PIL: LE OTTIMISTICHE PREVISIONI DELL’ISAE SOMIGLIANO TANTO AI PRONOSTICI DEI CONCORSI IPPICI

in Comunicati stampa
PIL: LE OTTIMISTICHE PREVISIONI DELL’ISAE SULLA CRESCITA DELL’ECONOMIA E LA RIPRESA DEI CONSUMI, SOMIGLIANO TANTO AI PRONOSTICI DEI CONCORSI IPPICI ED ALLE PREVISIONI METEREOLOGICHE: SONO SEMPRE AZZARDATI ! CHE SENSO HA cONTINUARE A DISTILLARE DOSI DI OTTIMISMO,COME HA FATTO L’ISAE NEGLI ULTIMI ANNI,QUANDO IL PAESE NON RISALE LA CHINA DELLA CRISI ? “L’ISAE, nel Rapporto presentato alla fine di gennaio, ha rielaborato le previsioni relative all’economia italiana per il biennio 2002-2003 ed esteso le previsioni anche al 2004. Rispetto alle precedenti stime (luglio 2002), l’Istituto di ricerca ha rivisto sensibilmente al ribasso la crescita dell’economia; in particolare l’ISAE stima per il 2002 e il 2003, rispettivamente, una crescita dello 0,4% e dell’1,5% (le precedenti stime erano pari all’1,2% e al 2,8%). “L’ Isae, che ha presentato il suo rapporto trimestrale, stima un incremento del Pil dell’ 1,2% nel 2002, tre decimi di punto in meno rispetto alla previsione elaborata in aprile a causa dell’ evoluzione dei primi tre mesi, "inferiore alle aspettative". Per il 2003 il tasso di sviluppo, previsto dall’ Istituto di studi si attesta al 2,8%. Inflazione 2002 al 2,3% L’Isae stima per il 2002 un tasso di inflazione al 2,3% mentre per l’anno successivo la previsione è di un indice pari all’1,8 per cento ! L’ Isae stima un rapporto tra l’ indebitamento netto della pubblica amministrazione e il Pil pari all’ 1,4% nel 2002 e lo 0,8% l’ anno successivo. Secondo le previsioni dell’ istituto "il deficit dovrebbe ridursi dal 2,2% del 2001 all’ 1,4%. Il rapporto potrebbe scendere allo 0,8%, grazie alla piena efficacia della manovra ipotizzata in 12,5 miliardi di euro". Per quanto riguarda il 2002 "la differenza tra la stima dell’ Isae e il valore dell’ 1,1% riportato nel Dpef - si legge nel rapporto - è ascrivibile, sostanzialmente, alla diversa valutazione dei proventi derivanti dalle cartolarizzazioni degli immobili, pari per l’ Isae a circa 3 miliardi di euro". Per l’ISAE quest’anno il prodotto interno lordo (Pil) dovrebbe registrare una crescita dell’1,3% rispetto allo 0,3% del 2003 mentre per l’anno prossimo si prevede un aumento del Pil del 2%. Secondo l’istituto di studi economici presieduto da Alberto Majocchi l’aumento dei prezzi al consumo, quest’anno dovrebbe attestarsi al 2,3% (2,7% nel 2003) per scendere al 2,2% nel 2005. Basta prendere a caso, su un qualsiasi motore di ricerca, le diverse “stime dell’ISAE” sull’economia italiana negli ultimi 3 anni,per rendersi conto che alla stessa stregua dei pronostici o delle previsioni metereologiche,risultano sempre sballate e lontane dalla realtà. Che senso ha continuare ad illudere gli italiani su: ripresa imminente,crescita del Pil,aumento della fiducia dei consumatori, diminuzione dell’inflazione, quando tali previsioni sono smentite dai fatti ? Che senso ha continuare ad illudere il Paese ed i consumatori su un aumento del Pil del 2 per cento nel 2005,ed una inflazione al 2,3 per cento nel 2004,quando non si conoscono ancora le misure strutturali del Governo per finanziare la ripresa ed incentivare i consumi ? Dove vede l’Isae la grande ripresa di fiducia dei consumatori,quando il Paese tira la cinghia per sbarcare il lunario ed è costretta ad indebitarsi per sopravvivere ? Attendiamo maggiore serietà,chiarezza ed autonomia dagli istituti di ricerca come l’ISAE,perché non saranno gli azzardi,né le lotterie dei pronostici a far uscire l’economia dalla crisi,ma un radicale cambiamento di politiche economiche spregiudicate e creative, i cui gravissimi danni difficilmente potranno essere sanati nel breve periodo.

22/07/2004

Documento n.4060

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