LEGGE STABILITA’: L’EMENDAMENTO 3.1.000 DEI RELATORI,SPACCIATO PER SOSTEGNO ECONOMIA,STABILIZZA ESCLUSIVI INTERESSI BANCHE,FONDAZIONI E CDP.VERGOGNA!

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

 LEGGE STABILITA’: L’EMENDAMENTO 3.1.000 DEI RELATORI,SPACCIATO PER SOSTEGNO ALL’ECONOMIA, STABILIZZA ESCLUSIVI INTERESSI BANCHE E CDP,PER GARANTIRE I DIVIDENDI ALLE FONDAZIONI BANCARIE. GOVERNO NON TROVA SOLDI PER 2A RATA IMU,MA LI TROVA PER GARANTIRE PATRIMONIO BANCHE !

   Leggendo con attenzione l'emendamento N.3.1000 presentato due giorni fa dai due relatori della legge di Stabilità, i senatori Giorgio Santini del Pd e Antonio D' Alì del Pdl (ora Nuovo Centrodestra), spacciato per dare sostegno all’economia su progetti di ricerca, innovazione, fondo di garanzia per la prima casa su mutui ipotecari, si scopre che le uniche garanzie offerte riguardano le attività delle banche ad opera dello Stato, per sfilare dai bilanci delle banche il peso di crediti rischiosi, trasferendoli alla garanzia pubblica.   E’ un vero capolavoro spacciare l’aiuto alle imprese ed ai mutuatari in difficoltà mediante una maggiore disponibilità di credito, ottenendo il risultato di una operazione che ha lo scopo di aiutare le banche a distribuire dividendi ai loro azionisti, tra i quali le 88 Fondazioni bancarie sparse sul territorio, che attendono impazienti almeno 1,4 miliardi di euro dalle banche da loro controllate, per poter continuare a soddisfare gli smodati appetiti delle loro clientele, in una fase in cui sono state registrate ben 145 miliardi di euro di sofferenze.   E mentre le banche impiegano in buona parte i 267 miliardi di crediti Bce ottenuti al tasso dell’1% per acquistare i titoli di Stato, sottraendo almeno 50 miliardi di euro nell' ultimo anno agli impieghi richiesti da imprese e famiglie per rimettere in moto l’economia, la Cassa Depositi e Prestiti governata principalmente dalle Fondazioni bancarie, ottiene un surrettizio rafforzamento patrimoniale delle banche, dalla garanzia statale gentilmente offerta dal Governo e dal ministro Saccomanni.   Dopo la garanzia statale sulle obbligazioni tossiche, istituita dal decreto Salvaitalia nel dicembre 2011 dal governo Monti, lo sconto fiscale per le perdite sui crediti (19,4 miliardi di euro dal 2015 al 2022, l' acquisto da 700 milioni di una società informatica controllata dalle banche, la Sia, la rivalutazione del patrimonio di Bankitalia, arriva l’ennesimo aiutino alle banche, per strozzare meglio l’economia e gli imprenditori che non riescono ad avere credito.    Adusbef e Federconsumatori scandalizzate da manovre ossessivamente dettate dai banchieri per salvaguardare i propri interessi, denunciano i paradossi del governo Letta che ha stimato ricavi da 10-12 miliardi sulle privatizzazioni, che se andrà bene farà incassare al massimo 2,5 miliardi di euro allo Stato, per premiare ancora una volta le banche con centinaia di milioni di commissioni di rito, ed ancora una volta le fondazioni bancarie, che avendo il 20 per cento della CDP, otterrano una ricca cedola di almeno 600 milioni di euro.   Mentre lavoratori e famiglie fanno i conti con povertà e miseria, il governo Letta continua a regalare le poche risorse alle banche ed alle ricche Fondazioni bancarie. Adusbef e Federconsumatori auspicano un ritiro di emendamenti ad uso e consumo dei banchieri, sulla pelle dei consumatori, delle famiglie, dei piccoli imprenditori perseguitati dal fisco e strozzati dai banchieri e della povera gente.

 

23/11/2013

Documento n.9553

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK