L’ Intesa dice NO a TelecomItalia ed apre la vertenza dei “servizi” telefonici.

in Comunicati stampa
COMUNICATIO STAMPA DELL’INTESA DEI CONSUMATORI Servizi telefonici con sovrapprezzo: cara Telecom non ti paghiamo! L’ Intesa dice NO a TelecomItalia ed apre la vertenza dei “servizi” telefonici. Più di 400 mila gli utenti rimasti coinvolti. L’ Intesa dice un secco NO alla conciliazione “caso per caso” proposta da Telecom per incassare milioni di euro non dovuti da decine di migliaia di utenti. La conciliazione è infatti già avvenuta dopo la montagna di denunce ed il caso (identico per tutti gli utenti) è già stato definito con l’impegno da parte di Telecom di “girare” ai presunti fornitori di tali servizi il credito che oggi singolarmente pretende direttamente di incassare dagli stessi utenti. Telecom Italia sbaglia come sbagliava ai tempi del 144 e non può continuare a vessare ingiustamente gli utenti: il pagamento di tali “servizi a sovraprezzo” non può essere preteso perché contrasta con gli accordi con gli utenti la delibera che impone costi massimi previsti dalla delibera dell’Autority e la legge che vieta di imporre all’utente l’accettazione di prestazioni supplementari non connesse all’oggetto del contratto sottoscritto e la stessa normativa europea sul punto che impone informazione ed “una effettiva e consapevole scelta” da parte dei consumatori. Tali “servizi” non potevano neppure essere fatturati in bolletta e le numerazioni 166.899.70X sono state attivate, senza alcuna richiesta in tal senso da parte dell’utente, cui viene al contrario imposto di attivarsi facendo espressa domanda per la disabilitazione. Sul punto l’accoglimento delle istanze delle associazioni da parte dell’Autorità per le Garanzie delle TLC, peraltro modesta in rapporto al fatturato enorme originato dal 70X, ribadisce la posizione assunta sin dal primo momento dall’ Intesa, di totale contrasto di questa ennesima vessazione ai danni degli utenti. Piuttosto che vessare gli utenti riduca i costi del servizio e spieghi, insieme all’Autorità delle Comunicazioni che dovrebbe garantire gli utenti, perchè il servizio adsl flat da una ricerca eseguita dall’associazione sia per gli utenti italiani il più caro d’Europa e del 300% superiore al costo degli utenti francesi della stessa azienda, consociata francese di Telecom. L’ Intesa invita gli utenti interessati ad inviare per fax a TelecomItalia diffida per contrastare tali illegittime richieste e preannunciare la propria adesione all’azione collettiva in sede giudiziale ed il boicottaggio aziendale con il passaggio ad altro operatore. Il testo della lettera è disponibile sul sito Intesaconsumatori.it e presso tutte le sedi territoriali delle associazioni facenti parte dell’Intesa Roma, 11-10-04 Istruzioni per l’uso per il caso dei numeri telefonici 70X... L’Intesa dice NO a TelecomItalia ed apre la vertenza dei “servizi” telefonici. L’ Intesaconsumatori NON accetta la proposta Telecom formulata in data 6 Ottobre di riaprire le conciliazioni già definite per ottenere “caso per caso” con l’avallo dei conciliatori dell’associazione pagamenti di milioni di euro non dovuti da decine di migliaia di utenti. Le conciliazioni infatti sono già avvenute dopo la montagna di denunce ed il caso (identico per tutti gli utenti) è già stato definito con l’impegno da parte di Telecom di “girare” ai presunti fornitori di tali servizi il credito che oggi singolarmente pretende direttamente di incassare dagli stessi utenti. Telecom Italia sbaglia come sbagliava ai tempi del 144 e non può continuare a vessare ingiustamente gli utenti: il pagamento di tali “servizi a sovrapprezzo” non può essere preteso perché contrasta con gli accordi, la delibera Piano di numerazione nazionale emanato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni il 4 luglio 2003 da cui risulta che le utenze con numerazione 709 sono riservate alla connessione internet con tariffe massime da € 0,10 per lo scatto alla risposta e €0,006/min. per la connessione e la legge che vieta di imporre all’utente l’accettazione di prestazioni supplementari non connesse all’oggetto del contratto sottoscritto e la stessa normativa europea sul punto che impone informazione ed “una effettiva e consapevole scelta” da parte dei consumatori. Sul punto l’accoglimento delle istanze dell’associazione da parte dell’Autorità per le Garanzie delle TLC, peraltro modesta in rapporto al fatturato enorme originato dal 70X, ribadisce la posizione assunta sin dal primo momento dall’associazione di totale contrasto di questa ennesima vessazione ai danni degli utenti. Per contrastare definitivamente tali richieste occorre una mobilitazione degli utenti che devono difendere i propri diritti nelle sedi previste, penali come è già stato chiesto, ma anche civili: le argomentazioni sono molteplici in quanto tali “servizi” non potevano neppure essere fatturati in bolletta e le numerazioni 166.899.70X sono state attivate, senza alcuna richiesta in tal senso da parte dell’utente, cui viene al contrario imposto di attivarsi facendo espressa domanda per la disabilitazione. Piuttosto che vessare gli utenti riduca i costi del servizio e spieghi, insieme all’Autorità delle Comunicazioni che dovrebbe garantire gli utenti, perchè il servizio adsl flat da una ricerca eseguita dall’associazione sia per gli utenti italiani il più caro d’Europa e del 300% superiore al costo degli utenti francesi della stessa azienda, consociata francese di Telecom. L’associazione ha predisposto un modello (riportato in calce) che tutti gli utenti interessati possono inviare per fax a TelecomItalia per diffidarla dall’insistere con tali illegittime richieste preannunciando la propria adesione all’azione collettiva ed inibitoria in sede giudiziale ed il boicottaggio aziendale con il passaggio ad altro operatore. Eccone il testo:
Spett.le Telcom Italia spa Piazzetta Affari-Milano Tramite Fax 803308770 e, per posta ordinaria a Spett.le (Adusbef) (Adoc) (Federconsumatori) (Codacons ) Via____________________________ Cap__________ Città_____________ Oggetto: riscontro Vs lettera priva di data e di sottoscrizione relativa ad addebiti numerazioni non geografiche a sovrapprezzo bimestre……………………. euro……………………… Il sottoscritto sig. aderente dell’associazione Adusbef che mi legge per conoscenza residente in via n. , premesso -che è utente del servizio telefonico di codesta società con il n° ; -che ha sempre regolarmente pagato i propri consumi telefonici come fatturati in bolletta; -che contrariamente a quanto previsto normativamente è stato addebitato nella bolletta del bimestre indicato all’oggetto servizi forniti da OLO ignoti con numeri con prefisso "non geografico”; -che in realtà il sottoscritto non ha MAI chiesto l’attivazione di tali servizi e non ha MAI usufruito o volontariamente utilizzato gli specifici servizi collegati a tali numerazioni ignote non rientranti nel proprio contratto di utenza telefonica; -che conseguentemente il collegamento (che si assume avvenuto) deve ritenersi contro la propria volontà come per altre migliaia di utenti come già denunciato pubblicamente anche da parte dell’associazione più volte e da ultimo nel corso della trasmissione televisiva “Mi manda Rai 3” del 6/10/04; -che dopo la denuncia dei fatti esposti alla Procura territorialmente competente si è definito in sede conciliativa accordo con cui il debito veniva “girato all’ OLO di competenza ”; -che la missiva di cui all’oggetto contiene al contrario richiesta di pagamento del medesimo credito che per ammissione resa dal Vs funzionario nella trasmissione citata è in realtà di Vs esclusiva pertinenza e titolarità; tutto ciò premesso nel ribadire l’assoluta illegittimità della richiesta di pagamento riferito a "servizi" con prefisso non geografico, ribadita da ultimo dall’Autority delle TLC con sanzioni milionarie in capo agli OLO e nel disconoscere l’effettivo contenuto, funzionamento, effetti, costi e la violazione a quant’altro previsto dalla normativa vigente riguardo i servizi audiotel ed i contratti conclusi a distanza Vi rivolge formale invito-diffida *di immediato e definitivo storno degli importi non dovuti descritti in premessa riferibili a collegamenti con prefisso non geografico non forniti e comunque in contrasto con la legge ed in assenza di volontà; *a volerVi astenere da qualsiasi atto di scollegamento della linea, avendo ritualmente adempiuto alle proprie obbligazioni derivanti da contratto telefonico, preavvisando in contrario specifica querela; *a volerVi astenere da qualsiasi azione di recupero delle somme in questione; *a voler comunicare ove non abbiate già provveduto, elenco preciso e completo dei numeri che si assumono chiamati, dei riferimenti completi delle società titolari di tali numerazioni, dati che saranno utilizzati nell’ambito della promovenda azione giudiziaria civile ed inibitoria per la quale si dà mandato di predisposizione all’associazione in epigrafe. Si fa inoltre sin d’ora espressa riserva di cessazione di ogni rapporto contrattuale e passaggio ad altro operatore. Distinti saluti.

11/10/2004

Documento n.4176

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