RISPARMIO: LE PROPOSTE UNIFICATE DI RIORDINO,TIRATE PER LA GIACCHETTA DA BANKITALIA ED ANIA, NON LEDANO I DIRITTI DEI RISPARMIATORI !

RISPARMIO: LE PROPOSTE UNIFICATE DI RIORDINO,TIRATE PER LA GIACCHETTA DALLE SOLITE LOBBY,COME BANKITALIA ED ANIA, NON LEDANO I DIRITTI DEI RISPARMIATORI ! ADUSBEF SALUTA CON SODDISFAZIONE LO SCIOGLIMENTO DELL?ISVAP,DIFESA ?GUARDA CASO- DA GIAMPAOLO GALLI DELL?ANIA. ?Se non si sceglie il modello inglese con un?unica authority che vigila su trasparenza e stabilita?, la scelta migliore sarebbe quella di mantenere sia la Covip sia l?Isvap. Lo ha affermato Giampaolo Galli, direttore generale dell?Ania, a margine della relazione annuale della commissione sui fondi pensione?. Le solite lobby come Bankitalia ed Ania ripetono la vecchia litania: difendere privilegi di bottega che non coincidono con gli interessi dei consumatori. E? singolare che proprio l?Ania difenda l?Isvap,ossia un istituto pubblico che finora è stato funzionale agli interessi delle compagnie e dell?Ania,ma lesivo dei diritti degli assicurati. Il testo unificato del disegno di legge predisposto dai relatori Gianfranco Conti (Fi) e Sergio Gambini (Ds) sulla tutela del risparmio, non dovrà prescindere da tre importanti innovazioni: il mandato a termine del governatore della Banca d?Italia che non può durare a vita come il Papa; l?attribuzione delle funzioni antitrust sulle banche all?Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato;l?istituzione di una fondazione ad hoc a capitale pubblico (con la partecipazione delle fondazioni bancarie) che corregga la gravissima anomalia di far controllare alle banche l?intero capitale della Banca d?Italia. E? stato proprio l?incesto tra controllore e controllato a provocare la lunga catena di crack finanziari addossati ai risparmiatori, l?esigenza di difendere a tutti i costi la stabilità del sistema bancario e la sua inefficienza, provocando in tal modo una pessima qualità dei servizi offerti ed i costi dei servizi bancari italiani più elevati del mondo a danno dei consumatori e dell?economia.

02/04/2004

Documento n.3854