LIETI CHE LA CORTE DEI CONTI ABBIA APERTO INDAGINE PER RIMBORSO DI 2,5 MILIARDI DI EURO A MORGAN STANLEY, PURCHE' NON SIA ARCHIVIATA

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

 MEF: LIETI CHE LA CORTE DEI CONTI ABBIA APERTO INDAGINE PER RIMBORSO DI 2,5 MILIARDI DI EURO A MORGAN STANLEY. MA ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI, CHE AVEVANO INVIATO UNA CONTESTUALE DENUNCIA ANCHE ALLA CORTE DEI CONTI OLTRE CHE A 10 PROCURE IL 26.6.2013, AUSPICANO CHE NON VENGA ARCHIVIATA,  COME LA PRECEDENTE SULLE AGENZIE DI RATING !

      Adusbef e Federconsumatori, che avevano inviato una contestuale denuncia a 10 procure della Repubblica ed alla Procura Generale della Corte dei Conti il 26 giugno 2013, liete che il procuratore Raffaele De Dominicis, abbia aperto un fascicolo di indagine per verificare se la restituzione del debito di 2,5 miliardi di euro da parte del ministero del Tesoro alla banca Morgan Stanley nel 2011, abbia causato un danno erariale, auspicano che tale indagine non faccia la stessa fine della precedente sulle agenzie di rating, inopinatamente archiviata dopo un paio di anni e proprio alla vigilia dell’udienza decisiva al Tribunale di Trani, all’indomani di reticenti risposte del Governo ad interrogazioni parlamentari e puntuali diffide, sulla mancata costituzione di parte civile del Mef al processo di Trani contro Fitch e Standard & Poor’s.

    Adusbef e Federconsumatori faranno avere ai magistrati contabili ed al procuratore Raffaele De Dominicis, che hanno avviato gli accertamenti, di concerto con la procura di Roma, gli ultimi atti depositati dal Pm Michele Ruggiero in merito al conflitto di interesse, ravvisato nelle carte allegate e negli interrogatoria cominciare dalla consulenza che ricostruisce l'

intera vicenda sulla clausola di restituzione del debito che l' Italia aveva contratto con Morgan Stanley tra il 1994 e il 2001, in contratti diversi, e che la banca americana decise di attivare nel 2011 ottenendo il pagamento cash di un derivato per la somma di 2,5 miliardi di euro.

   La credibilità delle istituzioni agli occhi dei cittadini, si misura anche con questi doverosi atti giudiziari, che negli Usa hanno portato, Morgan Stanley e S&P, a patteggiare con l'amministrazione Obama e con la Sec (ente federale che vigila sulla Borsa degli States) rispettivamente due multe da 2,6 e da 1,5 miliardi di euro per la vendita di quei mutui sub-prime che contribuirono a causare la crisi finanziaria sistemica iniziata nel 2007, intossicato l’economia reale e disseminato macerie sociali; mentre in Italia, con complicità istituzionali e di taluni massa media, le stesse Agenzie di Rating e la Banca di affari Morgan Stanley, cercano di farla franca.

 

                                                           Elio Lannutti

(Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma,26.3.2015

03/06/2015

Documento n.10003

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