PROCESSO FITCH E S&P: L'AMMISSIONE COME PARTI CIVILI DI ASSOCIAZIONI E CONSUMATORI, MANDA IN TILT DIFESE DEGLI IMPUTATI

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COMUNICATO STAMPA

PROCESSO FITCH E S&P: L’AMMISSIONE COME PARTI CIVILI DI ASSOCIAZIONI E CONSUMATORI, MANDA IN TILT DIFESE DEGLI IMPUTATI, CHE INSISTONO NEL TRASFERIMENTO A LIDI PIU’ SICURI. NEGLI USA S&P (1,5MLD) E MORGAN STANLEY (2,6 MLD),HANNO PAGATO MULTE DI 4,1 MLD;  IN ITALIA, SPALLEGGIATE DALLE ISTITUZIONI E DA TALUNI MASS MEDIA DI REGIME, TENTANO DI FARLA FRANCA, CON DIFESE INFONDATE CHE SPERIAMO RIGETTATE.

     Nella documentazione prodotta presso il Tribunale di Trani e depositata dal pubblico ministero Michele Ruggiero, è riportata anche la trascrizione della testimonianza dell'attuale Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, sentito nel marzo 2012 quando era ancora capo economista dell'Ocse, il quale riferisce di aver ritenuto 'non giustificato' il declassamento deciso da S&P il 13 gennaio 2012 e conferma lo 'stupore', espresso in un'intervista pochi giorni dopo, per il fatto che la decisione fosse arrivata 'proprio nel momento in cui il Governo stava prendendo azioni positive per affrontare la situazione'.

   Con una capriola degna di miglior causa, il Giano Bifronte dottor Pier Carlo Padoan, diventato nel frattempo ministro dell’economia, ha affermato ieri che: ”Gli andamenti di mercato, sono influenzati da una molteplicità di fattori, ancor più nel periodo preso in considerazione dal procedimento, per cui è oggettivamente molto arduo, se del tutto possibile, isolare l'effetto specifico indotto dalle sole azioni di rating sulle quotazioni degli strumenti finanziari". In ogni caso, ha proseguito, "le rilevazioni effettuate nei giorni immediatamente successivi alle date indicate nelle imputazioni non hanno mostrato movimenti significativi in peggioramento, né si sono tenute aste di titoli di Stato, evitando la costituzione di parte civile come parte offesa, spalleggiando di fatto le agenzie di rating ed i loro azionisti come Morgan Stanley, beneficata di 2,5 miliardi di euro.

     Adusbef e Federconsumatori, soddisfatte per l’ammissione di parti civili dei consumatori e di Adusbef Puglia, contrariamente a quanto avevano opposto le difese degli imputati, il cui unico obiettivo è quello di sottrarsi al processo anche con la richiesta di trasferimento a lidi più sicuri, ritengono ininfluente-ai fini processuali- la deposizione dell'allora premier Mario Monti, prodotta per la prima volta a dibattimento il 27 gennaio 2015 dal pubblico ministero come nuovo atto di indagine, documento che sarebbe stato occultato perché favorevole alla difesa.

   Come acclarato dalle intercettazioni telefoniche depositate agli atti, le agenzie di rating, corresponsabili della destituzione di un governo legittimamente eletto con un fiduciario della Troika e delle banche di affari, che ha massacrato diritti acquisiti e stato sociale creando un esercito di esodati, che conoscevano- come risulta dalle intercettazioni effettuate dal 1 agosto 2011 e per tutto il mese sull’utenza di Maria Pierdicchi, responsabile per l’Italia di Standard & Poor’s e Deven Sharma, che era il capo a New York, costretto a dimettersi per il report errato sugli Stani Uniti, venivano tessute strategie per nascondere, manovrare, scegliersi i governi – seguirono passo passo Berlusconi quando andava al Quirinale e già dal 4 luglio 2011, prevedevano il governo tecnico. Quindi probabilmente sapevano della lettera di commissariamento firmata da Jean-Claude Trichet Mario Draghi al governo italiano, recapitata il 5 agosto 2011. Come la conversazione del 3 agosto 2011 alle ore nove venticinque, tra Maria Pierdicchi e Paola, responsabile del settore comunicazione e marketing di S&P Italia, per addomesticare l’informazione, screditare l’inchiesta, la Procura, i magistrati, gli autori delle denunce.

   Negli Usa, Morgan Stanley e S&P, hanno patteggiato con l'amministrazione Obama e con la Sec (ente federale che vigila sulla Borsa Usa) rispettivamente due multe da 2,6 e da 1,5 miliardi di euro per la vendita di quei mutui sub-prime che contribuirono a causare la crisi finanziaria sistemica iniziata nel 2007; in Italia con complicità istituzionali e taluni massa media, cercano di farla franca.

 

                                                                                      Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 5 marzo 2015

03/05/2015

Documento n.10002

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