RAI: INVECE DI PERSEGUIRE SPERPERI E SPRECHI PER DANNO ERARIALE,CORTE DEI CONTI CHIEDE CHE I BUCHI DI BILANCIO SIANO COPERTI DA RINCARO CANONE UTENTI

in Comunicati stampa

                                                                                                                                                                     COMUNICATO STAMPA

RAI: CORTE DEI CONTI, INVECE DI PERSEGUIRE SPERPERI E SPRECHI PER DANNO ERARIALE, CHIEDE CHE I BUCHI DI BILANCIO CAUSATI DA CATTIVA GESTIONE,SIANO COPERTI DAI CITTADINI CON AUMENTO CANONE.

     Invece di perseguire sperperi, sprechi, elevatissimi emolumenti, cachet faraonici ed allegri appalti che i dirigenti Rai elargiscono a piene mani per ingraziarsi i potenti ed i Governi di turno che hanno provveduto a nominarli (anche con apposite istruttorie per danno erariale, come del resto sarebbe suo preciso compito), la Corte dei Conti, travalicando il suo potere, chiede un aumento del canone per coprire le perdite di bilancio ed il minor gettito pubblicitario, che tanto per cambiare vorrebbe addossare sulle spalle dei consumatori ed utenti.    Adusbef respinge al mittente la proposta provocatoria, scandalosa ed inaccettabile della Corte dei Conti, che vorrebbe accollare ancora una volta alle famiglie in regola con il canone, i buchi di bilancio causati da una cattiva gestione, invece di perseguire i dirigenti Rai che hanno provocato una perdita di 20,1 milioni di euro, tra il 2010 ed il 2012, al ritmo di 1,34 milioni di euro al giorno per le 15 puntate del Festival di Sanremo, anche per ben retribuire e premiare i menestrelli preferiti dal potere.    Tra le sue prerogative, che sembrano esulare dalla richiesta di tasse e balzelli di massa ai cittadini, ma di esclusivo controllo di regolarità formale e sostanziale dei bilanci pubblici, la Corte dei Conti potrebbe sindacare gli elevati stipendi ancora secretati dei troppo papaveri e strapagati conduttori del servizio pubblico pagati due volte, come i conduttori designati al Festival di Sanremo, valutando la congruità di taluni programmi diseducativi per i giovani, come l’elargizione di ricchi premi e cotillon in prima serata con i pacchi di Affari Tuoi, accendendo un faro su alcune direzioni di rete, che sembrano sfornare costosi programmi “clientelari”, già destinati in origine al fiasco di pubblico ed ascolti.  Come mai la Corte dei Conti non accende un faro sui soliti noti destinatari di appalti, sui costi dei programmi, e sui direttori di testate collezionisti di flop, che hanno generato e continuano a provocare buchi di bilancio ?

 

                                                                                                                                                  

13/02/2014

Documento n.9640

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