MPS: DOV'ERANO CONSOB E BANKITALIA, QUANDO IL PRESIDENTE DELL'ABI MUSSARI, SOTTOSCRIVEVA DERIVATI SEGRETI, PER TRUCCARE I CONTI?

in Comunicati stampa

                                          COUNICATO STAMPA

 MPS: DOV'ERANO CONSOB E BANKITALIA, QUANDO IL PRESIDENTE DELL'ABI MUSSARI,EMETTEVA DERIVATI SEGRETI,DENOMINATI 'SANTORINI' ED 'ALEXANDRIA', PER TRUCCARE I CONTI ?

   Poichè l'intera rata dell'Imu prima casa, pari a 3,9 miliardi di euro, è stata destinata dal Governo Monti al Monte dei Paschi di Siena per evitare la bancarotta fraudolenta, i contribuenti italiani oggetto di una pressione fiscale pari al 45,3%,hanno il sacrosanto diritto di conoscere la genesi fedele delle operazioni spericolate in derivati, denominate 'Santorini' ed 'Alexandria', messe in piedi nel 2009 dall'attuale presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, e soprattutto perchè sia la Consob, responsabile della correttezza dei bilanci delle società quotate in borsa,che Bankitalia, preposta alla vigilanza sulla corretta gestione delle aziende di credito, non hanno mosso rilievi a tali rischiose operazioni che ne hanno minato la stabilità.

   Il Monte dei Paschi di Siena nel 2009 infatti, secondo una ricostruzione meticolosa de "Il Fatto Quotidiano" - durante la gestione di Giuseppe Mussari, avrebbe truccato i conti con un'operazione di ristrutturazione del debito per centinaia di milioni di euro di cui oggi i contribuenti italiani pagano il conto, con l'operazione Alexandria, dal nome di un contratto derivato siglato dal Monte con la banca giapponese Nomura e su cui sono in corso accertamenti da parte dell'attuale cda di Mps. Il contratto, ricostruisce il Fatto, impone subito una correzione nel bilancio di 220 milioni di euro ma i consulenti di Pwc e Eidos stanno cercando di quantificare il buco reale nei conti del Monte che, secondo una fonte anonima citata dal giornale, potrebbe salire a 740 milioni di euro. L'operazione Alexandria, al vaglio anche della Procura di Siena, sarebbe servita a Mps per "abbellire il bilancio 2009" scaricando su Nomura le perdite di un derivato basato su rischiosi mutui ipotecari che poi i giapponesi avrebbero riversato sul Monte attraverso un contratto 'segreto' a lungo termine.  

   Adusbef, ritenendo il dr. Alessandro Profumo, il massimo esperto in prodotti derivati, che Unicredit appioppò durante la sua gestione ad imprese fatte poi fallire,come la Divania di Bari,nel cui procedimento penale che si sta celebrando a Bari, sono stati rinviati a giudizio ben 20 dirigenti di Banca Unicredit per i reati di truffa ed estorsione dal Pm Isabella Ginefra, nominato alla presidenza del Monte per i buoni uffici e lo scambio di favori reciproci con l'attuale presidente Abi Giuseppe Mussari (la cui incompatibilità ai vertici dell'Abi, appare sempre più palese), è certa che sia la Banca d'Italia che la Consob, saranno in grado di chiarire l'esatta genesi dei derivati 'segreti' sottoscritti sotto la gestione Mussari, denominati 'Alexandria' e 'Santorini', che hanno generato impatti patrimoniali per centinaia di milioni di euro,ed un dissesto fiananziario (aggravato dalla valutazione sproporzionata di Banca Antonveneta pagata 10 miliardi di euro), addossato sia ai piccoli azionisti che a migliaia di lavoratori licenziati.

 

Elio Lannutti ( Presidente Adusbef)

 

Roma,22.1.2013

22/01/2013

Documento n.9304

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