Mezzogiorno d?Italia e tassi bancari: l?ennesima penalizzazione

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA NEL MEZZOGIORNO NON SOLO IL DENARO COSTA QUASI 2 PUNTI IN PIU? RISPETTO AL NORD, MA ANCHE I DEPOSITI BANCARI HANNO UNA REMUNERAZIONE INFERIORE AL SETTENTRIONE. LE BANCHE CONTRIBUISCONO, CON TALI INIQUE PENALIZZAZIONI, AD AFFOSSARE L?ECONOMIA MERIDIONALE E LE SUE SCARSE PROSPETTIVE DI SVILUPPO ! L?ultimo bollettino di Bankitalia, conferma che il costo del denaro è più caro al sud di quasi 2 punti percentuali ed anche i depositi bancari vengono retribuiti con tassi di interesse inferiori di 0,44 per cento rispetto all?Italia Centrale (1,44 per cento contro 1,90 per cento). Al sud il denaro costa 1-2 punti in piu? rispetto al resto d?Italia e la retribuzione dei depositi bancari è nettamente inferiore, da un minimo di 0,25 per cento fino allo 0,46 per cento. La forbice tra depositi ed impieghi era pari, nel settembre 2002, al 4,03 per cento: 1,71 per cento i tassi passivi nominali sui depositi contro il 5,74 per cento dei tassi attivi a breve sui finanziamenti per cassa, mentre tale margine si allarga sui depositi liberi al 4,69 per cento essendo fissati i primi al 5,85 per cento (impieghi) i secondi al 1,16 per cento (depositi). Se esaminiamo la distribuzione dei tassi per localizzazione regionali, la forbice si allarga ancora di più. La Regione con la retribuzione minima dei depositi liberi è la Calabria, con il tasso dello 0,82 per cento,quella massima è il Lazio con il tasso pari all?1,50 per cento, mentre la Regione che paga in assoluto il più alto costo del denaro è sempre la Calabria con il tasso dell? 8,52 per cento. Sono quindi i calabresi ad avere la forbice più elevata: pagano il denaro ad un tasso dell?8,52 per cento e vedono retribuiti i depositi liberi al saggio dello 0,82 per cento con il margine del 7,70 per cento, quasi il doppio alla media nazionale del 4,03 per cento. Le banche non possono invocare generiche diversita? del grado di rischio; tempi e procedure di recupero; la frammentazione dei rapporti creditizi,per giustificare l?anomalo differenziale del costo del denaro che penalizza il Meridione e le sue scarse prospettive di sviluppo, senza fare una seria ed approfondita analisi sulla qualità e meritorietà del credito erogato, sul grado di condizionamento per deliberare gli affidamenti. Il rapporto della Banca d?Italia dimostra che proprio dove esiste maggior bisogno le banche chiudono i rubinetti del credito od impongono condizioni tali da renderne difficoltoso l?accesso costituendo, con tale mentalità, una vera e propria palla la piede per l?armonico ed equilibrato sviluppo economico. TASSI BANCARI ATTIVI E PASSIVI Dati settembre 2002 ? fonte Bankitalia TASSI PASSIVI PER LA CLIENTELA TASSI ATTIVI PER LA CLIENTELA TOTALE di cui: TOTALE Finanz. in euro e di cui Depositi valute dell?area euro liberi di cui Conti correnti liberi a.TOTALE ITALIA 5,74 5,85 1,71 1,16 1,48 b. ITALIA NORD-OCCID. 5,22 5,31 1,67 1,09 1,45 Piemonte 5,98 6,11 1,54 1,14 1,25 Valle d?Aosta 6,39 6,55 1,57 1,03 1,36 Liguria 6,58 6,82 1,46 0,85 1,25 Lombardia 5,00 5,07 1,73 1,12 1,52 c. ITALIA NORD-ORIEN. 5,99 6,16 1,74 1,22 1,42 Trentino-Alto Adige 5,84 6,03 1,93 1,32 1,75 Veneto 6,39 6,56 1,74 1,21 1,40 Friuli-Venezia Giulia 6,36 6,54 1,69 1,04 1,53 Emilia-Romagna 5,52 5,68 1,73 1,29 1,39 d. ITALIA CENTRALE 6,09 6,19 1,90 1,36 1,71 Marche 5,87 5,97 1,79 1,48 1,55 Toscana 6,36 6,52 1,82 1,04 1,48 Umbria 7,16 7,39 1,72 1,37 1,45 Lazio 5,92 5,97 1,97 1,50 1,85 e. ITALIA MERIDIONALE 7,46 7,60 1,44 0,98 1,20 Campania 7,58 7,80 1,42 1,09 1,22 Abruzzo 7,03 7,12 1,51 1,16 1,29 Molise 7,98 8,07 1,45 1,04 1,21 Puglia 7,16 7,26 1,51 0,87 1,22 Basilicata 6,80 6,84 1,36 0,95 1,11 Calabria 8,44 8,52 1,38 0,82 1,04 f. ITALIA INSULARE 7,73 7,84 1,71 1,19 1,47 Sicilia 7,81 7,92 1,72 1,18 1,43 Sardegna 7,52 7,63 1,70 1,22 1,54

07/03/2003

Documento n.2952

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