RIFORMA DEL RISPARMIO: NON BASTANO GENERICHE DICHIARAZIONI

in Comunicati stampa
RIFORMA DEL RISPARMIO: NON BASTANO LE GENERICHE DICHIARAZIONI DI IMPROVVISATI PALADINI DEI RISPARMIATORI PER FAR APPROVARE UNA “LEGGE” ! BISOGNA VEDERE LA QUALITA’ DELLA “LEGGE” E SE LA STESSA RISPONDA O MENO, ALLE ESIGENZE DEI RISPARMIATORI ! Che il Parlamento approvi una legge sulla riforma del risparmio per restituire credibilità al sistema paese e fiducia ai risparmiatori,è un’esigenza sentita da tutte le forze politiche,perfino dal presidente della Camera P.F.Casini,che Adusbef ringrazia,per essersi iscritto all’oramai numeroso partito dei paladini dei risparmiatori: bisogna però vedere quale riforma verrà approvata ! Anzitutto la legge di riforma deve sanzionare,come è accaduto negli Stati Uniti,gli autori del falso in bilancio con le stesse pene detentive sancite, pari a 20 anni di reclusione,per prevenire severamente con doverose sanzioni gli autori di bilanci truccati e fraudolenti che impattano negativamente,con le loro condotte, sui risparmiatori incrinandone la fiducia: il reato di nocumento al risparmio è una buona base di partenza. L’impianto della nuova normativa dovrà poi porre le basi per un minimo di concorrenza nel sistema creditizio,sfoltendo quell’antica e vessatoria foresta pietrificata che pratica costi e commissioni bancarie più care in assoluto del mondo, affidando all’Antitrust,invece che alla Banca d’Italia la competenza sulla concorrenza. Ridurre la carica a vita del Governatore a tempo (massimo 8 anni) è un dovere adottato da tempo da tutti gli altri ordinamenti assieme agli assetti proprietari della Banca d’Italia, oggi controllata al 90 per cento dalle banche ed al restante 10 dalle assicurazioni,affidando ad una fondazione pubblica almeno il 51 per cento del controllo (la Cassa Depositi e Prestiti potrebbe svolgere una funzione in tali nuovi assetti). L’introduzione della legge sull’azione di classe,non affidata esclusivamente alle associazioni dei consumatori iscritte nel CNCU ma anche ad altre categorie professionali qualificate,potrebbe fungere da deterrente ai signori della truffa i quali, mentre si protestano “vittime” e “parti lese” da alcuni crack finanziari,dopo aver addossato ai risparmiatori rischi d’impresa,escludono i dipendenti bancari dai tavoli di conciliazione e dai risarcimenti perché: “non potevano non sapere”. Adusbef confida che venga approvata una buona legge di vera riforma sul risparmio,essendo seriamente preoccupata per le indiscrezioni e per le pressioni esercitate da potenti lobby,comprese quelle Autorità “sub-partes” come l’Isvap, che difendono il proprio orticello per continuare indisturbate nell’opera di vessazione di consumatori e risparmiatori e dalle posizioni espresse dai “filo-governatori” che promettono di cambiare qualcosa,per lasciare tutto come prima.

07/07/2004

Documento n.4020

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