Sciopero della spesa. Il sindaco di Pesaro convoca le associazioni dell?Intesa

in Comunicati stampa
A SEGUITO DEL SUCCESSO DELLO SCIOPERO DELLA SPESA IL COMUNE DI PESARO HA CHIAMATO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE ANCHE LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI PER FORMARE UNA COMMISSIONE MISTA PERMANETE PER IL MONITORAGGIO DEI PREZZI. A seguito del successo dello sciopero della spesa organizzato dalle Associazioni ADUSBEF, FEDERCONSUMATORI, ADOC e CONDACONS (vi ha aderito il 52% della cittadinanza), il Sindaco del Comune di Pesaro ha invitato al proprio tavolo tutte le organizzazioni rappresentanti la filiera, con l?obiettivo di creare una Commissione mista permanente che monitori sia al dettaglio che all?ingrosso, alcuni beni e servizi considerati maggiormente rappresentativi sul piano comunale. Quella del 2 ottobre è stata una riunione oltremodo operativa in quanto nell?occasione non solo si è proceduto a scegliere i prodotti da tenere sotto controllo, ma si è anche deciso che i rilevatori dovevano essere coadiuvati anche da rilevatori delle associazioni di consumatori, contrariamente a quanto detto dal Ministro Marzano che il monitoraggio spetta solamente all?ISTAT. Ogni associazione ha tenuto una propria relazione introduttiva e proposte onde offrire un proprio contributo fattivo. Il Responsabile Regionale-Regione Marche dell?Adusbef, Floro Bisello, ha ribadito che l?indice Istat non è quello pubblicizzato ingannevolmente dall?Istituto innanzi menzionato (+2,8) ma è almeno il 6%. Invero facendo un raffronto con il 2002, la famiglia media marchigiana, ed in specie pesarese, nel medesimo periodo ha speso ? 2.348,00 in più, un rialzo quindi del 7,6%. E certamente non si può dare la colpa solo all?introduzione dell?euro. Di sicuro vi è stata una marcata latitanza dello Stato, prigioniero delle grandi lobby di potere, anche economiche, che attuando indiscriminati accordi sotterranei impongono prezzi su beni e servizi a loro piacimento. Con successo è stata accolta dalla pubblica amministrazione e dalle altre associazioni la proposta dell?Adusbef marchigiana, fedele alla direttiva della Segreteria Nazionale, di individuare oltre i 50 prodotti e servizi base da monitorare, anche altri 40 in modo da alternare il controllo dei prezzi, al fine di evitare che i commercianti applichino i cosiddetti ?prezzi civetta? solo nei beni oggetto dell?analisi. Infatti, la ulteriore riunione che si è tenuta giovedì 12 ottobre u.s. ha avuto proprio lo scopo di individuare tali ulteriori beni e servizi. Altresì il Comune ha assicurato che aprirà un sito internet per pubblicare i risultati dell?indagine. Quindi, attraverso lo strumento telematico il consumatore avrebbe in mano una specie di ?vademecum del cartello? con il quale muoversi tra gli scaffali del supermercato con maggiore sicurezza. Si potrebbe, altra proposta del Comune, indicare il nome degli operatori che applicano prezzi fuori media affinché i consumatori possano scegliere altri punti vendita costringendo quei negozianti a calmierare i prezzi IL RESPONSABILE REGIONALE Avv. FLORO BISELLO

16/10/2003

Documento n.3502

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