Il Commissario Europeo per i consumatori, la croata Neven Mimica in visita in Italia dimostra una scarsa conoscenza delle associazioni dei consumatori

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

TUTELA DEI CONSUMATORI: COMMISSARIO EUROPEO NEVEN MIMICA,NON SA DI COSA PARLA:

INVECE CHE DI BANCA E FINANZA, CI DOVREMMO OCCUPARE DEI CAVOLETTI DI BRUXELLES ?

 
   Le dichiarazioni riportate oggi dalle agenzie di Stampa e riferite al Commissario Europeo per i consumatori, la croata Neven Mimica in visita in Italia, dimostrano la scarsa conoscenza delle associazioni dei consumatori italiane.

    “Consumatori che in Italia- secondo Mimica- possono contare su movimenti e attività tra le più sviluppate in Europa, ma allo stesso tempo, osserva il commissario, ciò che vedo in Italia è la frammentazione dei movimenti e delle associazioni e il concentrarsi delle loro attività su questioni economiche, politiche, fiscali generali legate ai diritti dei consumatori e non molto sui problemi specifici, legati alla vendita al dettaglio dei prodotti”.
   Tralasciando le battaglie portate avanti dalle associazioni dei consumatori italiani generaliste nel campo della responsabilità delle aziende per i danni provocati da prodotti difettosi, la pubblicità ingannevole, la tutela dei consumatori sulle indicazioni dei prezzi, delle garanzie al consumo, la sicurezza dei prodotti, le campagne contro le bollette gonfiate, le elevate tariffe assicurative, per l’acqua pubblica e la task force promossa contro gli OGM, la rapina del secolo degli omessi controlli nel cambio lira-euro, associazioni specializzate hanno affrontato grandi questioni economiche legate a banche ed agenzie di rating.

   L’ordinamento italiano, che nel 1988 con legge 281 del 30 luglio, ha recepito –seppur con 20 anni di ritardo- i principi contenuti nelle normative comunitarie con il riconoscimento di diritti individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti, promuovendone la tutela anche in forma collettiva ed associativa, come i «fondamentali i diritti: a salute; sicurezza e qualità dei prodotti e dei servizi; ad una adeguata informazione e ad una corretta pubblicità; all'educazione al consumo; alla correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali concernenti beni e servizi; alla promozione e allo sviluppo dell'associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti; all'erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza, dovrebbe essere conosciuto da un commissario europeo delegato ai consumatori, che non ha trovato il tempo di incontrare una rappresentanza del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti).

  Associazioni come Adusbef e Federonsumatori hanno denunciato i costi dei conti correnti più cari d’Europa (347 euro contro una media europea di 114 euro),i tassi dei mutui più elevati di 131 punti base, che scippa ai giovani prima casa 34.000 euro in più  per ogni mutuo trentennale di 100.000 euro, la fiorente attività di capitalizzazione degli interessi ‘anatocistici’ vietata dal codice civile ma consentita dagli ‘usi bancari, il sistema colluso dei controlli, che ha generato il diffuso fenomeno del “risparmio tradito”, con circa 1 milione di risparmiatori frodati ed oltre 50 miliardi di euro bruciati; le agenzie di debiti, i predoni degli indebitati che estorcevano denaro ad un esercito di debitori, la truffa dei derivati, appioppati dalle banche a fior di imprese fatte fallire ed Enti locali fatti indebitare per decenni, anche con sistemi di corruzione.

   Su iniziativa dell’Adusbef, sono nate inchieste giudiziarie storiche contro le carte revolving usurarie, distribuite dall’American Express; le indagini delle Procure della Repubblica contro derivati avariati e tassi da strozzinaggio con primarie banche indagate; la manipolazione dei tassi Euribor, che hanno provocato un danno di 3,5 miliardi di euro ai debitori a tassi indicizzati; il processo ai colossi mondiali del rating come Moody’s (per il quale è stata chiesta l’archiviazione), Fitch e Standard & Poor (per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per manipolazione di mercato ed artifici informativi, che hanno danneggiato l’Italia con 120 miliardi di euro quantificati dalla Corte dei Conti) da parte della Procura di Trani, tutelato decine di migliaia di risparmiatori nei processi, con migliaia di sentenze di Tribunale, Corti di Appello, Cassazione a Sezioni Unite, ben 4 sentenze della Corte Costituzionale, che ha annullato norme di legge, confezionate sotto diretta dettatura dei banchieri a governi di centro destra e di centro sinistra.

    Il commissario Mimica, che  dovrebbe risolvere la diatriba linguistica tra il prosecco italiano e il proshek croato (simile al passito), nata proprio all'indomani dell'ingresso della Croazia la cui confusione produce un danno ad un prodotto italiano antico, si informi meglio e non chieda alle nostre associazioni italiane di consumatori, che concentrano le loro attività su questioni economiche, politiche, fiscali generali legate ai diritti dei consumatori,  di ridurre le proprie azioni su problemi specifici, legati alla vendita al dettaglio dei prodotti, occupandoci magari dei “cavoletti di Bruxelles”.

 

             

                                                                       Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 15.10.2013

15/10/2013

Documento n.9510

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