Protezione risparmio: una tragedia gestita da commedianti

in Comunicati stampa
LEGGE SUL RISPARMIO: DOPO LA TRAGEDIA (PER 850.000 RISPARMIATORI COINVOLTI), LA FARSA DEL GOVERNO, CHE OLTRE A NON CAMBIARE NIENTE NELLA PROPOSTA DI RIFORMA “LIGHT”,AGGIUNGE AL DANNO LA BEFFA ! INVECE DI SFOLTIRE LE INUTILI AUTORITA’ SE NE AGGIUNGE UNA NUOVA, L’AIF (INVESTIGAZIONE FINANZIARIA) PER SODDISFARE GLI APPETITI DEL GOVERNO ! Dopo la tragedia ed il vero e proprio tracollo finanziario per centinaia di migliaia di risparmiatori indotti,dai cattivi consigli delle banche, ad investire spesso la totalità dei propri risparmi di una vita in prodotti bidone,i partiti che formano l’attuale maggioranza di Governo,nel testo “light” di riforma della legge sul risparmio,aggiungono una vera e propria beffa: affermano di cambiare,ma nel testo,per parafrasare un noto romanzo, è tutto lasciato come,anzi peggio di, prima ! Non vengono assorbite le inutili autorità (Isvap,Consob,Covip) le cui funzioni sono state tutto eccetto che di garanzia dei diritti di assicurati e risparmiatori; non viene intaccato nessuno degli assetti di potere della Banca d’Italia,corresponsabile dei crack,della mancata concorrenza tra le banche quindi degli altissimi costi dei conti correnti bancari; non viene introdotto il reato di “nocumento al risparmio” né ripristinato il reato del falso in bilancio,la cui legge di riforma approvata negli USA per contrastare gli scandali finanziari dopo Enron e Worldcom, oltre a prevedere 20 anni di carcere, fu approvata in 3 mesi con effetto retroattivo; restano immutate le norme sulla cosiddetta governance,per non dare la possibilità di controllo ad azionisti di minoranza. Invece di sfoltire le autorità assegnando ad una sola di esse il compito di tutela dei risparmi e dei mercati,se ne istituisce addirittura una nuova,l’AIF (Agenzia per l’investigazione finanziaria) sotto le dirette dipendenze del Governatore della Banca d’Italia,rafforzandone i poteri per renderlo ancor più impermeabile alle esigenze di trasparenza. “Se vogliono che tutto rimanga come è,bisogna che tutto cambi”, scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel 1958 descrivendo il tramonto dell’aristocrazia borbonica,ed anche oggi,rispetto ai cambiamenti doverosi e necessari per combattere i crack finanziari, dare fiducia ai risparmiatori e stabilità ai mercati, il Don Fabrizio di turno,”temendo che dopo sarà diverso ma peggiore” si oppone ai cambiamenti per mantenere inalterati tutti i poteri di un’aristocrazia finanziaria che banchetta e continua a festeggiare,nonostante la tragedia di 850.000 risparmiatori ! Adusbef auspica che vengano presentati emendamenti (il testo dei DS Agostini-Benvenuto è un’ottima proposta che soddisfa i risparmiatori) ad una legge di “controriforma” sul risparmio e che possano essere approvati,da settori della maggioranza,come è accaduto ieri con l’apporto della Lega alla commissione d’inchiesta sui crack finanziari,più sensibili alle esigenze dei risparmiatori.

14/07/2004

Documento n.4034

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