PARMALAT. IL COMMISSARIO BONDI NON FU SCELTO DA TANZI, MA DALLE BANCHE

in Comunicati stampa
PARMALAT.: IL COMMISSARIO BONDI NON FU SCELTO DA CALISTO TANZI, COME FINORA E? STATO FATTO CREDERE, MA- COME RISULTA DAI VERBALI DI INTERROGATORIO DELLA PROCURA DI MILANO- DALLE BANCHE CREDITRICI, PER QUESTO NON EFFETTUA QUELLE DOVEROSE AZIONI REVOCATORIE CONTRO GLI ISTITUTI DI CREDITO E PROPONE DI CONVERTIRE I CREDITI IN AZIONI, AGGIUNGENDO AL DANNO PATRIMONIALE GIA? SUBITO DAI RISPARMIATORI,LA BEFFA DI TIRAR FUORI DENARI FRESCHI PER TENTARE DI SALVARE UN?AZIENDA CON ULTERIORI SOLDI DEGLI OBBLIGAZIONISTI. Come si evince dai verbali di interrogatorio di Calisto e Stefano Tanzi effettuati dalla Procura di Milano,il commissario Bondi non fu scelto dai Tanzi per il salvataggio di Parmalat,ma dalle banche creditrici. Infatti nell?incontro avvenuto il 6 dicembre 2003 nella sede dell?IMI San Paolo a Roma, tra i rappresentanti di Mediobanca,Banca Intesa,Capitalia e San Paolo IMI da una parte, Stefano, Calisto Tanzi e Luciano del Soldato dall?altra, le banche,come verbalizza Calisto Tanzi: ? proposero se fossi disposto a passare le consegne ad un uomo da loro indicato?.Il giorno dopo ci venne comunicato che tale persona era Bondi??. Essendo stato scelto dalle banche, il commissario Bondi (che anche in passato non ha garantito i singoli risparmiatori) non sembra voglia esercitare quelle doverose azioni revocatorie contro le istituzioni creditizie che lo designarono,per far rientrare nel passivo fallimentare i bond emessi,alla stessa stregua di una lunga catena di S. Antonio per coprire i debiti pregressi da una gestione finanziaria che difficilmente poteva essere disconosciuta dalle stesse banche. Essendo stato nominato dalle banche, il commissario Bondi ha presentato un piano di salvataggio del Gruppo Parmalat, che prevede la conversione dei crediti in azioni,per addossare ai risparmiatori i costi dell?eventuale risanamento sugli obbligazionisti, aggiungendo al danno delle perdite subite a causa di svariati soggetti che non hanno svolto il loro preciso dovere (Bankitalia,banche, Consob, società di rating e di certificazione di bilancio,collegio sindacale),la beffa di tirar fuori denari freschi per diventare azionisti forzosi, peraltro obbligati a futuri aumenti di capitale da impegnare nella roulette truccata della borsa valori italiana.

30/03/2004

Documento n.3849

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