QUOTE BANKITALIA DA 156.000 EURO A 7,5 MILIARDI DI EURO CON UNA RIVALUTAZIONE DEL 4.807,5%.VERO AFFARE PER LE BANCHE AZIONISTE,UN DANNO PER LO STATO

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COMUNICATO STAMPA

QUOTE BANKITALIA DA 156.000 EURO A 7,5 MILIARDI DI EURO CON UNA RIVALUTAZIONE DEL 4.807,5%.UN VERO AFFARE PER LE BANCHE AZIONISTE, UN DANNO EVIDENTE PER LO STATO ED I CONTRIBUENTI.

    Mentre il Consiglio Ecofin si appresta ad approvare un modello di Unione Bancaria Europea, che invece di separare le banche commerciali dalle banche di affari (Glass Steegal Act) che speculano con la finanza tossica e con gli swap finanziari, addossando a correntisti e risparmiatori l’azzardo morale dei manager bancari e gli eccessi della finanza derivata per alimentare l’avidità e le stock option dei banchieri, in Italia i bankster nostrani, sono stati convocati la vigilia di Natale a Palazzo Koch, per approvare all’assemblea dei partecipanti, il grazioso cadeaux, una sostanziosa strenna natalizia offerta dal Governo Letta-Saccomanni.La rivalutazione delle quote da 156.000 euro a 7,5 miliardi di euro, ad un tasso di interesse semplice del 4.807,5%, servirà ad includere il gentile regalo nelle quote delle banche azioniste (in primis Intesa San Paolo ed Unicredit con il 65% delle partecipazioni, nei bilanci delle banche, in modo da avere un discreto impatto sui bilanci, per poter superare gli stress test, aggirando così la normativa europea sugli aiuti di Stato.    Un provvedimento iniquo, quello approvato due settimane fa dal governo ed attualmente in discussione in Commissione Finanze al Senato, dopo il parere formulato da tre esperti arruolati dalla Banca d'Italia, tra i quali figurava Lucas Papademos, banchiere di Goldman Sachs ed ex vicepresidente della Bce che prevede la redistribuzione delle quote della Banca d’Italia entro due anni, in modo che nessuno ne possa detenere più del 5% e che i dividendi annuali non possano superare il 6%, ma anche pericoloso che potrebbe nascondere una ulteriore svendita di Stato alla cricca dei banchieri esteri.    Adusbef, che il 23 dicembre 2013 non mancherà all’appuntamento a Via Nazionale davanti Palazzo Koch, per richiamare l’attenzione sull’ennesima svendita del patrimonio pubblico, quello di Bankitalia, accumulato con il sudore di depositanti, contribuenti, risparmiatori, rivolge un appello al Parlamento per impedire l’ennesimo regalo, confezionato ad hoc come premio per i banchieri di regime, per aver strozzato famiglie ed imprese e saccheggiato le tasche dei consumatori.

12/12/2013

Documento n.9570

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