SCANDALO MPS: ADUSBEF INSISTE NEL CHIEDERE AZIONE RESPONSABILITA’ VERSO CONSOB E BANKITALIA, PER OMESSA VIGILANZA E VIOLAZIONE ART.154-157 del TUF

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

SCANDALO MPS: ADUSBEF INSISTE NEL CHIEDERE AZIONE RESPONSABILITA’ VERSO CONSOB E BANKITALIA, PER EVIDENTE OMESSA VIGILANZA E PALESE VIOLAZIONE ART.154 E 157 DEL T.U.F.

 

Il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari si è dimesso ieri sera, pur professando di aver operato nel rispetto dell’ordinamento, per la sciagurata gestione del MPS. Ma dopo le dichiarazioni della fondazione Monte dei Paschi di Siena, che "valuterà un'eventuale azione di responsabilità" ai loro danni, per lo scandalo dei derivati usati negli ultimi anni per rinviare gli esiti (negativi) di una gestione azzardata, una domanda sorge spontanea: cosa facevano le Autorità di vigilanza Bankitalia e Consob, il collegio sindacale e la società di certificazione dei bilanci, per evitare il dissesto della più antica banca italiana ?

   Il Testo Unico Bancario e il Testo Unico della Finanza attribuiscono alla Banca d'Italia il potere di regolamentare numerosi aspetti dell'attività degli intermediari bancari e finanziari, per assicurare stabilità, efficienza e competitività al sistema finanziario. Come mai, né la signora Anna Maria Tarantola, capo dell’Ufficio di Vigilanza della Banca d’Italia (prima di essere paracadutata alla presidenza Rai) , né il governatore Mario Draghi, hanno mai valutato l’esposizione azzardata del Monte dei Paschi di Siena per acquisire Antonveneta, né le fittizie ricoperture con prodotti derivati, che ne hanno minato la stabilità, configurando perfino ipotesi delittuose come il falso in bilancio ?

   E come mai la Banca d’Italia sembra abbia omesso perfino di valutare il patrimonio di vigilanza del MPS, eroso da una gestione spericolata del credito e del risparmio, comprese le operazioni di cartolarizzazione denominate “Casaforte”, dato che l’indirizzo al nuovo regolamento previsto da Basilea II, è stato quello della massima tutela a favore dei clienti di Banca, con lo stesso patrimonio di vigilanza che oltre ad aver acquisito valenza centrale, costituisce il fondo di garanzia che ogni banca dovrà necessariamente detenere per far fronte a qualsiasi situazione di rischio, diventato centrale dopo le discussioni di carattere economico-finanziario, perché sostenute a livello europeo da tutti i rappresentanti delle Banche Centrali, per prevenire i crack ed i dissesti bancari ?

   Soprattutto dopo il crack Parmalat e la requisitoria del PM di Parma Lucia Lotti, che aveva accusato la Consob di contiguità con Tanzi, essendo impossibile ritenere che non si fosse accorta di nulla e che non avesse fatto nulla, gli art.154 ter e 157 del TUF, Testo Unico della Finanza, impongono di verificare che i bilanci di società quotate non siano stati redatti in violazione dei principi di chiarezza, verità e correttezza, integrando i reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali.

   Indubbiamente chi aveva il dovere di verificare correttezza e veridicità dei bilanci del MPS, comprese le operazioni di ricopertura in derivati, come Bankitalia e Consob non lo ha fatto, per questo Adusbef chiede che l’indagine penale che riguarda il Monte dei Paschi di Siena, venga allargata alle distratte autorità che devono essere chiamate in concorso ad una azione di responsabilità, per i danni inferti ai risparmiatori, lavoratori, piccoli azionisti e   contribuenti che hanno ripianato a loro spese, con la rata Imu prima casa il buco (scoperto finora) di 3,9 miliardi di euro.

 

                                                                                                                 Elio Lannutti (Presidente Adusbef)

 

Roma,23.1.2013

24/01/2013

Documento n.9305

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK