Onorari forensi: più 25 per cento.

in Comunicati stampa
CAROVITA: PER L?ISTAT, STANGATE TARIFFARIE ED AUMENTI PAZZI NON INCIDONO SULL?INFLAZIONE (2,3 PER CENTO) SEMPRE SOTTO CONTROLLO, NONOSTANTE I RINCARI RECORD DELLE BENZINE E DI ALTRI BENI PRIMARI. IL GOVERNO VARA L?ENNESIMA STANGATA TARIFFARIA (PIU?25 PER CENTO) SUI GIA? PROIBITIVI ONORARI DEGLI AVVOCATI, DOPO AVER CANCELLATO I GIUDIZI PER EQUITA? SUI CONTRATTI DI MASSA OBBLIGANDO I CITTADINI CHE SI RIVOLGONO AI GIUDICI DI PACE AD ESSERE ASSISTITI DA AVVOCATI, CON I GIA? ESOSI TARIFFARI CHE AUMENTANO ALMENO DEL 25 PER CENTO ! UNA SEMPLICE CAUSA DAVANTI AL GIUDICE DI PACE, PASSA DA UN MINIMO DI 350 EURO A 437,5 EURO,E DA UN MASSIMO DI 1.200 EURO A 1.500 EURO ! Il Governo Berlusconi (ad opera del ministro della Giustizia, Roberto Castelli), ha firmato l?ennesima stangata sui conti delle famiglie, approvando il decreto ministeriale che rincara del 25 per cento le tariffe nazionali forensi. Le nuove tariffe,che entreranno in vigore nei prossimi giorni, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale,rappresentano l?ennesimo schiaffo ai provati conti delle famiglie ?adeguando? del 25 per cento i minimi e i massimi delle già proibitive tariffe legali, dopo aver cancellato dall?ordinamento i ?giudizi per equità? dai contratti di massa che consentivano a milioni di cittadini di fare a meno degli avvocati per le controversie di modesto importo impugnate davanti ai Giudici di Pace. Tali aumenti ?pazzi? che colpiranno milioni di cittadini,saranno certamente irrilevanti sull?inflazione ?di Stato? prossimamente registrata dall?Istat,che nonostante le continue stangate sulle benzine e sui beni di prima necessità, continua imperterrita ad essere inchiodata al 2,3 per cento rispetto ad un?inflazione ?reale? (non già quella percepita), che viaggia almeno al 6,9 per cento, ossia tre volte quella edulcorata dalla statistica ufficiale. Oltre a subire il danno dei tempi lunghi,spesso ?biblici? della Giustizia italiana (quella civile dura anche più di 7 anni),i cittadini dovranno subire la beffa di rincari sproporzionati delle spese legali aumentate del 25 per cento, senza che il Governo ed il Ministro della Giustizia abbiano trovato le risorse necessarie per rendere più veloci i tempi della giustizia ed i processi,potenziando gli organici e le infrastrutture degli uffici giudiziari, dove a volte i magistrati e/o cancellieri devono fare la colletta per far funzionare le semplici macchine fotocopiatrici e/o per acquistare la carta. Basta consultare i vecchi tariffari (www.avvocati.it) per rendersi conto dei livelli che saranno raggiunti con l?applicazione delle nuove tariffe: una semplicissima causa davanti al giudice di Pace che aveva un tariffario minimo di 350 euro, subisce un aumento di 87,50 euro, arrivando a 437,5 euro; mentre i livelli massimi fissati a 1.200 euro,subiscono un rincaro di 300 euro attestandosi a 1.500 euro. Mentre le cause con un valore fino a 25.000 euro, che costavano da un minimo di 500 euro fino a 1.500 euro,arrivano rispettivamente a 625 euro e a 1.875 euro,con rincari rispettivamente di 125 e 375 euro,per non parlare delle voci di spesa inserite nelle tariffe,ben 45, che ammontano a 970 euro circa (esame della pratica,archiviazione,ecc.) . Adusbef denuncerà all?Antitrust italiano ed europeo l?intollerabile situazione di cartello delle tariffe nazionali forensi e si riserva di impugnare gli aumenti al Tar del Lazio per evitare l?intollerabile stangata, che il Governo Berlusconi continua a perpetrare sulle spalle delle famiglie e dei cittadini sempre più vessati e tartassati.

14/04/2004

Documento n.3869

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