Patente a punti. Ancora dubbi e costosi equivoci

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA DELL?INTESA DEI CONSUMATORI PATENTE A PUNTI: SONO OBBLIGATORI O NO, I GIUBBOTTI CATARIFRANGENTI ? E COME MAI IL MINISTRO LUNARDI HA FATTO MARCIA INDIETRO SUI GIUBBOTTI CATARIFRANGENTI, LA CUI INTRODUZIONE CONTRASTA CON NORME EUROPEE ? INTESA DEI CONSUMATORI CHIEDE MAGGIORE CHIAREZZA AL MINISTRO LUNARDI ANCHE PER INDIVIDUARE GLI AUTORI DI QUELLE INTERPRETAZIONI ?FORZATE? CHE HANNO INDOTTO FINORA I GIA?TARTASSATI E SEMPRE PIU? SFIDUCIATI CONSUMATORI ITALIANI, AD ACQUISTARE OLTRE 2 MILIONI DI INUTILI GIUBBOTTI. INTESA NON ESCLUDE AZIONE DI RIVALSA VOLTA A FAR OTTENERE UN EQUO RISARCIMENTO, PER AVER INDOTTO MILIONI DI UTENTI AD INUTILI ACQUISTI. Il nuovo codice della strada (decreto legge n. 151/2003), stabilisce che dal primo gennaio 2004 i conducenti delle autovetture debbano munirsi di giubbotto o bretelle ?retroriflettenti? ad alta visibilità qualora siano costretti a fermarsi per una avaria dell?automobile o di altri mezzi nelle corsie di emergenza o sulle piazzole di sosta. La multa per chi non osserva tale disposizione di legge può variare dai 33,60 euro a 137,55 euro. In virtù di tale disposizione emanata dal ministero delle infrastrutture, ampiamente pubblicizzate, dal supermercato all?autogrill, dal negozio di ferramenta e persino dai venditori ambulanti sulle spiagge, sono state messe in vendita milioni di giubbotti catarifrangenti (oltre 2,5 milioni,secondo stime attendibili,per una spesa pari a 30 milioni di euro),anche se tale norma stabilisce il decreto attuativo che fissi le caratteristiche dei giubbotti dovrà essere emanato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti entro il 31 ottobre 2003. In una intervista andata ieri in onda sul TG2,edizione serale delle ore 20,30, il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, ha dichiarato che i tanto contestati ed inutili ?giubbotti catarifrangenti?, vero e proprio fiorente business per 500 milioni di euro,con un costo pro-capite da 12,5 a 15 euro, che dovevano essere obbligatoriamente acquistati dal 1 gennaio 2004 dai circa 40 milioni di automobilisti, non sono poi così obbligatori, poiché basta anche una torcia elettrica per segnalare la propria presenza in caso di avaria del proprio mezzo sulle strade. Se il ministro Lunardi ha fatto questa dichiarazione, vuole dire che i giubbotti catarifrangenti non sono più così obbligatori dal 1 gennaio 2004, a differenza di quanto affermato, solennemente dichiarato e riportato sulla stampa circa 20 giorni fa, durante il torrido agosto ! La retromarcia del ministro,probabilmente dettata anche da norme armonizzate europee, è certamente una buona notizia per milioni di consumatori non più costretti a passare sotto le forche caudine di acquisti forzati di inutili giubbotti catarifrangenti,vero e proprio business per le aziende fornitrici della materia prima e di quelle produttrici, che avrebbero incassato complessivamente almeno 500 milioni di euro spennando ulteriormente i già tartassati automobilisti,ma chi debbono ringraziare per le interpretazioni forzate delle norma ? Intesa dei Consumatori, riservandosi sacrosante azioni civili di rivalsa, chiede vengano individuati e perseguiti tutti quei soggetti i quali, (qualora faccia fede e non sia ulteriormente modificata l?ultima dichiarazione del ministro Lunardi) hanno indotto milioni di consumatori ad acquistare inutili paramenti adatti esclusivamente a far lievitare fatturati di aziende private,con danno conseguente per milioni di cittadini. INTESA CONSUMATORI Roma,4.9.2003

04/09/2003

Documento n.3401

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK