SCIOPERO DELLA SPESA. ADERISCE IL 75 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA DELL’INTESA DEI CONSUMATORI SCIOPERO DELLA SPESA. ADERISCE IL 75 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE L’insoddisfazione degli italiani si è fatta sentire ed è stata dimostrata dai numeri: ben il 75% dei consumatori ha modificato la propria propensione agli acquisti. Lo sciopero degli acquisti tenutosi oggi in tutte le città italiane ( a cui hanno aderito le sigle di CGIL, UIL, FNSI, DS, Verdi, Rifondazione Comunista, Sunia, Uniat, Comunisti Italiani, Codiretti, Vas, oltre che centinaia di enti, associazioni, organizzazioni di consumatori e comitati dei cittadini in tutta Italia ) ha fatto, quindi, registrare un record di adesioni rispetto anche al dato dello scorso anno (71%) rilevata in un’indagine condotta da Renato Mannheimer. Dai rilevamenti effettuati dall’Intesa dei consumatori in tutto il paese, nelle fasce orarie (10-12 e 15-16), molti hanno capito il senso dell’iniziativa e hanno scelto di protestare partendo dalle abitudini quotidiane. Questo significa che circa 30 milioni di cittadini hanno aderito allo sciopero. Le rilevazioni sono state effettuate dalla strutture periferiche delle 4 associazioni (ADOC, ADUSBEF, FEDERCONSUMATORI e CODACONS) che hanno monitorato l’afflusso medio di consumatori presso supermercati e centri commerciali, in alcune grandi città, nei giorni di giovedì 9 (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 16) e nel giorno di oggi. Ecco alcuni dati relativi all’adesione allo sciopero nelle principali città italiane: Roma (58%), Milano (43%), Firenze (42%), Bologna (39%), Bari (52%), Palermo (44%), Napoli (61%), Torino (57%), Catania (65%), L’Aquila (37%), Pescara (40%), Reggio Calabria (35%) Cagliari (40%). In base alle stime di IntesaConsumatori le adesioni allo sciopero della spesa da parte dei cittadini si attestano al 49% che è la percentuale media degli italiani che hanno scelto di non spendere. Il primato va al Sud e alle isole dove si è raggiunta la percentuale del 54%, segue il centro (45%) ed il nord (39%). Lo sciopero dell’auto , invece, anche a causa della pioggia in alcune zone del paese, ha fatto registrare circa il 20% di vetture in meno sulla strada (dalle ore 8 alle ore 9). Le categorie commerciali più colpite sono state i supermercati, i negozi di abbigliamento, intimo e quelli di calzature. Qui l’assenza di consumatori è stata più massiccia rispetto mercati e negozi di alimentari. L’Intesa prevede comunque che l’adesione allo sciopero possa raggiungere, entro la mezzanotte di oggi, il picco di 40 milioni di cittadini che abbiano rinunciato ad almeno un acquisto.

17/09/2004

Documento n.4122

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