SHORT SELLING: IL DIVIETO DELLA CONSOB, CHE ARRIVA CON GRAVE, COLPEVOLE RITARDO RISPETTO RICHIESTE, DEVE ESSERE PERMANENTE

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COMUNICATO STAMPA SHORT SELLING: IL DIVIETO DELLA CONSOB, CHE ARRIVA CON GRAVE, COLPEVOLE RITARDO RISPETTO RICHIESTE, DEVE ESSERE PERMANENTE Dopo che i buoi sono scappati con fortissime speculazioni su titoli azionari, obbligazionari e titoli di Stato, che hanno prodotto ribassi consistenti, ricoperture di posizioni e guadagni enormi, finalmente la Consob ha deciso di bloccare il cosiddetto short selling le vendite allo scoperto per 15 giorni. Analoga decisione è stata ufficializzata dalle autorità di borsa in Francia, Spagna e Belgio, mentre la Grecia aveva già vietato le vendite allo scoperto. La Consob o è piena di incapaci,oppure è in mala fede ! In un comunicato dell’11 luglio scorso Adusbef e Federconsumatori avevano chiesto alla Consob le seguenti misure che forse avrebbero mitigato la speculazione: 1) Blocco dello short selling intraday e overnight (proveniente sia dall’Italia che dall’estero) su tutti i mercati regolamentati, comprendendo nel blocco sia i titoli azionari che obbligazionari e i relativi sottostanti e derivati, come anche il future sull’indice e relativi derivati. 2) Blocco delle vendite allo scoperto cosi’ dette naked, ovvero in marginazione, siano esse provenienti dall’Italia che (soprattutto) dall’estero su tutti gli strumenti sopra citati, interfacciando controlli incrociati coi tabulati forniti da borsa italiana, al fine di verificare se qualche broker estero non rispetti il divieto. 3) Obbligo della immediata ricopertura su tali strumenti per tutti i brokers (italiani ed esteri) che, per conto proprio o per conto terzi, abbiano effettuato un naked short selling su qualunque strumento finanziario quotato a piazza affari, ivi compresi derivati e sottostanti. 4) Costante monitoraggio, attraverso i dati forniti da Borsa Italiana, sugli ordini di vendita passanti sui finanziari quotati e relativi sottostanti e derivati , quantomeno quelli quotati nell’indice principale. 5) Costante monitoraggio e incrocio di controlli con Borsa Italiana relativa ai titoli di stato quotati, per verificare che sia rispettato il divieto di short selling. 6) Ammenda fino a 5 milioni di euro per chiunque non rispetti tale divieto. La Consob preposta alla tutela di interessi generali e del risparmio,non sta tutelando nulla e nessuno, alimentando con i suoi provvedimenti ‘spot’ da veri e propri “pannicelli caldi”, una speculazione che oramai passa alla cassa ogni giorno a danno dei piccoli investitori e delle casse pubbliche visto l’aumento costante ed allarmante dello spread rendimento BTP – Bund tedesco, che ci costringe ad andare sui mercati a rifinanziarci a costi sempre maggiori, proprio a causa della speculazione, con conseguenze sui conti pubblici e sulle tasse dei cittadini ! La Consob non può continuare ad essere la succursale privilegiata dell’Abi e degli interessi dei banchieri e dei fondi speculativi, ma deve cominciare a tutelare il mercato ed i risparmiatori,se vuole evitare qualche azione giudiziaria per omessa vigilanza. Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

12/08/2011

Documento n.9013

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