INTESACONSUMATORI CHIEDE LA ROTTAMAZIONE DELL’ISTAT E DI DATI SURREALI

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA DELL’INTESA CONSUMATORI ISTAT: INFLAZIONE IN CALO; OCCUPAZIONE IN AUMENTO; RETRIBUZIONI CRESCIUTE DEL 3 PER CENTO ! L’ISTAT RILEVA UN PAESE CHE NON C’E’ E NON ESISTE,FACENDOSI BEFFE DEI DISAGI E DELLE DIFFICOLTA’ DEI CITTADINI A SOPRAVVIVERE. DATI E PANIERE ISTAT FUNZIONALI AL GOVERNO ! INTESACONSUMATORI CHIEDE LA ROTTAMAZIONE DELL’ISTAT E DI DATI SURREALI, CHE OFFENDONO L’INTELLIGENZA E LA SCIENZA STATISTICA ! Non solo Intesaconsumatori, ma anche gli analisti,che si aspettavano un tasso di inflazione in aumento dello 0,2 per cento,sono rimasti sorpresi e meravigliati dagli ultimi dati usciti dal cilindro dell’Istat che come per incanto,limando ed aggiustando, hanno registrato una diminuzione dell’inflazione dal 2,3 per cento al 2,1 per cento. Il dato delle città campione risulta infatti inferiore alle aspettative degli analisti che si attendevano un tasso in aumento dello 0,2 per cento mensile con un incremento tendenziale annuo stabile al 2,3 per cento. Tra i motivi del calo più forte del previsto, gli esperti citano la pressione al ribasso dai prezzi dei prodotti alimentari e da parte di molte altre categorie ’core’ inclusa anche la voce energia,ma anche la crisi dei consumi causata da 3 anni di ininterrotte speculazioni con il pretesto dell’euro. Ma se le famiglie (quelle che si sono potuto permettere le vacanze),al rientro dalle ferie hanno avuto le cattive sorprese di ulteriori aumenti e ritocchini,dal caro libri al caro corredo scolastico,dal caro benzina al caro banca,come è possibile che un istituto centrale di statistica abbia potuto avallare un abbattimento del carovita,il più basso dal settembre 1999 ? Una brusca frenata rispetto al +2,3 % di agosto, nonostante il prezzo record del petrolio, che ha infranto la soglia dei 50 dollari al barile e del caro benzina,che costa non meno di 1,175 euro per un litro di verde,di 1 euro per un litro di gasolio,è da ricercare principalmente nella contrazione dei consumi (le famiglie non hanno più nulla da spendere),ma anche nelle tariffe rilevate centralmente dall’Istat,miracolosamente ridotte come per incanto a volontà superiori a livelli fisiologici. Inflazione in calo,retribuzioni lorde per unità del lavoro equivalenti a tempo pieno cresciute del 3% (+0,6% rispetto a gennaio-marzo 2004), tasso di occupazione che ha raggiunto soglie mai viste prima proiettato verso la piena occupazione,disegnano un paese surreale presente nelle fantasie statistiche dell’Istat,non purtroppo nella realtà. E’ arrivato il tempo che anche le organizzazioni sindacali,i partiti,le forse sociali,si pongano il problema delle continue,plurime provocazioni mensili del presidente Biggeri,per rottamare dati irrealistici quanto surreali di una istituzione la cui serietà è messa in dubbio 3 volte al mese, nella continua sfida al senso del ridicolo

30/09/2004

Documento n.4154

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