Parmalat. Ministri nel registro degli indagati. E "Fresco Blù?^"

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA DELL’INTESA DEI CONSUMATORI. CRACK PARMALAT: AD UN ANNO DI DISTANZA, MENTRE IL GOVERNO CHE AVEVA GARANTITO UNA LEGGE DI RIFORMA DEL RISPARMIO, E’ PRIGIONIERO DELLE LOBBY E DEI POTERI FORTI IN UNA LOGICA DI “DO-UT-DES”, E ALCUNI MINISTRI VENGONO ISCRITTI NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI, INTESACONSUMATORI AUSPICA CHE L’INCHIESTA GIUDIZIARIA CHIARISCA ANCHE LA VICENDA DI ‘FRESCO BLU’ Il 13 dicembre 2003,esattamente un anno addietro,Adoc,Adusbef,Codacons, Federconsumatori, le associazioni dell’Intesaconsumatori, depositavano 3 differenti esposti alle Procure della Repubblica di Roma, Parma e Milano,chiedendo di indagare sullo scandalo Parmalat,il cui crack ha coinvolto 135.000 risparmiatori (85.000 obbligazionisti,50.000 azionisti), per un controvalore di 14 miliardi di euro,pubblicando sui siti un fac-simile di denuncia da indirizzare alla Procura di Milano,per evitare che fosse scippata dell’indagine avviata. Il crack della Parmalat,che seguiva altri scandali finanziari quali Bipop Carire,banca fiore all’occhiello della nuova economia per un controvalore di 11,5 miliardi di euro iniziato nell’ottobre 2001; i bond argentini disinvoltamente appioppati,spesso dalle banche, a 450.000 risparmiatori,per un controvalore di 14,5 miliardi di euro; l’”affaire Cirio”,che coinvolse 35.000 risparmiatori per un controvalore di 1,2 miliardi di euro ai quali furono rifilati bonds spazzatura emessi nei paradisi legali e riservati esclusivamente agli investitori istituzionali,fece avviare un’indagine parlamentare con la solenne promessa del Governo di approvare una rigorosa legge di riforma del risparmio. Ad 1 anno di distanza,quelle solenni promesse governative sono cadute nel vuoto rimanendo impigliate nei veti incrociati delle grandi lobby economiche e dei poteri forti,che vogliono continuare indisturbate a saccheggiare il sudato risparmio degli italiani,mentre la Procura di Milano,dove le associazioni dell’Intesaconsumatori hanno chiesto la costituzione di parte civile, ha fissato le udienze per portare alla sbarra i responsabili del dissesto finanziario,con la Procura della Repubblica di Parma,che inizierà i processi all’inizio del 2005. Intesaconsumatori non commenta le iscrizioni dei ministri e/o di altri soggetti politici,nel registro degli indagati,ma poiché iniziò una dura battaglia,anche giudiziaria penale e civile con ricorsi al Tar del Lazio contro il decreto che cercò di far spacciare per fresco,in violazione di precedenti chiari ordinamenti,un latte denominato “Frescoblù” che fresco non era,si interroga se le indagini della magistratura siano svolte anche per indagare,esplorare,approfondire e fare piena luce, su tutta la vicenda incluso il problema di ‘fresco blu’.

13/12/2004

Documento n.4327

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