Iniziano i saldi: i nostri consigli

in Comunicati stampa
COMMERCIO: INIZIA DA GIOVEDI 1 LUGLIO IN MOLISE LA STAGIONE DEI SALDI ESTIVI,MA I PREZZI “SCONTATI” RICHIESTI,SPESSO UGUALI A QUELLI PIENI PRATICATI AI TEMPI DELLA LIRA,DIFFICILMENTE FARANNO RIPARTIRE I CONSUMI “STAGNANTI” A CAUSA DELLA CRISI DELLA “QUARTA SETTIMANA” CHE INVESTE MILIONI DI FAMIGLIE,ANCHE DEL CETO MEDIO, CHE NON ARRIVANO A FINE MESE ! I CONSIGLI UTILI PER EVITARE BRUTTE SORPRESE A DANNO DEI CONSUMATORI. Inizia il 1 luglio in Molise per seguire a ruota il 3 luglio Campania e Lombardia (ultima la Val d’Aosta il 10 agosto),la lunga stagione dei saldi estivi, attesa più dai commercianti che dagli stremati consumatori,alle prese con la più grave crisi degli ultimi anni, a causa di aumenti, ritocchini ed arrotondamenti,specie nei settori oggetto dei saldi (dall’abbigliamento alle calzature), che ha eroso il potere di acquisto di milioni di famiglie arrivando a mangiarsi “una settimana di stipendio”. Se meno di 30 mesi fa con 50.000 lire si riusciva ad acquistare un paio di scarpe,oggi con 50 euro spesso non si compera un tacco; una giacca da uomo che costava 120.000 lire,oggi costa “a saldo“ 120 euro; una camicia da uomo,dalle vecchie 50.000 lire è passata a non meno di 50 euro a prezzi scontati così come un normale jeans non di marca da uomo; un tailleur da donna non costa meno di 180 euro da 180.000 lire; una camicetta da donna costa 60 euro dalle vecchie 60.000 lire: i prezzi sono quasi raddoppiati e in poco più di due anni sono state sostituite le vecchie mille lire con 1 euro. Adusbef non ritiene che ci saranno le famose file per acquistare a prezzi scontati ciò che prima si acquistava,con un’ampia gamma di scelta,a prezzo pieno,tuttavia è sempre bene rammentare alcune piccole regole preventive, per evitare raggiri e contestazioni. 1) Prezzi chiari: i prezzi esposti devono indicare il prezzo iniziale,la percentuale di sconto,ed il prezzo finale richiesto. Diffidare dei super-saldi con sconti superiori al 50 per cento,che annullano il margine di guadagno quando non sono fondi di magazzino; 2) Fotografare il capo che ci interessa: poiché è già accaduto ad alcuni consumatori,di trovare “a saldo” capi di abbigliamento e/o calzature che superavano addirittura di 10 euro il prezzo precedentemente fissato,è bene “fotografare” in vetrina il “capo che ci interessa” per contestare in maniera inoppugnabile l’eventuale furberia alla polizia annonari ed alla guardia di finanza; 3) Pagamento con carte di credito: se nella “vetrofania” è reclamizzata l’accettazione delle carte di credito,durante i soldi non si possono accampare scuse per rifiutarle,magari perché la linea non funziona o con altri pretesti. Segnalare l’eventuale rifiuto alle associazioni di consumatori; 4) Prova del capo prima dell’acquisto: eccetto per alcuni capi (biancheria intima,ecc.) che per consuetudine sono esclusi dalla prova,si possono fare tutte le prove che necessitano prima dell’acquisto; fornire preventiva informazione mediante un cartello ben visibile,di eventuali riparazioni o adattamenti del capo acquistato a carico del cliente con esposizione nella vetrina del materiale informativo; 5) Capi difettosi: una volta rientrato a casa, l’acquirente qualora si accorga che il capo sia difettoso, ha tempo otto giorni per riportarlo in negozio e cambiarlo. Ma è bene affrettarsi per evitare di non trovare più la merce che ci può interessare ed accontentarsi di un bonus per le future spese; 6) Divieto di rifornirsi di altre merci: se alcuni capi dovessero avere richieste eccedenti,per il negoziante è assolutamente vietato il rifornimento di ulteriori merci in qualsiasi modo acquistate da destinare ai saldi.. 7) Sanzioni a Roma: nel Lazio i saldi estivi cominceranno il 10 luglio per finire il 21 agosto. Con l’entrata in vigore delle nuove norme regionali, la data d’inizio della vendite promozionali è stata unificata su tutto il territorio, imponendo pene più severe per i commercianti più furbi. Per chi anticipa i saldi, infatti, oltre alla sanzione amministrativa è prevista anche la chiusura dell’attività da 5 a 20 giorni.

28/06/2004

Documento n.4009

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