REFERENDUM: L’AGENZIA DI RATING (FITCH) NON SI INTROMETTA NELLA CONSULTAZIONE, DICHIARANDO A RISCHIO INVESTIMENTI SETTORE ACQUA.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA REFERENDUM: L’AGENZIA DI RATING (FITCH) NON SI INTROMETTA NELLA CONSULTAZIONE, DICHIARANDO A RISCHIO INVESTIMENTI SETTORE ACQUA. La solita Agenzia di rating,Fitch stavolta, tenta di intromettersi nella consultazione referendaria del 12 e 13 giugno su acqua,nucleare e legittimo impedimento, affermando che il prossimo referendum sull'acqua potrebbe mettere a rischio gli investimenti nel settore in Italia, con le banche che potrebbero sospendere l'erogazione dei prestiti al settore se dalla consultazione referendaria non esce un risultato netto sulla gestione dell'acqua, che potrebbe pesare sul ritorno degli investimenti. E’ una vera e propria ingerenza inaccettabile nella consultazione referendaria del 12 e 13 giugno, massima espressione della volontà popolare, da parte di un’agenzia di rating del tutto screditata,che deve smetterla- come le altre due consorelle Moody’s e Standard & Poor’s- di sfornare giudizi a pagamento per cercare di influenzare con giudizi ansiogeni i risultati. Chi sono stati i committenti e coloro che hanno pagato un giudizio di Fitch che cerca di spaventare gli elettori e che esce stranamente a 10 giorni dalla consultazione popolare ? Adusbef e Federconsumatori che hanno già denunciato alle Procure Moody’s e Standard e Poor’s e che fanno parte del Comitato promotore dei referendum, certi che gli elettori non si faranno influenzare da giudizi prezzolati,ma che al contrario potranno contribuire con il loro voto a seppellire speculatori, affaristi e banchieri che vorrebbero privatizzare il principale bene comune come l’acqua, chiedono ai signori di Fitch di rendere noti i committenti ed i compensi ricevuti per questo giudizio. L’acqua è un bene comune (come l’aria) necessario per ogni forma di vita. Privatizzando l’acqua si privatizza il diritto alla vita. Non si può affidare la vita alla gestione dei privati, che vogliono fare affari anche sulla vita. Le esperienze di privatizzazione dell’acqua e di affidamento delle risorse idriche ai privati,non hanno ridotto gli sprechi e la dispersione negli acquedotti,ma hanno avuto l’esclusiva finalità di raddoppiare le bollette, che vengono pagate dalle famiglie, pari ad una media di oltre 300 euro l’anno per un consumo di 180 mc. Adusbef e Federconsumatori,oltre a ricordare i fallimenti delle privatizzazioni e liberalizzazioni (Rc auto,benzina,servizi bancaria,autostrade,ecc.) che hanno addossato ai consumatori ed alla famiglie costi insostenibili dei servizi ed un abbattimento della qualità, nel chiedere a Fitch una immediata nota sui committenti ed i costi del giudizio riportato oggi dalle agenzie,invitano tutti i consumatori a votare Si il 12 e 13 giugno,per raggiungere il quorum e battere speculatori ed affaristi che vogliono arricchirsi annche sulla vita.

03/06/2011

Documento n.8951

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