PUBBLICITA’ OCCULTA: LA RAI, DOPO LA DENUNCIA DELL’INTESACONSUMATORI, HA CHIESTO ALLA MAGISTRATURA PENALE DI INDAGARE

in Comunicati stampa
PUBBLICITA’ OCCULTA: LA RAI, DOPO LA DENUNCIA DELL’INTESACONSUMATORI, HA CHIESTO ALLA MAGISTRATURA PENALE DI INDAGARE SU UN FENOMENO CENSURATO DA ALMENO 8 ANNI DALL’ANTITRUST CON DECINE DI CONDANNE. ECCO I CASI PIU? ECLATANTI CASTIGATI DALL?ANTITRUST SU DENUNCIA ADUSBEF: DA ?RAI EFESO? A ?LINDA E IL BRIGADIERE?, DA ?NUMERO UNO? ALLA ?FIAT BARCHETTA? PASSANDO PER ?IL BURBERO E PER ?CARRAMBA CHE SORPRESA?. NON E? UNA SORPRESA QUINDI CHE LA RAI (BASTA VEDERE LE PRONUNCE ANTITRUST) ABBIA PUBBLICIZZATO OCCULTAMENTE DI TUTTO E DI PIU? IN MANIERA POCO CHIARA E TRASPARENTE, PRODUCENDO UN DANNO ALL?ERARIO E UNO SFORAMENTO DEI TETTI PUBBLICITARI ! SE IL DOTTOR CATTANEO VOLESSE FARE SUL SERIO, DOVREBBE COMINCIARE A SANZIONARE I RESPONSABILI DI UN FENOMENO DIFFUSO, STIMATO IN ALMENO 400 MILIONI DI EURO ! ?La pubblicità deve essere chiara, palese, esplicita e riconoscibile. Deve avere evidenze grafiche con caratteristiche immediatamente riconoscibili. I testi destinati a finalità pubblicitarie o, peggio ancora, mascheranti l?intento mercantile,vanno ad istituzionalizzare un rapporto inquinato fra messaggio e notizia. La lealtà verso l?ascoltatore o il lettore impone che il lavoro giornalistico e quello pubblicitario rimangano separati e inconfondibili. I tentativi di travestimenti, di mistificazioni, di mescolanze diventano un inganno per il lettore come pure ingannevole deve considerarsi qualsiasi forma di pubblicità occulta che più di tutto va combattuta e respinta perché è degenerativa della qualità dell?informazione?. In sintesi le raccomandazioni dell?Ordine dei Giornalisti della Lombardia che respinge tuttavia fermamente le infiltrazioni, anche consapevoli, dell?industria dei consumi nella stampa e sollecita l?Ordine nazionale, la Federazione della Stampa Italiana e la stessa Federazione Editori ad affrontare il problema in modo che i criteri qualitativi del lavoro giornalistico non possano essere sopraffatti dalla logica commerciale, per il prestigio della funzione della stampa e per evitare il collasso dei consumatori-lettori frastornati dall?euforia trionfalistica del messaggio pubblicitario selvaggio. Ma questi principi recepiti anche nella Carta dei Doveri del Giornalista,sono stati stracciati dalla Rai la quale,nonostante sia stata ripetutamente condannata dall?Antitrust con sentenze passate in giudicato,ha continuato a produrre una vera e propria ?industria dell?occulto?,che Adusbef quantifica in circa 400 milioni di euro dal 1996,sulla base delle stime riservate presenti nei documenti Rai,che hanno stimato un giro di affari di 81 milioni di euro nel 2003 e 70 milioni nel 2002. Ecco i casi più eclatanti: 1) Fiat-Barchetta Provvedimento Antitrust del 4.10.1995. Ingannevole. Con atto pervenuto in data 18 aprile 1995, e definitivamente integrato in data 5 giugno 1995, l?ADUSBEF - Associazione Difesa Consumatori Utenti - ha segnalato la presunta ingannevolezza, per contrasto con l?articolo 4, comma 1, del Decreto Legislativo n. 74/92, del servizio, dedicato alla nuova autovettura FIAT, denominata "Barchetta", trasmesso il 6 aprile 1995 dalla Terza rete RAI, nel corso della trasmissione VIDEOSAPERE.In particolare, la denunciante fa presente che, per le modalità di realizzazione del filmato, il suddetto servizio giornalistico potrebbe integrare una fattispecie di pubblicità non trasparente a favore della nuova autovettura FIAT.Infatti, nell?ambito di una programma di cultura ed informazione, come viene definito VIDEOSAPERE, un servizio giornalistico dedicato al design industriale italiano avrebbe richiesto almeno il confronto tra più prodotti dell?industria nazionale, e all?interno della categoria delle autovetture fra più modelli, il diverso modo di manifestarsi della creatività italiana tra i vari prodotti e non la semplice trasmissione del filmato diffuso dalla FIAT senza alcun contributo di carattere giornalistico ad esclusione della colonna sonora. Pertanto, la mancanza di prova circa un accordo di committenza formalizzato tra le parti non esclude che, sulla base di elementi presuntivi gravi, precisi e concordanti, possa desumersi la natura oggettivamente promozionale del servizio giornalistico e del vantaggio reciproco che le parti hanno dalla utilizzazione e diffusione del materiale filmato distribuito dalla società FIAT. Nel caso in esame, l?iniziativa del servizio giornalistico di fatto non viene intrapresa dall?organo di informazione, bensì dall?impresa automobilisitica che ha diffuso il materiale pubblicitario e che riceve un vantaggio indiretto promuovendo attraverso una trasmissione ad ampia diffusione l?immagine della propria autovettura. La RAI, a sua volta, ottiene un risparmio nella realizzazione di programmi dedicati all?informazione e alla cultura in genere, in quanto occupa gli spazi di una trasmissione "contenitore" utilizzando del materiale filmato già predisposto da altri. Deve, peraltro, ritenersi irrilevante l?argomentazione dedotta dalla RAI secondo la quale il servizio in questione sarebbe dedicato al disegno industriale italiano - "punta di diamante della creatività italiana nel mondo" - in quanto in ordine a tale tema il servizio in questione non fornisce alcuna informazione di carattere generale, trattando solo ed esclusivamente della nuova autovettura. 2) MARLBORO-RAI- Celentano. Provvedimento n. 3654 ( PI687 ) PUBBLICITA? OCCULTA Con denuncia pervenuta con la successiva integrazione (riguardante la copia del filmato) in data 13 novembre 1995, l?Associazione di Consumatori Adusbef ha segnalato all?Autorità il messaggio, riguardante le sigarette marca "Marlboro light", inserito all?interno del film "Il Burbero", trasmesso dall?emittente televisiva Rai, Rete Due, il giorno 18/10/95, alle ore 20,30. Secondo il denunciante, tale messaggio rappresenta, in realtà, una pubblicità non palese delle sigarette "Marlboro light", collocata nelle scene del film soprattutto attraverso inquadrature in cui compare, in primo o primissimo piano, una mano che prende un pacchetto di sigarette sul quale è chiaramente leggibile il marchio in questione. Nel corso di diverse sequenze del film appare un pacchetto di sigarette, di cui risulta chiaramente leggibile la marca "Marlboro light". In particolare, in una scena ambientata su un autobus di linea compare un?inquadratura ravvicinata di un pacchetto di sigarette "Marlboro light", chiaramente visibile tra le mani della protagonista femminile seduta vicino all?attore Adriano Celentano. Nella sequenza il pacchetto di sigarette è collocato in posizione frontale, al centro della scena, in un?inquadratura in cui compaiono soltanto le mani dell?attrice, che solleva il pacchetto in maniera da renderne chiaramente visibile la marca, ne estrae lentamente una sigaretta e la accende. Il pacchetto di sigarette è messo in evidenza anche in altre scene. In una, viene inquadrata la protagonista che riversa su un tavolino il contenuto di una borsetta da cui fuoriesce il pacchetto stesso, che ricade in posizione eretta e frontale con il marchio in evidenza; in un?altra scena, girata all?interno di un ristorante, il pacchetto di "Marlboro light", collocato su un tavolino, viene inquadrato da vicino; da esso è estratta una sigaretta che viene poi accesa. 3) Provvedimento n. 4845 ( PI1197 ) MARLBORO-CARRAMBA-IRVINE-CARRA?-Occulta. Con atti pervenuti in data 18 novembre 1996, successivamente integrati con l?acquisizione del messaggio in originale il 9 dicembre 1996, un singolo consumatore e l?associazione ADUSBEF hanno segnalato ai sensi dell?articolo 4, comma 1 del Decreto Legislativo n. 74/92, l?eventuale natura pubblicitaria delle inquadrature che indugiavano sul marchio Marlboro, posto sul casco del pilota automobilistico Eddy Irvine, intervenuto nell?ambito della trasmissione televisiva "Carramba che sorpresa", andata in onda su Raiuno, il 26 ottobre 1996, alle ore 20.40. In entrambe le segnalazioni si ritiene che, attraverso le suddette inquadrature, venga effettuata pubblicità non trasparente a favore del marchio Marlboro e delle relative sigarette. Il messaggio oggetto di segnalazione è contenuto all?interno della trasmissione televisiva "Carramba che Sorpresa", andata in onda su Rai Uno il 26 ottobre 1996, alle ore 20.30. Nel corso del suddetto programma, appare tra i numerosi ospiti, il pilota di Formula 1 Eddie Irvine. Nel presentare una delle "sorprese" che caratterizzano la trasmissione (in questo caso l?incontro tra una ragazza, Flora, e il pilota) ci si collega con un albergo in prossimità di Fontana di Trevi, dove "un misterioso autista", Eddy Irvine appunto, si è recato a bordo di un?auto Ferrari da strada, a prendere la ragazza destinataria della "sorpresa". In questo primo collegamento il pilota indossa un casco che si toglierà subito dopo, non appena sarà rivelata la sua identità, e collocherà alle sue spalle, dietro il posto di guida. Successivamente, nel corso della trasmissione, il pilota insieme alla ragazza raggiunge gli studi Rai e viene accompagnato dalla conduttrice sul palcoscenico dove sarà intervistato. Viene poi presentato a una delle spettatrici della trasmissione, che aveva dichiarato di essere una sua appassionata estimatrice. Il pilota reca in mano il casco che precedentemente indossava e che lascerà in ricordo a tale ultima giovane fan, precisando che si tratta del casco utilizzato durante lo scorso Gran Premio di Formula 1 in Giappone. Il casco è contrassegnato da alcune scritte pubblicitarie, tra cui si nota il logo Marlboro. 4) LINDA E IL BRIGADIERE-Koll-Manfredi Con segnalazione pervenuta in data 4 giugno 1997, successivamente integrata in data 28 luglio 1997, mediante l?acquisizione della registrazione dei presunti messaggi pubblicitari, l?Associazione di consumatori Adusbef, prendendo spunto dalla trasmissione televisiva "Striscia la Notizia", ha denunciato come pubblicità non trasparente, ai sensi dell?articolo 4, comma 1, del Decreto Legislativo n. 74/92, le citazioni e le inquadrature dei marchi di alcuni prodotti - quali l?aranciata "Fanta", l?orologio "Swatch", il modello "Apecross" della Piaggio, il prodotto farmaceutico "Zimafluor", nonché le sigarette "MS" - avvenute nel corso delle due puntate dello sceneggiato televisivo "Linda e il brigadiere", andate in onda sull?emittente televisiva Rai Uno, i giorni 28 aprile e 25 maggio 1997, alle ore 20,50 circa. Nella segnalazione, il denunciante lamenta che le inquadrature e le ripetute citazioni dei prodotti in questione costituirebbero una forma di pubblicità non trasparente. Oggetto del presente procedimento sono alcune sequenze dello sceneggiato televisivo "Linda e il brigadiere", andate in onda su Rai Uno il giorno 28 aprile, nella puntata intitolata "La turista scomparsa" e il giorno 25 maggio 1997, nella puntata intitolata "La dottoressa della USL". Le inquadrature segnalate ritraggono durante la puntata del 28 aprile 1997, il marchio dell?aranciata "Fanta", posto sulla lattina della bevanda, mentre durante la puntata del 25 maggio 1997, le inquadrature e le citazioni si riferiscono: alle sigarette "MS", all?orologio "Swatch", al modello "Apecross" della "Piaggio" e al medicinale "Zimafluor". Per quanto concerne il predetto marchio dell?aranciata "Fanta", l?inquadratura del prodotto è stata fatta poco prima della fine del primo tempo, durante la scena svolta tra l?attore protagonista Nino Manfredi e una ragazza. La ragazza tiene in mano una lattina di aranciata "Fanta", di cui si legge chiaramente il marchio della nota bevanda insieme ad alcune buste di patatine e di pop-corn. Nell?ultima puntata dello sceneggiato "Linda e il brigadiere" del 25 maggio 1997, le inquadrature dei marchi segnalati sono le seguenti: 1) il marchio dell?orologio "Swatch" è citato all?inizio del primo tempo, durante lo svolgersi della scena tra la protagonista femminile dello sceneggiato, Claudia Koll e la cameriera della vittima assassinata. Alla fine del primo tempo, è inquadrata l?attrice protagonista che indossa un orologio "Swatch". Il marchio "Swatch" viene poi citato in una scena in cui il commissario chiede a un poliziotto se è stato ritrovato l?orologio "Swatch" rubato. L?orologio in questione è, inoltre, citato e inquadrato all?inizio del II tempo, quando l?attrice interroga un ragazzo sospettato; 2) il logo delle sigarette "MS", è appena distinguibile a metà del primo tempo, in una scena di interrogatorio svolta dalla protagonista; 3) le immagini relative al motoveicolo modello "Apecross", con il marchio "Piaggio", appaiono in due distinte sequenze dell?ultima puntata dello sceneggiato in questione, all?inizio del secondo tempo, ovvero durante l?inseguimento tra una macchina guidata dall?attore Manfredi e un ragazzo alla guida dell?Apecross "Piaggio"; il prodotto medicinale "Zimafluor" è citato, nonché inquadrato, quasi alla fine del secondo tempo dello sceneggiato televisivo e precisamente: a) quando l?attrice protagonista si aggira in una casa e fa cadere la boccetta del medicinale e, mentre la raccoglie, la gira di fronte alla telecamera in modo tale da fare leggere il nome del prodotto; b) durante la scena svolta all?interno del ristorante in cui si trova la protagonista insieme a un?amica che chiacchierano e, improvvisamente l?amica esclama ad alta voce: "Zimafluor", esaltando le proprietà benefiche dello stesso medicinale, presentato come prodotto ottimo per le donne in stato di gravidanza. 5) RAI-EFESO ?Necci- Minoli Con atto del 14 ottobre 1996, è pervenuta da parte dell?associazione di consumatori ADUSBEF una segnalazione volta ad accertare la presunta natura pubblicitaria dell?intervista all?amministratore delegato della società Ferrovie dello Stato, mandata in onda il 31 gennaio 1996 dalla rete televisiva RAI 2, nella trasmissione televisiva Mixer, nell?ambito del "programma-contenitore" denominato FORMAT. Nella denuncia si lamenta che sotto l?apparenza di un?intervista giornalistica si realizza, in base a un accordo intercorrente tra la società Efeso e la Rai, una forma di pubblicità occulta a favore della società Ferrovie dello Stato. Il presunto messaggio pubblicitario consiste in un?intervista, svolta nel corso del programma Mixer dal giornalista Giovanni Minoli, all?amministratore delegato pro tempore della società Ferrovie dello Stato, Lorenzo Necci. In particolare, nel corso dell?intervista, viene trattato il tema delle grandi opere da realizzare in occasione del Giubileo dell?anno 2000 e vengono illustrate le iniziative che le Ferrovie dello Stato hanno in programma per tale evento: ammodernamento delle stazioni ferroviarie di Roma Termini, Tiburtina, Ostiense, confrontando tali progetti con quelli realizzati in paesi stranieri (la stazione di Washington, le strutture per l?alta velocità in Francia). Nel corso del programma vengono intervistati sul tema delle opere pubbliche di trasporto per il Giubileo anche il Sindaco di Roma, Francesco Rutelli, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Nicola Scalzini, ecc. La trasmissione, tra un?intervista e l?altra, presenta numerosi servizi filmati sulla storia del Giubileo e su avvenimenti legati all?organizzazione e preparazione di Giubilei passati. 6) Testata: "Canale 5" 1 febbraio 1996 Programma: spot pubblicitario all?interno del TG5 Provvedimento n° 4048 PI 816 Si tratta di uno spot di 90 secondi del detersivo Dash, trasmesso nell?intervallo del TG5 alle ore 20,29 e presentato da una nota giornalista della redazione del TG5 che appare in video. All?inizio del messaggio compare per pochi secondi la scritta in caratteri piccoli "messaggio pubblicitario". La scena raffigura la giornalista impegnata nel proprio lavoro che intervista un ospite. L?Autorità Garante ha ritenuto il messaggio una pubblicità non palese tra le motiviazioni più significative ricordiamo: l?ambientazione dello spot in un possibile studio televisivo, la dislocazione nell?intervallo del telegionale serale, la presenza in video di una nota giornalista che svolge la propria attività, l?indicazione dei nomi in sovraimpressione, il tipo di linguaggio, le affermazioni utilizzate, la lunghezza anomala, la scritta messaggio pubblicitario mandata in onda per un periodo di tempo troppo breve. Tutti questi elementi possono indurre i consumatori a credere che il messaggio sia diverso da un semplice spot a pagamento e che la giornalista sia stato coinvolto per la diffusione di una notizia, di cui egli testimonia l?avvenuta verifica. 7) Testata: Rai Rete Uno del 16 gennaio 1996 (Pippo Baudo) Programma Numero Uno Provvedimento n° 4085 PI 782 La denuncia riguarda un filmato trasmesso per annunciare la messa in onda del programma Numero Uno e un secondo filmato presentato all?interno del programma,in cui si evidenzia il marchio Alitalia, attraverso riprese di aerei della compagnia aerea e la presenza di assistenti di volo della compagnia Alitalia.L?Autorità Garante ha ritenuto che le inquadrature del marchio Alitalia rappresentano una pubblicità mascherata. Riportiamo alcune motivazioni: prolungata e continua inquadratura del logo Alitalia senza particolari motiv- nelle scene in cui compaiono in primo piano i protagonisti del programma, questi sono collocati in modo tale che la denominazione Alitalia sia comunque presente sul vide- le inquadrature del conduttore della trasmissione,quando inizia a parlare e a presentare lo spettacolo, sono girate in modo da fare sempre apparire il marchio Alitalia. 8) Testata: "Rai Due" 21 febbraio 1996 Programma: Sereno variabile - cartoline da...." Provvedimento n° 4155 PI 834 Il pessaggio consiste in un monologo di due minuti trasmesso nel corso della trasmissione televisiva "Sereno variabile" da un?attrice che, al termine di un fantasioso aneddoto, dice: "È bene ricordare che l?Alitalia, per quanto riguarda i voli intercontinentali, ha unificato la top e la business class e da questa fusione è nata la confortevole Magnifica Class". L?Autorità Garante ha ritenuto il messaggio una pubblicità non palese. Tra le motiviazioni più significative ricordiamo: - la frase conclusiva del monologo presenta un evidente carattere pubblicitario in favore dell?Alitalia - la prima parte del del monologo quando si parla della possibilità di poter utilizzare il telefono satellitare durante il viaggio in aereo, può intendersi come un supporto e rafforzamento della seconda parte,quando si fa riferimento alla classe magnifica Alitalia che offre, tra l?altro, questo servizio. - benché la trasmissione "Sereno variabile" possa considerarsi a carattere eminentemente informativo, gli elementi che caratterizzano il monologo conducono ad identificare un intento promozionale del messaggio. 9) Testata: "Rete Quattro" 26 ottobre 1996 Programma:"Chi c?è c?è" Conduttore: sì Provvedimento n° 4846 PI 1204 Il messaggio diffuso da Rete Quattro nel corso della trasmissione "Chi c?è, c?è" condotto da una giornalista, riguarda un?intervista ad una famosa presentatrice televisiva mentre effettua esercizi in una palestra. Durante l?intervista le inquadrature si soffermano in maniera particolare sul marchio Technogym riportato sulla macchina utilizzata per fare gli esercizi utilizzata dalla nota presentatrice. Secondo l?Autorità Garante: - durante l?intervista il regista inquadra il marchio Technogym in maniera reiterata e con notevole evidenza,senza giustificazioni funzionali rispetto all?intervista, ne per motivazioni tecniche, - il tono elogiativo utilizzato dalla famosa presentarice per illustrare la macchina e gli elementi di artificiosità, reiterazione e strumentalità del servizio giornalistico lasciano intravedere una finalità pubblicitaria del messaggio. 10) Testata: "Rai Due" 20 novembre 1996 Programma:"E l?Italia racconta" Provvedimento n° 5015 PI 1322 Il messaggio diffuso dal conduttore del programma "E l?Italia racconta" di Rai Due illustra ai telespettatori le modalità di partecipazione alla lotteria nazionale istantanea Asso piglia tutto", indicando l?ammontare dei premi in palio.La presentazione è supportata dall?inquadratura del biglietto della lotteria. Anche se il caso riguarda una lotteria promossa dall?Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato preposta alla gestione delle lotterie, secondo l?Autorità Garante si tratta comunque di pubblicità e, quindi, ai telespettatori doveva essere segnalata la natura promozionale pubblicitaria. Adusbef ha riportato i 10 casi più eclatanti denunciati e condannati,includendo (per par condicio) anche Mediaset,mentre riproduce un riservato dell?Espresso,per significare che alcuni consiglieri di amministrazione ?incoraggiavano? taluni conduttori,attualmente oggetto di istruttoria Antitrust per pubblicità occulta assieme al programma Uno mattina,che secondo un articolo del Corriere della Sera, guiderebbe la classifica del ?marchettificio Rai?. Dal ?Riservato? de L?espresso? n. 46, a cura di Paolo Forcellini 1 - Rai - Meglio Fabio Marco Staderini, consigliere di amministrazione della Rai, non ha dubbi: è più divertente ?Quizzolotto gold?, il nuovo format pubblicitario della Lottomatica (di cui lui stesso è presidente), con Fabio Fazio e Francesco Paolantoni, che ?Max e Tux? di Massimo Solenghi e Tullio Lopez. Di certo, mentre Staderini stesso ironizza sul suo doppio ruolo e sul proprio conflitto d?interessi, è facile pensare a un possibile ritorno del presentatore ligure sulle reti pubbliche, grazie ai buoni uffici del presidente di Lottomatica. Il programma di Fabio Fazio,?Che Tempo che fa?,è finito sotto la lente dell?Antitrust per pubblicità occulta,dietro denuncia di Adusbef. La pronuncia è attesa nel mese di giugno. Qualche giorno fa il giornalista inviato di Uno mattino Barlozzetti,ha candidamente risposto a Gmmj Ghione di Striscia la Notizia sulla pubblicità occulta,che la Rai avrebbe ricevuto direttive per promuovere il gioco del lotto,per questo è andato a fare interviste con la consapevolezza di promuovere pubblicità mascherate. Adusbef si augura che il dottor Cattaneo,che dapprima sembra si sia è complimentato con Striscia la Notizia per aver scoperto pubblicità occulte,successivamente ha presentato un esposto alla Procura di Roma, adotti dure sanzioni verso gli autori ed i mandanti delle pubblicità non palesi e consegni ai magistrati il documento riservato che prova il volume di affari di tali scorrette e truffaldine pubblcità che arrecano danno sia al servizio pubblico che ai consumatori che pagando il canone,meriterebbero maggior rispetto e lealtà

24/05/2004

Documento n.3961

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