L’“UNIONE BANCARIA” NON EVITERA’ NUOVE CRISI. ACCORDO DEL TUTTO INSODDISFACENTE PERCHÉ NON SEPARA BANCHE COMMERCIALI E BANCHE D’AFFARI.
L’“UNIONE BANCARIA” NON EVITERA’ NUOVE CRISI.
ACCORDO DEL TUTTO INSODDISFACENTE PERCHÉ NON SEPARA BANCHE COMMERCIALI E BANCHE D’AFFARI.
Spacciato come "storico e comparabile all'Unione monetaria”, l'accordo sul meccanismo che farà fallire le banche in modo controllato (SRM) senza che la loro crisi metta a rischio né il sistema finanziario né gli Stati, è l'ennesimo inchino dei ministri economici e dei governi ai grandi cartelli bancari e finanziari ed alla Bce. Mediaticamente all'opinione pubblica e ai risparmiatori si sta spacciando per strumento di tutela un meccanismo che invece nasconde soluzioni finanziarie e giuridiche per banchieri e governanti, e non in grado di rimuovere le cause delle crisi finanziarie come quella in cui siamo impantanati dal 2008.
Se davvero i ministri economici, maggiordomi prediletti dei banchieri, avessero voluto offrire strumenti efficaci per evitare i disastri ed i rischi di una nuova Lehman Brothers, alla luce delle recenti crisi sistemiche avrebbero avuto il dovere di introdurre la netta separazione tra le banche commerciali - che prestano denaro per sostenere economia e produzione - e le banche di affari, autorizzate ancor di più, da questo accordo, a spacciare strumenti finanziari e derivati tossici per appagare la smisurata avidità dei banchieri di sistema, sottacendone la responsabilità penale.
Non ci sarà alcuna stabilità finanziaria e migliori condizioni di finanziamento all'economia reale senza la deterrenza preventiva della galera per i banksters corsari della finanza internazionale, che trovano nei governi e nella Bce i loro massimi protettori.
Adusbef e Federconsumatori sono certi che il nuovo parlamento Ue, che uscirà dalle elezioni europee del maggio prossimo, saprà correggere questo ennesimo accordo salva banche che di fatto addosserà ad azionisti, obbligazionisti e correntisti il peso della risoluzione di problemi creati dai banchieri, accordo vergognosamente spacciato dalle lobby bancarie governative - e dai loro sodali mediatici - per tutela dei mercati finanziari, dell'interesse generale e del bene comune.
Adusbef e Federconsumatori
Roma, 19 dicembre 2013
19/12/2013
Documento n.9578