RC Auto. Con la gestione Marzano, più 22,3 per cento.

in Comunicati stampa

COMUNICATO DELL?INTESA DEI CONSUMATORI
(Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori)

RINCARI RC AUTO: LE FROTTOLE CHE IL MINISTRO MARZANO HA RACCONTATO AL PARLAMENTO, HANNO LE GAMBE CORTE PERCHE? SMENTITE DAGLI STESSI DATI DEL MINISTERO DELL?ECONOMIA: MA QUALI AUMENTI SOTTO IL 2 PER CENTO ? DA QUANDO MARZANO E? MINISTRO I RINCARI SONO STATI DEL 22,3 %! E NON E? VERO CHE SI FERMERANNO PER L?EFFETTO MIRACOLISTICO DI UN ACCORDO "TRUFFA" (UNA CLAMOROSA PRESA IN GIRO DEI CONSUMATORI), COME HA SUBITO SMENTITO IL PRESIDENTE ANIA CERCHIAI, AD "INCHIOSTRO FRESCO".

Il ministro delle attività produttive prof. Marzano (ministro delle Compagnie o ?salvacompagnie?), da quando si è insediato in Via Molise, continua a negare gli evidenti aumenti della Rc auto, che un altro ministero distante qualche centinaia di metri, continua invece a confermare. Nell?autunno del 2001 aveva testualmente affermato che: ?La moratoria volontaria, alla quale ho invitato le compagnie, ha dato i suoi effetti perché i rialzi delle tariffe RC Auto sono stati ?contenutissimi??. Quegli aumenti ?contenutissimi?, nel 2001, furono pari al 10,7 per cento, come registrò nel DPEF il ministro dell?economia prof. Tremonti ! Anche ieri in Parlamento, il ministro ?delle compagnie? ha affermato che, da quando la riforma RC auto è stata effettuata, gli aumenti sono scesi al livello più basso da quando è stata avviata la liberalizzazione, ossia sotto il 2 per cento ! Mentre di dati delle tariffe, pubblicati di recente dal ministro dell?Economia Tremonti, hanno sancito che nel 2002 il settore RC Auto ha registrato un aumento dell?11,6 per cento ! La diatriba tra i 2 ministri che si trascina da tempo, è nota anche ai non addetti ai lavori, ma che il ministro delle attività produttive non legga, o faccia finta di non leggere il DPEF ed i dati del ministero dell?economia, raccontando frottole al Parlamento su aumenti RC Auto ?più bassi dalla liberalizzazione?, è francamente disdicevole ! Il ministro, visto che c?era, oltre ad aver firmato un decreto ?salvacompagnie? (che toglie i diritti per tutti i contratti di massa ai consumatori e che sarà oggetto di un quesito referendario promosso dall?Intesa dei Consumatori,da CGIL,CISL,UIL,CONFSAL e da tantissimi esponenti politici e sul quale auspichiamo sempre maggiori convergenze), ha anche affermato che è proprio quel decreto ?ammazza diritti? che farà abbassare le tariffe, che al contrario continuano ad aumentare! Il Prof. Marzano non vuole vedere perché ha cassato, con un atto d?imperio, quella comparabilità tariffaria presente sul sito dell?ex ministero dell?Industria ed attaccato l?Intesa dei Consumatori che non ha voluto sottoscrivere un accordo ?truffa? che non impegna in alcun modo le compagnie ad abbassare le tariffe, come ha immediatamente affermato, ad inchiostro ancora caldo, il Presidente dell?Ania Cerchiai. Dopo aver dato ampio risalto ad un accordo truffa ispirato dall?Ania e in alcune parti addirittura pericoloso, Marzano ha proceduto con il suo solito attacco ai moventi politici delle associazioni dell?Intesa. Il vero movente politico lo ha messo in campo proprio il ministro, trasformando in un salva-faccia per le compagnie un accordino assolutamente inefficace che non c?entra nulla con le tariffe rc auto. Ci dispiace moltissimo invece che a questa "faccenda privata" tra Ania e ministro abbiano dato copertura alcune associazioni dei consumatori. L?Intesa, dopo le dichiarazioni di ieri del ministro Marzano, ha rafforzato la convinzione di aver effettuato la scelta più giusta, ossia di non aver sottoscritto un ?accordo bidone? che non calmiererà la tariffe, ma ha l?unico scopo di ridare credibilità alle compagnie e ad un Governo, che ha ?rubato? i diritti a 58 milioni di italiani.

08/05/2003

Documento n.3183

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