MANIPOLAZIONE EURIBOR: CHI OSTACOLA LE ROGATORIE DEL PM DI TRANI MICHELE RUGGIERO, CHE INDAGA SU 5 BANCHE STRANIERE DOPO DENUNCIA ADUSBEF E FEDERCONSU

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

MANIPOLAZIONE EURIBOR: CHI OSTACOLA LE ROGATORIE DEL PM DI TRANI MICHELE RUGGIERO, CHE INDAGA SU 5 BANCHE STRANIERE DOPO DENUNCIA ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI ? COME MAI NEGLI USA ED IN EUROPA,GRANDI BANCHE MANIPOLATRICI HANNO PAGATO 30 MLD,MENTRE IN ITALIA LA FANNO FRANCA ?

  L’inchiesta sulla manipolazione del tasso Euribor,  nel mirino della procura di Trani, dopo le denunce di Adusbef e Federconsumatori del luglio 2012, con il Pm di Trani Michele Ruggiero che aveva aperto  un fascicolo per truffa aggravata e grave manipolazione dei mercati a carico di ignoti; costituito un pool di esperti indipendenti per accertare le gravissime manipolazioni dei tassi Euribor; visitato gli uffici milanesi della banca britannica Barclays, con gli uomini del nucleo di polizia tributaria di Bari, per acquisire numerosi documenti, materiale informatico e mail, con l'obiettivo di cercare le prove su banche che avrebbero operato la manipolazione, con ricadute negative sui tassi dei mutui per almeno 3,2 miliardi di euro pagati dagli italiani, che vede indagati sette trader di diverse nazionalità che hanno operato nella city londinese, per conto di Barclays, Deutsche Bank, Hsbc, Rbs e Société General, banche presso le quali lavoravano all'epoca dei fatti, è bloccata da oltre un anno.

   Le autorità giudiziarie straniere, molto solerti nel condannare le banche di affari che hanno patteggiato pagando decine di miliardi di euro ammettendo le responsabilità fraudolente, investite da oltre un anno dal Pm Ruggiero per accedere alle rogatorie internazionali, hanno bloccato le richieste, rischiando in questo modo di vanificare il procedimento giudiziario.

   Il tasso Euribor è un tasso di mercato costruito con  prudenza. Come recita il sito ufficiale:  “E’ il tasso a cui una primaria banca presta all’altra” seguendo la prevista procedura: ogni giorno, le quaranta banche del panel (in Italia Intesa,Unicredit,MPS ,Ubi), forniscono il proprio tasso. Da questi, vengono estromessi il 15% più alto e più basso, mentre sul rimanente si fa la media. In questo modo viene stabilito l’Euribor: il tasso che dirà quanto dovremo pagare, come rata di mutuo variabile, o se un derivato è in perdita. In teoria, l’elevato numero di banche, dovrebbe garantire che nessuno, con il suo piccolo quarantesimo, possa condizionare l’andamento della media. A patto, però, che ogni banca fornisca i propri di dati. E non quelli di altri. Altrimenti, il panel, finisce per essere governato da pochi. E proprio quello che è accaduto con la manipolazione, portando le maggiori banche europee a risarcire miliardi di euro.

     I  traders stranieri ed italiani che decidono il tasso Euribor infatti, anziché comunicare ogni pomeriggio agli organismi preposti il tasso a cui veniva scambiato il denaro, concordavano le comunicazioni da dare, influenzando e manipolando  il sistema bancario e finanziario italiano, con lesioni per i sottoscrittori di mutui e di derivati ancorati al tasso Euribor, che Adusbef e Federconsumatori hanno stimato in 3,2 miliardi di euro ai danni di 2,5 milioni di famiglie italiane, pesantemente danneggiate da illegalità e manipolazioni sull'Euribor, con una media di 1.200 euro di danni pro-capite subiti da tutti i cittadini i cui contratti di mutuo hanno tassi di interesse legati all'Euribor,che nel 2008 superò il 5,3%.

    I trader sono accusati di manipolazione del mercato perché - secondo l'accusa - anziché comunicare alle 17 di ogni pomeriggio il tasso di interesse al quale le banche si scambiavano il danaro, si mettevano d'accordo per alterare il valore del tasso stesso. In questo modo - secondo gli inquirenti - hanno influenzato il mercato finanziario e bancario italiano, provocando danni ai sottoscrittori dei mutui e dei derivati, che sono agganciati all'Euribor. Dopo aver raccolto elementi d'accusa a carico dei traders, la procura sta ora indagando sui general manager dei cinque istituti di credito perché vi è il sospetto che fossero complici del comportamento illecito dei loro dipendenti.

   L’inchiesta, molto delicata ha effetto anche sui derivati sottoscritti dal Tesoro per 160 miliardi di euro, contratti che costati 16,9 miliardi di euro pagati dall’Erario che potrebbero essere impugnati nei Tribunali italiani, per gravissimi conflitti delle banche di affari di riferimento del Tesoro, che hanno già patteggiato ammettendo le loro gravissime responsabilità. Chi blocca le rogatorie del Pm Ruggiero ? Adusbef e Federconsumatori vogliono risposte sull’ennesimo mistero che avvolge le banche di affari e la finanza.

 

                                                                         Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma,27.5.2015 

27/05/2015

Documento n.10102

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