RC Auto. La scatola nera non serve contro l’ingordigia delle compagnie.

in Comunicati stampa
RC AUTO: “MINI-SCATOLA NERA” POTRA’ ANCHE SERVIRE PER IDENTIFICARE I CONDUCENTI VIOLANDO LA LORO NATURALE PRIVACY,MA NON POTRA’ NULLA PER CONTRASTARE L’INGORDIGIA DELLE COMPAGNIE, LE QUALI COME RISULTA DA NUMEROSE SEGNALAZIONI DI ARRABBIATI CONSUMATORI, GIA’ SI PREPARANO AD “AMMORTIZZARE” GLI EFFETTI DELLA MANOVRINA PER RINCARARE ANCORA UNA VOLTA DI 38 EURO IN MEDIA POLIZZE RC AUTO PIU’ CARE D’EUROPA ! “Ho ricevuto per posta il preventivo della polizza rc auto che scade il 10 agosto: da 284 euro a 315 euro,con un aumento dell’11 per cento ! Eppure durante la mia vita di assicurato (oltre 30 anni sempre con la stessa compagnia) non ho mai fatto nessun incidente”.Firmato A.P. “Sono andata all’Agenzia per chiedere il costo della polizza che scade il 25 luglio per rinnovarla prima delle ferie. Per assicurare la Fiat Uno senza incendio e furto (la tengo nel garage e ci sto attenta),da 587 euro dell’anno scorso,mi hanno chiesto 622 euro. Non ho denunciato alcun sinistro negli ultimi 8 anni e mi trovo nella seconda classe di merito: ma non dovevano diminuire le polizze invece di aumentare ?” –Scrive la signora C.T. “L’anno scorso ho fatto per la prima volta una polizza telefonica,risparmiando 192 euro rispetto all’anno precedente: pagavo infatti 992 euro e sono stato convinto a sottoscrivere la polizza per 800 euro. Mi è arrivata adesso la nuova richiesta per l’anno prossimo: non ci crederete, ma senza che denunciassi nessun sinistro,mi hanno chiesto 1.067 euro,con un aumento superiore al 30 per cento ! Cosa devo fare per tutelarmi ?” Scrive all’Adusbef il signor B.F. Sono solo 3 casi,scelti da Adusbef,dei tantissimi assicurati che si lamentano del “caro-polizze” che continuano ad aumentare invece di subire quelle doverose promesse diminuzioni per effetto della minore incidentalità conseguente alla patente a punti ed al protocollo “beffa” sottoscritto al ministero delle Attività Produttive,foriero del decreto truffa salvacompagnie, che ha “regalato” 4,2 miliardi di euro alle imprese sottraendole dalle tasche degli assicurati che avevano maturato il diritto ad un sacrosanto risarcimento. Le compagnie quindi, sembra abbiano già caricato sulle polizze,o stiano per farlo, quegli oneri derivanti dall’inasprimento fiscale sulle riserve tecniche,passate dallo 0,20 allo 0,30 per cento,pari a 690 milioni di euro,che avranno un impatto –con la latitanza più totale dell’Isvap e del ministero delle Attività Produttive che dovrebbero sentire il dovere di vigilare sui rincari ingiustificati- per 38 euro a polizza: invece di diminuire del 18 per cento,le polizze –tanto per cambiare-aumentano ! E non sarà certo la “mini scatola nera” brevettata da un’azienda specializzata,a far scendere le polizze ! Servirà ancora una volta a violare la privacy del conducente,controllato nei suoi movimenti meccanici ed identificato dal dispositivo di bordo costituito da un modulo principale installato sul cofano anteriore della vettura e dal frontalino per rilevare i dati di ciascun periodo di guida, per annotarne identità, tempi di guida,percorrenze,velocità medie e massime,ma tali informazioni del sistema, non serviranno purtroppo a far scendere polizze assicurative tra le più elevate d’Europa,che si mangiano dal 5 all’8 per cento del reddito annuo famigliare !

24/07/2004

Documento n.4063

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