MPS: LO SCARICABARILE DI BANKITALIA INGANNATA E CONSOB ALL’OSCURO, E’ AGGRAVANTE.

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

MPS: LO SCARICABARILE DI BANKITALIA INGANNATA E CONSOB ALL’OSCURO, E’ AGGRAVANTE.

QUANTI DERIVATI TOSSICI SONO PRESENTI NEI BILANCI DELLE BANCHE ‘SFUGGITI’ AUTORITA’ DI VIGILANZA,CHE DOPO SCANDALO MPS O SONO COLLUSI CON BANCHE, O INCAPACI DI VALUTARE?

ADUSBEF,CHE SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE, PRESENTERA’ ESPOSTI-DENUNCE A PROCURE DELLA REPUBBLICA, CHIEDENDO DI VALUTARE RESPONSABILITA’ DIRETTE DI BANKITALIA E CONSOB.

 

   Chiunque abbia dimestichezza con la partita doppia e con un bilancio consolidato di banche e/o società quotate, sarà saltato dalla sedia ieri sera, dopo aver ascoltato a reti unificate e sui mass media, le difese d’ufficio interessate ed un gioco allo scaricabarile, indecoroso ed irresponsabile, architettato dal triangolo della frode a danno dei piccoli azionisti, lavoratori e contribuenti, costituito da Bankitalia, Consob, Monte dei Paschi di Siena.

   La Banca d' Italia, che dispone di un esercito di 7.500 dipendenti e di un ufficio di vigilanza di prim’ordine diretto fino a poco tempo fa dalla signora Anna Maria Tarantola, ha spiegato che «la vera natura di alcune operazioni riguardanti Monte dei Paschi riportate dalla stampa è emersa solo di recente, a seguito del rinvenimento di documenti tenuti celati all' Autorità di Vigilanza e portati alla luce dalla nuova dirigenza di Mps», che sarebbero addirittura sfuggiti alla stessa ispezione di Bankitalia avvenuta dalla metà del 2011 fino alla metà del 2012.

   La Consob, all’epoca dei fatti presieduta dal signor Lamberto Cardia, il cui rampollo avv.Marco è stato beneficato da milioni di euro di consulenze pagate dalle stesse società vigilate, banche in primis, si è accorta di aver chiesto già nei mesi scorsi di estendere l' ispezione alle operazione su prodotti strutturati i quali, ha sottolineato l’a.d. del MPS Viola: “che si tratta di operazioni complesse caratterizzate da strutture contrattuali altrettanto complesse”.

   Lo stesso Fabrizio Viola, a.d del Monte dei Paschi di Siena, in tandem con Alessandro Profumo, rinviato a giudizio e sotto processo per un reato odioso, come la frode fiscale ai danni dello Stato, che avevano presieduto ben due assemblee degli azionisti, la prima ordinaria del 27 aprile, la seconda straordinaria il 9 ottobre 2012 per l’aumento di capitale, assemblee dove in genere si fanno le pulci ai bilanci, ha impiegato oltre un anno solo per accorgersi dell’esistenza di una cassaforte contenente documenti segreti, affermando che né la Banca d' Italia, nè la Consob, erano state informate su Alexandria, un Cdo abilmente strutturato, già oggetto di attenzione di Paolo Mondani nella Puntata di Report del 6 maggio 2012 dal titolo: “Il Monte dei Fiaschi .

   Scrive Mondani:” Il rapporto Audit numero 460 del 2009, interno a Banca Mps, «vede » Alexandria e ne segnala tutti i rischi potenziali. A pagina 5 dell’allegato sulle controllate e le filiali estere, Alexandria viene descritta con precisione così come tutto il portafoglio titoli delle filiali estere. E nella relazione conclusiva, a proposito dell’area finanza allora diretta da Gianluca Baldassarri si fa esplicito riferimento a «un eccessivo ricorso a consulenze esterne» così come alla necessità di potenziare la registrazione delle telefonate nelle sale operative dove i contratti si chiudevano troppo spesso al cellulare, quindi impedendo l’effettuazione dei controlli”.

   La favoletta raccontata da Bankitalia, che ieri oltre ad aver dichiarato la propria inutilità nell’ammettere di essere stata ingannata da una banca che ha il dovere di vigilare anche con strumenti ispettivi, valutando la corretta apposizione delle poste contabili nei bilanci per prevenire crack, dissesti ed abusi nella delicata gestione del credito e del risparmio, senza ingannare a sua volta con cortine fumogene e comunicati poco credibili, secondo i quali: «Le operazioni di Mps sono ora all' attenzione sia della Vigilanza sia dell' Autorità giudiziaria», non può passare sotto silenzio ed essere pubblicati e rilanciati come acritiche veline dai mass media.

   Adusbef, che da quasi trent’anni è abituata a fare le pulci alle banche ed al connubio scellerato Abi-Bankitalia-banchieri sempre più a braccetto per frodare risparmiatori, consumatori-utenti, nell’interesse stesso della Banca d' Italia, la cui fiducia è sotto zero, specie dopo l’ammissione di impotenza ed inutilità –essendo poco credibile la storiella dei “documenti nascosti” , non fidandosi delle rassicurazioni anche sui contratti derivati tossici presenti nei bilanci delle banche che sfuggono così facilmente alle ispezioni di Bankitalia, presenterà esposti denunce alle Procure della Repubblica, chiedendo di valutare negligenze, connivenze, omessa vigilanza e responsabilità dirette di Bankitalia e Consob ai tempi del Governatore Mario Draghi e del Presidente Cardia.

 

                                                                                                                   Elio Lannutti (Presidente Adusbef)

Roma,24.1.2013

24/01/2013

Documento n.9306

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