Parmalat. Plaudiamo alla decisione della Cassazione: a Milano la competenza per il reato di aggiotaggio.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA DELL?INTESACONSUMATORI PARMALAT: LA DECISIONE DELLA CASSAZIONE CHE HA STABILITO OGGI LA COMPETENZA DEL REATO DI AGGIOTAGGIO ALLA PROCURA DI MILANO, OLTRE A SCONFIGGERE LA LINEA DILATORIA, CONSENTIRA? DI ARRIVARE ALLA CELEBRAZIONE DEL PROCESSO ED ALLE CONSEGUENTI SENTENZE IN TEMPI RAPIDI, EVITANDO COME IN ALTRI PROCESSI DI GRAVISSIMI SCANDALI FINANZIARI PERPETRATI A DANNO DEI RISPARMIATORI, LE CALENDE GRECHE,SE NON ADDIRITTURA LA PRESCRIZIONE PER TALUNI REATI (BIPOP-CARIRE). QUALORA ?COME CITA UN RAPPORTO DELLA G.D.F.- AD ESCLUSIONE DI DUE TITOLI PARMALAT,TUTTI GLI ALTRI NON POTEVANO ESSERE VENDUTI AI RISPARMIATORI,LE BANCHE PROVVEDESSERO A LANCIARE UN?OPA PER ACQUISTARE LA MAGGIOR PARTE DEI TITOLI EMESSI E VENDUTI IN MANIERA FRAUDOLENTA AI CITTADINI PER UN CONTROVALORE DI 3 MILIARDI DI EURO. INTESACONSUMATORI ha accolto con soddisfazione la decisione odierna della Procura Generale della Corte di Cassazione, che ha stabilito la competenza della Procura della Repubblica di Milano per le indagini preliminari per il reato di aggiotaggio, ostacolo all?esercizio delle funzioni di vigilanza e falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle società di revisione sul gravissimo scandalo Parmalat. Tale pronuncia consentirà di arrivare ad emettere la conseguente sentenza su un gravissimo scandalo finanziario che ha coinvolto circa 135.000 risparmiatori minando la credibilità dell?Italia ed il rapporto di fiducia con i cittadini in tempi rapidi, evitando di rinviare alle calende greche la celebrazione del processo ed addirittura alla prescrizione di taluni reati, come potrebbe avvenire su un altro scandalo finanziario,Bipop-Carire,nonostante la bravura e la competenza dei magistrati. In merito ad un recente dossier della Guardia di Finanza, che in un rapporto alla Procura di Roma avrebbe accertato pesantissime irregolarità delle banche in ordine al collocamento di bond Parmalat,la cui maggioranza delle emissioni ?fraudolente?, per un controvalore di 3 miliardi di euro, poiché emessi in alcuni paradisi legali,non potevano essere venduti ai risparmiatori ma soltanto,alla stessa stregua dei bond Cirio, agli investitori istituzionali,Intesaconsumatori ?non appena avrà disponibile la documentazione- citerà le banche in sede civile, chiedendo la nullità dei contratti. Qualora, come ha scritto un quotidiano citando un rapporto della Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica di Roma: ?ad esclusione di due titoli,tutti gli altri sono stati collocati in Lussemburgo; e quindi i prospetti informativi non sono stati assoggettati al controllo della Consob, con la conseguenza che i risparmiatori italiani non potevano accedere ad alcuna informazione?, alle banche conviene lanciare un?offerta pubblica (OPA) per riacquistare titoli fraudolentemente emessi per un controvalore di 3 miliardi di euro,anche per prevenire le giuste azioni revocatorie. Intesaconsumatori chiede infine di calendarizzare al più presto il disegno di legge sul risparmio,sintetizzando le proposte sacrosante dell?opposizione (DS,Margherita,Lega,ecc.) per dare un segnale forte ai risparmiatori e ad un Paese che ha perso fiducia e credibilità interna ed internazionale.

01/03/2004

Documento n.3807

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