Inaccettabile che le banche detengano la proprietà della Banca d?Italia

in Comunicati stampa
BANCHE: LE AUTORITA? DI VIGILANZA RESTINO INDIPENDENTI DALLE BANCHE ! E? INACCETTABILE CHE LA BANCA D?ITALIA SIA CONTROLLATA DA BANCHE CHE NOMINANO UN CONSIGLIO SUPERIORE CHE ESPRIME IL GOVERNATORE ! ASSIEME ALLE FUNZIONI ANTITRUST DA ASSEGNARE ALL?AUTORITA? GARANTE CONCORRENZA E MERCATO,E? IL VERO NODO DELLA RIFORMA DEL RISPARMIO ! COME MAI FAZIO OPPONE IL SEGRETO D?UFFICIO AL MINISTRO DELL?ECONOMIA, MA CONSENTE DI VIOLARLO AD UN CONSULENTE ?ESTERNO? COME BRUNO BIANCHI ? L?indipendenza e l?autonomia delle autorità di vigilanza dei mercati bancari,finanziari ed assicurativi discendono dagli assetti proprietari: se la Banca d?Italia è posseduta dalle maggiori banche che esprimono il consiglio superiore della Banca d?Italia che a sua volta nomina il direttorio dalla cui rosa discende il Governatore, è difficile sostenere la tesi di mancanza di collusione con gli istituti di credito e di esercizio di funzioni svolte con autorevolezza ed imparzialità. Il disegno di legge sul riassetto del risparmio,mentre lambisce le funzioni di vigilanza sulla concorrenza, non pienamente assegnate all?Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in una commistione e confusione di ruoli,non scioglie il più delicato dei nodi ossia gli assetti proprietari della Banca d?Italia che continuano a restare in mano ai maggiori gruppi bancari. In "Moduli e lettere tipo" i DATI SULLE BANCHE CENTRALI E SULLA BCE Oltre alla singolare carica a vita del Governatore,che Bankitalia condivide esclusivamente con la Danimarca,in Italia le prime 4 banche (Intesa,Capitalia,Unicredit,San Paolo Imi) detengono il 56,8 per cento del capitale della Banca d?Italia che sommate alle altre 4,ossia Mediobanca (8,3 per cento); Carige (3,9); BNL (2,8); MontePaschi Siena,conferiscono il 75,3 per cento del capitale dell?Istituto Centrale ad 8 banche ! Il testo in discussione,mentre abolisce Isvap e Consob (le quali non si sono distinte nella stringente tutela di risparmiatori ed assicurati) per costituire la nuova Amef, rafforza i poteri del CICR che non potrà più opporre il segreto d?ufficio,come ha fatto finora,al ministro dell?Economia,per salvaguardare oscuri interessi. E sembra davvero bizzarro l?esercizio del segreto d?ufficio da parte della Banca d?Italia che pratica due pesi e due misure,attuando una gestione della delicata funzione di vigilanza con criteri amicali e/o di simpatia: mentre il Governatore oppose il segreto,negando l?accesso a notizie riguardanti la vigilanza al ministro dell?economia che chiedeva lumi sul caso ?Parmalat?,consente l?accesso a tutte le pratiche riservate ad un esterno,ossia a quel Bruno Bianchi,ex Capo della Vigilanza della Banca d?Italia, reintegrato nell?incarico con un contratto di consulenza milionario con tanto di segretari ed autista,ma pur sempre un esterno rispetto allo status giuridico di Bankitalia. L?indipendenza e l?autonomia della Banca d?Italia si garantiscono con i fatti e le buone pratiche, anche prendendo le distanze dalle ?amiche banche? e pagandosi di tasca propria le dorate trasferte ai santuari, sulle cui intercessioni avrebbero proprio bisogno i risparmiatori per riacquistare una fiducia irrimediabilmente compromessa da funzioni di vigilanza a senso unico. Molti risparmiatori chiedono di esprimere la propria indignazione lunedì 31 maggio 2004 in occasione della relazione annuale del Governatore: vedremo di non deludere,anche quest?anno,le loro legittime aspettative !

26/04/2004

Documento n.3893

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