Parmalat: L?Intesa per azioni risarcitorie

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA DELL?INTESA DEI CONSUMATORI PARMALAT: CONTRO BANCHE E SOCIETA? DI REVISIONE,CORRESPONSABILI DELLA CRISI,L?INTESA DEI CONSUMATORI AVVIERA? LE GIUSTE AZIONI RISARCITORIE. L?INTESA DIFFIDA IL "RISANATORE" BONDI A TAGLIARE I BOND DEL 30 PER CENTO! NEGLI ULTIMI 5 ANNI, 45 IMPRESE ITALIANE HANNO EMESSO A LUSSEMBURGO BOND PER 78,8 MILIARDI DI EURO ! L?INTESA DEI CONSUMATORI SCONSIGLIA AI CITTADINI DI INVESTIRE I PROPRI SUDATI RISPARMI NELLE OBBLIGAZIONI SOCIETARIE! Anche nell?ennesimo scandalo finanziario, come quello di Parmalat, che rischia di mandare in fumo per migliaia di cittadini il sudato risparmio di una vita,oltre alle evidenti responsabilità delle società di revisione dei bilanci,che hanno chiuso tutte e due gli occhi anche quando Adusbef che fa parte dell? Intesa dei Consumatori interrogava le autorità preposte ai controlli sulle contraddizioni di emettere bond a fronte di una liquidità presunta di 4 miliardi di euro,sono chiare ed evidenti le responsabilità delle banche italiane ed estere,anche alla luce degli orientamenti recenti della giurisprudenza,che in consolidate sentenze (si veda quella del 7 maggio 2002,Tribunale di Foggia,in merito al fallimento di imprese del gruppo Casillo) ha affermato la diretta responsabilità delle banche in merito a finanziamenti ed affidamenti imprudenti. Le banche che finanziano imprenditori non meritevoli di credito,possono essere chiamate a risarcire i danni procurati per indebita concessione del credito,a patto che sussistano elementi soggettivi ed oggettivi che colleghino il comportamento degli istituti di credito alle negative conseguenze per i creditori. La prova principale dell?indebita concessione del credito nello scandalo Parmalat è da ricercare nei bilanci delle società del Gruppo,che mentre facevano ritenere di avere disponibilità liquide presunta dai 4 ai 4,2 miliardi di euro,continuava a chiedere al mercato soldi ?veri? tramite emissioni di bond sui quali le banche lucravano consistenti commissioni e provvigioni. Per questo l?Intesa dei Consumatori,dopo aver presentato esposti penali a 3 Procure della Repubblica, avvierà azioni civili risarcitorie contro le principali società di revisione Deloitte & Touche e Grant Thorton che hanno certificato bilanci;ma anche contro le banche che hanno continuato ad erogare affidamenti al gruppo Parmalat, garantiti da una massa di emissioni obbligazionarie superiore a 7 miliardi di euro. L?Intesa dei Consumatori,che diffida il ?risanatore? Bondi a tagliare, come ha lasciato trapelare,gli interessi sui bond del 30 per cento,operazione accettabilissima per gli investitori istituzionali che hanno tali obbligazioni in portafoglio in grado di valutare la rischiosità dell?investimento,inaccettabile per i comuni risparmiatori, spesso indotti ad acquistare quei titoli non per avidità o speculazione (la differenza di 1,5 punti delle emissioni rispetto ai titoli di Stato non copriva il rischio),ma dai richiami interessati delle sirene della consulenza bancaria,finanziaria e/o delle reti, addestrati a ?pessimi consigli per gli acquisti?. L?Intesa dei Consumatori,rammentando che 45 imprese italiane hanno emesso negli ultimi 5 anni, bond in Lussemburgo per 78,8 miliardi di euro,sconsiglia ai cittadini di sottoscrivere bond ed obbligazioni ovunque emessi auspicando infine, che si possano trovare soluzioni per salvare un grande marchio italiano come Parmalat, ma al di là della eventuale positiva soluzione,continuerà a perseguire nei Tribunali della Repubblica,le condotte lesive dei diritti dei risparmiatori poste in atto dagli Istituti di credito e dalle autorità vigilanti.

16/12/2003

Documento n.3652

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