GOOD BANK: IN UN PAESE NORMALE, A FRONTE DEI DISASTRI PROVOCATI DAI BANCHIERI E BANKITALIA, SI AVVIEREBBE DOVEROSA AZIONE DI RESPONSABILITA',A COMINCIARE DA NICASTRO E SODALI, RIUSCITI A DISTRUGGERE VALORE IN POCHI MESI, CON PERDITE STIMATE DI 1 MLD EURO,700 MLN A CARICO CDP.

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

 

GOOD BANK: IN UN PAESE NORMALE, A FRONTE DEI DISASTRI PROVOCATI DAI BANCHIERI E BANKITALIA, SI AVVIEREBBE DOVEROSA AZIONE DI RESPONSABILITA’,A COMINCIARE DA NICASTRO E SODALI, RIUSCITI A DISTRUGGERE VALORE IN POCHI MESI, CON PERDITE STIMATE DI 1 MLD EURO,700 MLN A CARICO CDP.

 

   In un paese normale, a fronte dei disastri provocati dai banchieri responsabili di crac e dissesti bancari, e dei  distratti vigilanti di Bankitalia, che hanno venduto l’inganno della stabilità di un sistema pieno di buchi, spacciato per solido ed affidabile, si avvierebbe una doverosa azione di responsabilità per evitare che possano continuare a fare danni al  bene risparmio, tutelato dall’art.47 della Costituzione, azzerando sudore e sacrifici di milioni di risparmiatori, costretti a pagare perfino i costi occulti anche con la tassa di 25 euro a correntista che graverà sui conti correnti, e che addirittura il presidente della Good Bank in risoluzione come Roberto Nicastro, dopo aver professato ottimismo, conti solidi e gestione risanata su Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti,CariFerrara, possa presentare un bilancio in perdita in soli 10 mesi di circa 1 miliardo di euro, che tengono alla larga i compratori nonostante il valore svilito delle 4 banche.

  Il drammatico esproprio criminale del risparmio delle 4 banche in risoluzione (Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, CariFerrara), avvenuto il 22 novembre 2015, che ha messo sul lastrico  130.000 famiglie, delle quali neppure il 3% (circa 4.000) riuscirà ad ottenere qualche rimborso all’80%; la situazione critica del Monte dei Paschi di Siena che non è ancora uscita dal rischio del bail-in, il cui prestito ponte è stato affidato a JPMorgan, che avrà centinaia di milioni di euro di commissioni e nessun rischio essendo garantita dallo Stato mediante le GACS ;  il crac di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, costato quasi 20 miliardi di euro a 210.000 azionisti forzati,  col valore delle azioni illiquide azzerate;  i dissesti di molte altre banche e casse, pone il problema della responsabilità dei banchieri, che hanno continuato a percepire bonus e prebende a prescindere dai risultati e soprattutto di Bankitalia.

     Nicastro infatti, scelto da Bankitalia assieme ad altri fiduciari per gestire le 4 good bank ad un costo di 2, 4 milioni di euro per tutti i consiglieri designati  (400.000 euro per il solo Nicastro), dopo aver rassicurato che la gestione delle banche si avviava sotto la sua guida verso il risanamento, escludendo che i correntisti avessero abbandonato gli sportelli, è riuscito a conseguire una perdita semestrale di 133 milioni di euro, la bellezza di 3,39 miliardi di crediti deteriorati a fronte di un patrimonio di 1,6 miliardi, con una perdita complessiva stimata in 1 miliardo di euro. (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/09/salva-banche-per-nicastro-400mila-euro-di-stipendio-i-vertici-delle-good-bank-costano-24-milioni/2291626/).

   Il sistema bancario con il concorso del controllore, che aveva versato 1,8 miliardi di euro per salvare le 4 banche- giudicate solide da Bankitalia-, dovrà sopportare una enorme perdita, data l’assenza di acquirenti che valutano le 4 good bank  attorno a 500-600 milioni di euro, si rivarrà certamente su correntisti e risparmiatori con l’istituzione di nuovi oscuri balzelli, mentre non paghi della distruzione del risparmio depositato in banca, per la prima volta si distrugge quello delle poste, con la  Cassa Depositi e Prestiti controllata dal ministero dell’Economia, che gestisce il risparmio postale dei vecchi sparsi nei più sperduti sportelli postali, potrebbe perdere fino a 700 milioni di euro, dopo che era stata costretta a garantire un prestito anticipato di 1,6 miliardi di euro al Fondo di risoluzione messo in pedi da Unicredit, Ubi e Intesa San Paolo per far partire il piano di risoluzione.

    Adusbef e Federconsumatori, ritenendo  che la misura di inefficienza, approssimazione, tracotanza, criteri poco chiari  che hanno  caratterizzato la gestione delle banche (specie di quelle in risoluzione), da Bankitalia ed altri strapagati protagonisti, sia colma, chiedono un intervento risolutore del Governo, per impedire che gli errori vengano pagati con un ulteriore saccheggio del sudato risparmio.

 

                                                                               Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 5.10.2016

 

 

10/05/2016

Documento n.10404

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