La lettera del governo ai cittadini è vietata dalla legge 150/2000

in Comunicati stampa

COMUNICATO DELL?INTESA DEI CONSUMATORI
(Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori)
STOP ALLA LETTERA DEL GOVERNO SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI. E? VIETATA DALLA LEGGE N.150 DEL 7/6/2000. L?INTESA DEI CONSUMATORI SI RIVOLGE AL PROCURATORE GENERALE DELLA CORTE DEI CONTI E ALL?AUTORITA? DELLA PRIVACY. I CONSUMATORI LANCIANO UNA PROPOSTA ALTERNATIVA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BERLUSCONI

L?Intesa dei Consumatori (ADOC, ADUSBEF, CODACONS E FEDERCONSUMATORI) è sempre stata d?accordo con le comunicazioni di carattere sociale che il Governo fa e anche con gli spot tesi a chiarire la portata, e la opportunità per i cittadini di chiedere l?applicazione di una legge approvata dal Parlamento. Così in occasione dell?appello fatto agli extracomunitari o agli allevatori per indurli a chiedere la sanatoria per i visti o per le quote latte. Ma l?intenzione del Governo di oggi di inviare una lettera ai cittadini per spiegare loro la riforma delle pensioni è illegale. Infatti, la comunicazione istituzionale può essere riferita solo a LEGGI GIA? APPROVATE dal Parlamento e non a proposte o disegni di legge che sono espressione di una sola parte politica. A vietarlo è la legge n. 150 del 7/6/2000 che all?art. 1 comma 5 prevede alla lettera A che le comunicazioni del Governo possono essere dirette a ?illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l?applicazione?, e non quindi a proposte di norme non ancora entrate in vigore. La stessa legge, al comma 4 dell?art. 1, ribadisce che vanno rispettate le norme sulla ?tutela della riservatezza dei dati personali?. La legge non consente di propagandare iniziative di legge anche se del Governo a spese della collettività ossia anche di quella parte di cittadini che non sono rappresentati da chi la proposta ha fatto. "Una iniziativa del genere - ha commentato l?avvocato costituzionalista e presidente del Codacons Carlo Rienzi - tra l?altro travolgerebbe la par condicio dei parlamentari mettendo in posizione di vantaggio solo alcuni a scapito degli altri. Essa sarebbe ammissibile, ma mai con i soldi dei cittadini, solo se la lettera contenesse in pari misura la tesi del governo e quelle dell?opposizione". Inevitabile quindi il ricorso alla Corte dei Conti al cui Procuratore Generale è stato chiesto di bloccare l?iniziativa che costituisce uno spreco di danaro pubblico e una violazione del principio di rappresentatività del Parlamento. Nel contempo l?esposto è stato anche inviato all?Autorità Garante della Privacy dopo che decine di associati all?INTESA hanno protestato e affermato di non voler ricevere la lettera. Già in passato l?Autorità ha sancito l?illegalità della corrispondenza (e delle e-mail) inviata a qualcuno senza che fosse stata da costui richiesta. L?Autorità può sia sospendere l?iniziativa che irrogare al Presidente del Consiglio una sanzione pecuniaria. L?Intesa propone al Presidente Berlusconi di utilizzare i 16 miliardi necessari per la lettera per spiegare ai cittadini la legge salva - compagnie o addirittura per inviare loro un bonus fiscale o un buono sconto per acquisti in occasione del santo Natale. Si ricorda intanto che domani a Roma a Palazzo Rospigliosi (ore 19 via XXIV Maggio, 43) in occasione del compleanno dell?Avv. Carlo Rienzi, Presidente Codacons, si terrà la premiazione da parte dell?Intesa di 5 soggetti (tra politici, giornalisti e personaggi dell?informazione dell?associazionismo) a cui verrà consegnato il titolo ?AMICI DEL CONSUMATORE?.

07/10/2003

Documento n.3475

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