PARMALAT: IL PIANO BONDI E? UN REGALO PER LE BANCHE ED UN BAGNO DI SANGUE PER I RISPARMIATORI.

in Comunicati stampa
DOVE SONO FINITE LE AZIONI REVOCATORIE CONTRO LE BANCHE PROMESSE DAL COMMISSARIO BONDI ? QUALI GARANZIE DI TERZIETA? PUO? OFFRIRE UN COMMISSARIO INDICATO A TANZI DA 4 BANCHE, COME MEDIOBANCA,BANCA INTESA,S.PAOLO IMI,CAPITALIA IL 6 DICEMBRE 2003 A ROMA ? SEMBRA EVIDENTE CHE LA LINEA VENGA DETTATA DAGLI STESSI BANCHIERI CHE NON GRADISCONO LE REVOCATORIE, MA VOGLIONO CHE A PAGARE SIANO ANCORA I RISPARMIATORI,PRIMA ?TRUFFATI? DALLE BANCHE ,POI ?BEFFATI? DA BONDI ! Roma,6 dicembre 2003: Il commissario Bondi non fu scelto dai Tanzi per il salvataggio di Parmalat ma dalle banche creditrici. Infatti nell?incontro avvenuto il 6 dicembre 2003 nella sede dell?IMI San Paolo a Roma, tra i rappresentanti di Mediobanca,Banca Intesa,Capitalia e San Paolo IMI da una parte, Stefano, Calisto Tanzi e Luciano del Soldato dall?altra, le banche,come verbalizza Calisto Tanzi: ? proposero se fossi disposto a passare le consegne ad un uomo da loro indicato?.Il giorno dopo ci venne comunicato che tale persona era Bondi??. Verbali di interrogatorio di Stefano e Calisto Tanzi effettuati dalla Procura di Milano. Parma,14 dicembre 2003: Calisto Tanzi lascia la carica di presidente ed amministratore delegato di Parmalat. Al suo posto viene cooptato Enrico Bondi con ampi poteri,quale uomo indicato dalle banche perché in grado di traghettare l?azienda fuori dalla grave crisi finanziaria. Milano,16 aprile 2004: «Siamo convinti che non esistano i presupposti giuridici per alcuna azione revocatoria». Di fronte alle indiscrezioni insistenti secondo cui il commissario straordinario della Parmalat Enrico Bondi è pronto a rivalersi verso alcune banche italiane ed estere che in passato hanno avuto rapporti con il gruppo, Corrado Passera,amministratore delegato di Banca Intesa, tronca di netto la questione di fronte all?assemblea di bilancio degli azionisti della banca. Roma,4 giugno 2004: ?Banca Intesa conferma il pieno supporto al lavoro di Enrico Bondi per il rilancio della Parmalat. La banca resta comune in attesa delle proposte che verranno valutate con la massima attenzione??. Lo afferma un portavoce del gruppo dopo le indiscrezioni di stampa secondo le quali l?ad Corrado Passera sarebbe pronto a proporre una cancellazione dei crediti vantati verso Collecchio. In questi 4 flash ripescati da Adusbef, vi sono le prove provate che il piano Bondi,fondato sulla trasformazione dei crediti in azioni e gli obbligazionisti Parmalat in azionisti, quasi sicuramente chiamati a ricapitalizzare l?azienda,sarà un regalo per le banche ed un bagno di sangue per i piccoli risparmiatori,prima truffati dalle banche e poi beffati da un commissario straordinario la cui storia non ha mai tutelato gli interessi dei risparmiatori. Ma l?offerta tra il 10 ed il 55 per cento sulla base dei rapporti di concambio ancora da definire con le diverse categorie di creditori, se rappresenta un?elemosina per i possessori di obbligazioni, si configura come l?ennesima turlupinatura per gli azionisti visto che la proposta di concordato, non sembra contemplare neppure il diritto di warrant (opzione) da far valere sulla nuova Parmalat che perfino agli azionisti del Banco di Napoli è stato riservato per risarcirli parzialmente delle ingenti perdite subite. L?unica strada alternativa al ?concordato pilotato? del commissario Bondi per non disturbare le banche che lo hanno nominato,resta quella dell?azione giudiziaria che Adusbef e altre associazioni di consumatori hanno intrapreso, per cercare di tutelare i diritti di tutti i 135.00 risparmiatori che hanno investito in Parmalat senza distinzione tra azionisti (40.000) ed obbligazionisti (95.000).

04/06/2004

Documento n.3982

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