milioni di euro: in tempi di austerità,potevano essere utilizzati per scopi più utili alla propaganda del Governo. Ma qualora il Garante della Privacy avesse per caso autorizzato l’invio,non potrà certo negare il nulla osta ad altri candidati che d’ora in poi hanno il consenso a farsi propaganda con gli stessi strumenti usati dall’on.Berlusconi,generando un vero e proprio caos dove i consumatori si indispettiscono (attenti all’effetto boomerang !) e le società telefoniche fanno affari d’oro. Ma la giustificazione meno convincente è quella addotta da una normativa sull’invio di SMS di pubblica utilità, dove non serve il consenso dei cittadini per ricevere messaggini in caso di “emergenza”, “calamità naturali” o per un “provvedimento d’urgenza” emanato per “motivi di ordine pubblico, igiene e sanità”: forse che il preveggente presidente del Consiglio,voglia considerare una “calamità naturale” la probabile,sacrosanta batosta elettorale da parte dei consumatori traditi?

11/06/2004

Documento n.3983

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